Sniper Elite V2
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Curiosi di scoprire gli effetti di un proiettile calibro 30.06 che colpisce il rachide cervicale di un uomo da trecento metri di distanza? O un femore? Oppure il muscolo cardiaco? O magari (tanto per non farsi mancare nulla, tantomeno la fantasia...) le sacre gonadi cui noi maschietti siamo giustamente così' affezionati? Finalmente potrete scoprirlo e riviverlo tutte le volte che vorrete in moviola, senza bisogno di rispolverare qualche vecchia puntata di CSI Las Vegas. L'ultima fatica di 505 Games, infatti, dedicata alla poco nobile ma quanto mai efficace, specie da un punto di vista psicologico, arte del cecchinaggio, punta in particolar modo su questa forma estrema di voyeurismo balistico. Avevamo già visto qualcosa di simile in altri giochi del genere, primo fra tutti il concorrente diretto Ghost Warrior. Mai però il senso letterale di tiro "chirurgico" riferito al cecchinaggio era stato intepretato in modo così assoluto.
In linea generale, nonritengo diannoverarmi tra gli estimatori della nuova e imperante tendenza che ama intridere di emoglobina e frattaglie la grafica dei videogiochi d'azione, fino a raggiungere i risultati a dir poco grotteschi di Dragon Age, così come non apprezzo particolarmente l'uso diffuso di sesso spinto e turpiloquio gratuito, avendo maturato un'età sufficiente a ricordare quando ci si divertiva al cinema, così come videogiocando, anche senza parolacce, scene spinte e sgozzamenti. Però, come si dice dalle mie parti, "quanno ce vo', ce vo'" (penso la traduzione sia superflua). Ecco allora che l'approccio narrativo cinematografico scelto dal team di sviluppo in questo caso si abbina alla perfezione ai campi lunghi, al gioco di telecamere, alla cavitazione dei proiettili ripresa durante il volo, in interminabili moviole mai una uguale all'altra (o quasi) fino all'impatto finale, brutale come nella realtà. Il corpo umano, visualizzato impietosamenteai raggi X, al rallentatore, mostrando in tempo reale la terribile devastazione che una palla incamiciata ad alta velocità é capace di arrecare, diventa vittima sacrificale inconsapevole, svelando tutta la brutalità di un'azione bellica che arriva inattesa, inevitabile, tragica, imprevedibile.
La ricostruzione minuziosa della patologia traumatica devastante, del tunnelspesso erratico di mortescavato da un singolo minuscolo pezzo di metallo in un corpo vivente suscita un senso di appagamento e ribrezzo nello stesso momento, regalando a chi gioca un'emozione (il titolo é giustamente riservato ai maggiorenni) che va ben oltre il grido istintivo di giubilo dello sniper che ha appena "inchiodato" un nemico con un tiro magistrale. Sniper Elite V2 diverte e fa anche riflettere, ed ecco che la sua violenza a quel punto é tutt'altro che gratuita e fine a se stessa. Non per niente, nella vita reale, chi segue la difficile carriera del tiratore scelto di mestiere deve possederedoti caratteriali non comuni,una pazienza dafachiro, nervi d'acciaio e una capacità di concentrazione simile a quella di uno scacchistarusso e soprattutto una fede lucida nel fine ultimo della missione affidatagli che non può conoscere tentennamenti, pena la perdita anche solo di un briciolo dellafreddezza necessaria che occorre a mettere quell'unico colpo a segno e riportare la pelle a casa.
Anni fa ebbi occasione diintervistare brevementeuno sniper dei reparti Recon dei marines americani e di quel fugace incontro, avvenuto in un luogo dei Balcani con un nome contenente abbastanza consonanti da poter essere scambiato per un codice fiscale, ricordo in particolare lo sguardo del mio interlocutore. Vi regnava la calma più assoluta che riusciate ad immaginare, un'aria di totale controllo che mi ha fatto desiderare fortemente di non ritrovarmi mai con l'ottica di precisione del suofucile M40A3 puntata contro. SEV2, volutamente, deroga alla maggior parte di queste caratteristiche e il protagonista del gioco, impegnato in missioni impossibili tra le rovine di Berlino nelle ultime fasi del secondo conflitto mondiale, somiglia più ad una super spia alla James Bond che ad un vero cecchino. Non foss'altro per il numero di nemici che, ad ogni missione, cadono implacabilmente sotto i suoi tiri, o per la difficoltà dei compiti nei quali é chiamato a districarsi.
Se però il gameplay é stato adattato ad un modello decisamente videoludico, con risultati che, a giudicare dalla versione demo da noi provata, si annunciano decisamente promettenti, resta sempre possibile spingere a tavoletta la manetta del realismo in ambito tecnico,scegliendo tra i diversilivelli di difficoltào addirittura personalizzandolo apiacimento. Non solo potrete tarare l'aggressività dei nemici da semplici "droni" privi di spirito inventivo e di mira, come i classici soldati tedeschi ottusi, sbraitantie intruppati del cinema americano anni Sessanta e Settanta, fino a diventare avversari credibili e potenzialmente letali. Ancora meglio é la possibilità di scegliere una gamma di taratutre tecniche che va da una balistica hit-scan degna di un vecchio capitolo di Doomfino a un approccio ai limiti del realismo, dove occore tenere conto di vento, distanza, deviazione e molto altro, disponendo o meno di qualche facilitazione (come un simbolo che ci mostri il punto presunto d'impatto all'interno dell'ottica del nostro fido Springfield).
Avendo potuto provare solo una versione dimostrativa del gioco, non sono in grado di pronunciarmi in modo conclusivo sullo spessore della trama della campagna. Pare comunque, a giudicare dalle indiscrezioni e dai comunicati stampa diffusi in rete, che ci verrà affidata, nei panni del super agente americano dalla mira infallibile di cui sopra, una missione al limite dell'umano contro un laboratorio di ricerca di armi segrete naziste (le V2 del titolo). Da qualche scatto contrabbandato dal team di sviluppo, pare nonsia da escludersi che nel vostro mirino possano finire bersagli davvero eccellenti (vedi gli screenshots di questa pagina). Nel frattempo, posso dire che la missione della demo, una sola e pure incompleta, si é rivelata abbastanza articolata per poter mettere alla prova tutti gli skill del nostro alter ego.
Che sarà armato con una pistola Welrod silenziata e con un mitra M1 Thompson, oltre che con il fucile da sniper (che potrà essere sostituito con altri fucili più performanti nel corso delle missioni avanzate), e potrà utilizzare diversi simpatici gadget, come mine a pressione o inciampo, oppure sassi da scagliare per attirare l'attenzione di una sentinella. La componente furtiva, infatti, dovrebbe rivelarsi un aspetto chiave del gioco, specie se affrontato ai livelli di difficoltà superiori. L'agguato di cui siamo protagonisti nella missione dimostrativa (la demo del gioco é disponibile da scaricare tramite Xbox Live) si conclude con l'arrivo di un carro Tiger che, un attimo prima dei titoli di coda,ruota il suo cannone daottantotto di torretta dritto su di noi. Fine della carriera del nostro cecchino? Noi come voi moriamo dalla voglia di sapere come andrà a finire, in attesa del 2 maggio, data prevista per il lancio del gioco sul mercato.
In linea generale, nonritengo diannoverarmi tra gli estimatori della nuova e imperante tendenza che ama intridere di emoglobina e frattaglie la grafica dei videogiochi d'azione, fino a raggiungere i risultati a dir poco grotteschi di Dragon Age, così come non apprezzo particolarmente l'uso diffuso di sesso spinto e turpiloquio gratuito, avendo maturato un'età sufficiente a ricordare quando ci si divertiva al cinema, così come videogiocando, anche senza parolacce, scene spinte e sgozzamenti. Però, come si dice dalle mie parti, "quanno ce vo', ce vo'" (penso la traduzione sia superflua). Ecco allora che l'approccio narrativo cinematografico scelto dal team di sviluppo in questo caso si abbina alla perfezione ai campi lunghi, al gioco di telecamere, alla cavitazione dei proiettili ripresa durante il volo, in interminabili moviole mai una uguale all'altra (o quasi) fino all'impatto finale, brutale come nella realtà. Il corpo umano, visualizzato impietosamenteai raggi X, al rallentatore, mostrando in tempo reale la terribile devastazione che una palla incamiciata ad alta velocità é capace di arrecare, diventa vittima sacrificale inconsapevole, svelando tutta la brutalità di un'azione bellica che arriva inattesa, inevitabile, tragica, imprevedibile.
La ricostruzione minuziosa della patologia traumatica devastante, del tunnelspesso erratico di mortescavato da un singolo minuscolo pezzo di metallo in un corpo vivente suscita un senso di appagamento e ribrezzo nello stesso momento, regalando a chi gioca un'emozione (il titolo é giustamente riservato ai maggiorenni) che va ben oltre il grido istintivo di giubilo dello sniper che ha appena "inchiodato" un nemico con un tiro magistrale. Sniper Elite V2 diverte e fa anche riflettere, ed ecco che la sua violenza a quel punto é tutt'altro che gratuita e fine a se stessa. Non per niente, nella vita reale, chi segue la difficile carriera del tiratore scelto di mestiere deve possederedoti caratteriali non comuni,una pazienza dafachiro, nervi d'acciaio e una capacità di concentrazione simile a quella di uno scacchistarusso e soprattutto una fede lucida nel fine ultimo della missione affidatagli che non può conoscere tentennamenti, pena la perdita anche solo di un briciolo dellafreddezza necessaria che occorre a mettere quell'unico colpo a segno e riportare la pelle a casa.
Anni fa ebbi occasione diintervistare brevementeuno sniper dei reparti Recon dei marines americani e di quel fugace incontro, avvenuto in un luogo dei Balcani con un nome contenente abbastanza consonanti da poter essere scambiato per un codice fiscale, ricordo in particolare lo sguardo del mio interlocutore. Vi regnava la calma più assoluta che riusciate ad immaginare, un'aria di totale controllo che mi ha fatto desiderare fortemente di non ritrovarmi mai con l'ottica di precisione del suofucile M40A3 puntata contro. SEV2, volutamente, deroga alla maggior parte di queste caratteristiche e il protagonista del gioco, impegnato in missioni impossibili tra le rovine di Berlino nelle ultime fasi del secondo conflitto mondiale, somiglia più ad una super spia alla James Bond che ad un vero cecchino. Non foss'altro per il numero di nemici che, ad ogni missione, cadono implacabilmente sotto i suoi tiri, o per la difficoltà dei compiti nei quali é chiamato a districarsi.
Se però il gameplay é stato adattato ad un modello decisamente videoludico, con risultati che, a giudicare dalla versione demo da noi provata, si annunciano decisamente promettenti, resta sempre possibile spingere a tavoletta la manetta del realismo in ambito tecnico,scegliendo tra i diversilivelli di difficoltào addirittura personalizzandolo apiacimento. Non solo potrete tarare l'aggressività dei nemici da semplici "droni" privi di spirito inventivo e di mira, come i classici soldati tedeschi ottusi, sbraitantie intruppati del cinema americano anni Sessanta e Settanta, fino a diventare avversari credibili e potenzialmente letali. Ancora meglio é la possibilità di scegliere una gamma di taratutre tecniche che va da una balistica hit-scan degna di un vecchio capitolo di Doomfino a un approccio ai limiti del realismo, dove occore tenere conto di vento, distanza, deviazione e molto altro, disponendo o meno di qualche facilitazione (come un simbolo che ci mostri il punto presunto d'impatto all'interno dell'ottica del nostro fido Springfield).
Avendo potuto provare solo una versione dimostrativa del gioco, non sono in grado di pronunciarmi in modo conclusivo sullo spessore della trama della campagna. Pare comunque, a giudicare dalle indiscrezioni e dai comunicati stampa diffusi in rete, che ci verrà affidata, nei panni del super agente americano dalla mira infallibile di cui sopra, una missione al limite dell'umano contro un laboratorio di ricerca di armi segrete naziste (le V2 del titolo). Da qualche scatto contrabbandato dal team di sviluppo, pare nonsia da escludersi che nel vostro mirino possano finire bersagli davvero eccellenti (vedi gli screenshots di questa pagina). Nel frattempo, posso dire che la missione della demo, una sola e pure incompleta, si é rivelata abbastanza articolata per poter mettere alla prova tutti gli skill del nostro alter ego.
Che sarà armato con una pistola Welrod silenziata e con un mitra M1 Thompson, oltre che con il fucile da sniper (che potrà essere sostituito con altri fucili più performanti nel corso delle missioni avanzate), e potrà utilizzare diversi simpatici gadget, come mine a pressione o inciampo, oppure sassi da scagliare per attirare l'attenzione di una sentinella. La componente furtiva, infatti, dovrebbe rivelarsi un aspetto chiave del gioco, specie se affrontato ai livelli di difficoltà superiori. L'agguato di cui siamo protagonisti nella missione dimostrativa (la demo del gioco é disponibile da scaricare tramite Xbox Live) si conclude con l'arrivo di un carro Tiger che, un attimo prima dei titoli di coda,ruota il suo cannone daottantotto di torretta dritto su di noi. Fine della carriera del nostro cecchino? Noi come voi moriamo dalla voglia di sapere come andrà a finire, in attesa del 2 maggio, data prevista per il lancio del gioco sul mercato.