Sniper Elite 3

di Roberto Vicario
Di Sniper Elite III abbiamo già parlato all'interno del nostro primo hands on qualche settimana fa. Il gioco sviluppato da Rebellion é il terzo capitolo di una saga che pian piano ha saputo ritagliarsi una fetta di appassionati che, affascinati dalla carismatica figura del cecchino e dalle trucide quanto appaganti kill cam, ha chiesto a gran voce questa nuova incarnazione.

Dopo aver giocato il terzo livello qualche tempo fa, siamo tornati in Halifax per tastare con mano anche i primi due livelli della campagna singolo giocatore, e una delle svariate modalità cooperativa. Come é andata? Ve lo raccontiamo in questo articolo.

Mantenete Tobruk!



Vi abbiamo già parlato, a grandi linee, di quello che sarà il setting di Sniper Elite III. Il nostro personaggio é un veterano americano mandato in Africa per combattere l'armata italo/tedesca. Non tarderà però ad arrivare il classico colpo di scena - che ovviamente non vi sveliamo - che ci porterà a cercare un inquietate Generale tedesco di nome Franz Vahlen.

Questa é, a grandi linee, l'epopea narrativa che farà da sfondo ai vari livelli di gioco, tutti perfettamente integrati all'interno della famosa campagna d'Africa. Il primo assaggio ce lo ha dato proprio il livello introduttivo, che svolge, come ormai da tradizione, un vero e prorio tutorial. Nel disperato (e vano) tentativo di salvare Tobruk, il gioco ci ha fatto prendere confidenza con quelli che sono i comandi e soprattutto la filosofia che sta dietro all'approccio di questa esperienza videoludica, decisamente molto distante da quella dei più classici run & gun.
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Il nostro amico più fidato sul campo sarà il fucile da cecchino. Attraverso questo potente mezzo da fuoco potremo realizzare killshot da lunghissima distanza ed estremamente coreografiche. Come? grazie ad un kill cam completamente rinnovata rispetto al passato, che oltre ad una visuale a raggi X ancora più dettagliata, ci mostrerà anche buona parte degli interni meccanici che faremo saltare in aria. Aggiunta non fondamentale, ma molto apprezzata.

Come già vi abbiamo raccontato in precedenza, la filosofia del gioco vi chiederà di applicare sul campo diverse strategie preliminari, che proprio all'interno di questo tutorial ci sono state ampiamente argomentate. La tattica migliore ci chiede di analizzare il terreno, studiare tutte le posizioni più vantaggiose per lo sparo del nostro fucile e attraverso il binocolo marcare i nemici cosi da avere sotto controllo numero e spostamenti.

Tuttavia, scordatevi la sedentarietà tipica di questa professione. Una volta sparato, mancando il silenziatore, dovremo subito trovare un'altra posizione onde e evitare di venire scoperti dalle truppe che verranno allarmate dallo sparo o dal cadavere del malcapitato. Fortunatamente dalla nostra avremo un ambiente molto più vasto, e ricco di passaggi secondari, che potremo utilizzare a nostro piacimento. Inoltre, anche l'ambiente che ci circonda sarà nostro amico. Sfruttare dei rumori in sottofondo per camuffare lo sparo che fuoriesce dalla nostra canna, sarà un'altra validissima tecnica a nostro favore.

Sebbene la nostra prova abbia evidenziato ogni tanto qualche carenza in termini di intelligenza artificiale - ricordiamo che il titolo é anche in fase di sviluppo e che il codice era incompleto -, utilizzare le tecniche sopracitate ha reso la nostra esperienza molto più dinamica e divertente se confrontata a quella del precedente capitolo.



Non ci sarà ovviamente solo il cecchinaggio, ma avremo dalla nostra anche pistole silenziate, sassi, mine e granate. Tutti strumenti che combinati tra di loro ci daranno la possibilità di distrarre, tendere imboscate, preparare trappole e tanto altro che lasciamo a voi il piacere di sperimentare nel momento in cui testerete il gioco.

Tutto quello che vi abbiamo raccontato, é stato messo in pratica nel secondo livello del nostro hands on. Chiamata “Oasi Gaberoun” la missione ci chiedeva di infiltrarti di notte all'interno di un'oasi con attorno una serie di antiche rovine di una non specificata civiltà antica. Rispetto a Tobruk e alla mappa del precedente hands on, questa era decisamente più ampia ed articolata, segno che le promesse fatte dagli sviluppatori potrebbero essere state mantenute.

Dobbiamo inoltre aggiungere che, tra l'uccisione di un nazista e l'altra, il gioco offre una mole di contenuti secondari sicuramente importanti e stimolanti per coloro che amano perdere ore su ore alla ricerca di ogni elemento collezionabile all'interno del gioco.
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A margine della nostra prova abbiamo anche potuto sperimentare una modalità collaborativa a due giocatori chiamata “spotter”. Questa variante sarà una delle tante che andranno ad arricchire l'esperienza di gioco una volta conclusa la campagna singolo giocatore. Modalità sia cooperative che competitive, composte da grandi classici come i team deathmatch, e novità come ad esempio “long Shot” (in cui ci verrà chiesto di compiere l'uccisione dalla distanza maggiore per vincere), saranno selezionabili sin da subito da parte dei giocatori. Sotto l'aspetto dei contenuti quindi poco da dire, di carne al fuoco ce n'é veramente tantissima.

Tornando alla modalità giocata, le regole prevedono che un giocatore imbracci il fucile da cecchino, mentre il secondo - come recita anche il nome della modalità - utilizzi il binocolo per marcare i nemici, o si muova in modo silenzioso per raggiungere determinati luoghi coperti dall'altro giocatore.

Pur avendo potuto testare solo una missione, dobbiamo ammettere che la modalità ci ha divertito parecchio. Il fattore “collaborazione” ha una percentuale altissima, e senza una giusta dose di dialogo, e sopratutto, tanta coordinazione, raggiungere gli obietti potrebbe rivelarsi un compito veramente arduo.

Next Gen Sniper



Chiudiamo raccontandovi qualcosa della componente tecnica del titolo. Nonostante il codice manchi ancora di pulizia e risoluzione di alcuni bug, la versione PS4 da noi testata ha mostrato alcuni elementi decisamente convincenti ed altri che speriamo vengano risolti prima dell'uscita del titolo.

La parte positiva é sicuramente legata al sistema di illuminazione e al design/realizzazione degli ambienti di gioco che, per quello che abbiamo visto sino ad ora, risultano sia belli che funzionali. Qualche problema l'abbiamo invece notato nelle animazioni e nel dettaglio visivo dei personaggi, sopratutto nemici. Buona la componente audio.

Purtroppo vorremmo parlarvi più nel dettaglio di molti altri elementi di Sniper Elite III come la personalizzazione del nostro arsenale, o il sistema di crescita. Tutti elementi che però non abbiamo avuto modo di testare a sufficienza, e proprio per questo motivo vi rimandiamo alla nostra recensione che non tarderà ad arrivare prima dell'uscita del gioco fissata per il prossimo 27 giugno.