Socom 3: U.s. Navy Seals
di
Gabriele Cazzulini
COS'E'
Premessa maggiore. SOCOM, ovvero Special Operation Command. Premessa minore. Navy SEALs, ovvero SE.A.L.: Sea Air Land (Mare, Aria, Terra) è il pluridecorato reparto d'èlite della marica (navy) statunitense fondato niente meno che dal presidente Kennedy nel 1962, al fine di dotare la marina di un team per operazioni oltremare in copertura. Conclusione. SOCOM: US Navy Seals è la realizzazione videoludica delle operazioni speciali di una squadra di seals sullo scacchiere globale. Tactical shooter è la definizione sull'enciclopedia, ma è una coperta pardon: un'uniforme troppo corta per vestire tutto il fisico massiccio di questo gioco. Un po' di strategia, tanta azione, un leader e una squadra, mezzi, armamenti e storia: sono le voci che S3 (SOCOM 3) ha stampato sul modulo per arruolarsi, e che adesso Gamesurf sta per compilare.
CORREVA L'ANNO
SOCOM: Us Navy SEALs sbarca su ps2 pal nella tarda estate del 2003, dopo ben dieci mesi di attesa dall'uscita della versione ntsc/usa. Ed è un successo, più per il piacere di avere un titolo multiplayer in stile Battlefield 2, che non per la sua fattura tecnica. Nella primavera del 2004 arriva il seguito. E c'è l'attesa escalation di qualità tecnica. Ora è la volta del terzo atto. Il messaggio è sempre lo stesso: multiplayer militare per PS2. Dopo tante campagne, SOCOM è arrivato a quella finale? E' la vittoria su tutti i fronti? Oppure manca solo di ritrovare nell'armadietto la lettera di congedo per sopraggiunti limiti di età e sopraggiunta crisi di creatività?
BRIEFING ROOM: IL GIOCO
Sottoponendo a visita medica questo nuovo S3, il primo segno particolare è il riequilibrio tra componente multi e single. Il gioco in single player segue la tradizionale trafila di campagne distribuite su tre grandi aree geopolitiche: africa, sud-est asiatico, Polonia. Vige la regola della matrioska: ogni campagna comprende molteplici missioni, ognuna delle quali è articolata su molteplici obiettivi da conseguire in un rigoroso ordine sequenziale. La trama è la consueta minaccia terroristica che rischia di far precipitare il globo in un'ecatombe. Una struttura così squadrata contempla però numerose varietà di obiettivi: recupero ostaggi, uccisioni mirate, disinnesco ordigni, cattura di prigionieri. Al poligono di tiro S3 dimostra una sorprendente naturalezza, sia nell'apprendimento che nell'utilizzo del sistema di controllo. Il peso è notevole, perché oltre a controllare gli uomini della squadra, questa volta ci sono anche i mezzi di trasporto. Eppure il sistema di controllo resta leggero, anche giovandosi dell'headset con cui impartire comandi vocali. Particolarmente utile è il passaggio tra prima e terza persona, caratteristica preziosa per addentrarsi in aree ristrette dove serve una visuale concentrata. Dei mezzi si usano anche le armi.
TOGETHER WE STAND, DIVIDED WE FALL: IL MULTIPLAYER
Il battesimo del fuoco per S3 è il multiplayer, versante online: il superamento del test di arruolamento è dovuto proprio alla prestante struttura del multiplayer, che primeggia sia per qualità che per quantità. La qualità è l'introduzione dei mezzi guidabili, che impreziosisce l'esperienza di gioco. La quantità prevede un innalzamento del tetto di giocatori per ogni partita, da 16 a 32, che adesso possono sfidarsi in mappe molto più estese, con possibilità di scelta tra giorno e notte. Non solo scontri: le modalità di gioco prevedono assalti al convoglio ed esplorazioni, oltre alle più gettonate forme di partite.
THE LOOK OF WAR
La spettacolarità delle scene è stimolata anche dall'ottimo design dei livelli, geograficamente complessi e variabili, che spiccano per gli effetti climatici (vento, pioggia, calura...), per la policromia, calda ed intensa e per il realismo delle animazioni fisiche. Anche se qualche piega in pochi elementi (acqua, esplosioni) fa stropicciare questo morbido tessuto grafico. La soglia dei 30 fps è il livello su cui S3 galleggia come una boa su un mare tranquillo.
DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE...
...cercano una casa per il multiplayer su PS2 che sappia offrire ogni genere di comodità senza richiedere abilità particolari, ma senza neppure tentare l'innovazione. L'architettura della grafica e delle giocabilità è di primo livello, e serve a giustificare la relativamente scarsa attenzione per le componenti strategiche. Dipende dallo stile del giocatore perfezionarsi in un veterano oppure accontentarsi di sopravvivere.
Premessa maggiore. SOCOM, ovvero Special Operation Command. Premessa minore. Navy SEALs, ovvero SE.A.L.: Sea Air Land (Mare, Aria, Terra) è il pluridecorato reparto d'èlite della marica (navy) statunitense fondato niente meno che dal presidente Kennedy nel 1962, al fine di dotare la marina di un team per operazioni oltremare in copertura. Conclusione. SOCOM: US Navy Seals è la realizzazione videoludica delle operazioni speciali di una squadra di seals sullo scacchiere globale. Tactical shooter è la definizione sull'enciclopedia, ma è una coperta pardon: un'uniforme troppo corta per vestire tutto il fisico massiccio di questo gioco. Un po' di strategia, tanta azione, un leader e una squadra, mezzi, armamenti e storia: sono le voci che S3 (SOCOM 3) ha stampato sul modulo per arruolarsi, e che adesso Gamesurf sta per compilare.
CORREVA L'ANNO
SOCOM: Us Navy SEALs sbarca su ps2 pal nella tarda estate del 2003, dopo ben dieci mesi di attesa dall'uscita della versione ntsc/usa. Ed è un successo, più per il piacere di avere un titolo multiplayer in stile Battlefield 2, che non per la sua fattura tecnica. Nella primavera del 2004 arriva il seguito. E c'è l'attesa escalation di qualità tecnica. Ora è la volta del terzo atto. Il messaggio è sempre lo stesso: multiplayer militare per PS2. Dopo tante campagne, SOCOM è arrivato a quella finale? E' la vittoria su tutti i fronti? Oppure manca solo di ritrovare nell'armadietto la lettera di congedo per sopraggiunti limiti di età e sopraggiunta crisi di creatività?
BRIEFING ROOM: IL GIOCO
Sottoponendo a visita medica questo nuovo S3, il primo segno particolare è il riequilibrio tra componente multi e single. Il gioco in single player segue la tradizionale trafila di campagne distribuite su tre grandi aree geopolitiche: africa, sud-est asiatico, Polonia. Vige la regola della matrioska: ogni campagna comprende molteplici missioni, ognuna delle quali è articolata su molteplici obiettivi da conseguire in un rigoroso ordine sequenziale. La trama è la consueta minaccia terroristica che rischia di far precipitare il globo in un'ecatombe. Una struttura così squadrata contempla però numerose varietà di obiettivi: recupero ostaggi, uccisioni mirate, disinnesco ordigni, cattura di prigionieri. Al poligono di tiro S3 dimostra una sorprendente naturalezza, sia nell'apprendimento che nell'utilizzo del sistema di controllo. Il peso è notevole, perché oltre a controllare gli uomini della squadra, questa volta ci sono anche i mezzi di trasporto. Eppure il sistema di controllo resta leggero, anche giovandosi dell'headset con cui impartire comandi vocali. Particolarmente utile è il passaggio tra prima e terza persona, caratteristica preziosa per addentrarsi in aree ristrette dove serve una visuale concentrata. Dei mezzi si usano anche le armi.
TOGETHER WE STAND, DIVIDED WE FALL: IL MULTIPLAYER
Il battesimo del fuoco per S3 è il multiplayer, versante online: il superamento del test di arruolamento è dovuto proprio alla prestante struttura del multiplayer, che primeggia sia per qualità che per quantità. La qualità è l'introduzione dei mezzi guidabili, che impreziosisce l'esperienza di gioco. La quantità prevede un innalzamento del tetto di giocatori per ogni partita, da 16 a 32, che adesso possono sfidarsi in mappe molto più estese, con possibilità di scelta tra giorno e notte. Non solo scontri: le modalità di gioco prevedono assalti al convoglio ed esplorazioni, oltre alle più gettonate forme di partite.
THE LOOK OF WAR
La spettacolarità delle scene è stimolata anche dall'ottimo design dei livelli, geograficamente complessi e variabili, che spiccano per gli effetti climatici (vento, pioggia, calura...), per la policromia, calda ed intensa e per il realismo delle animazioni fisiche. Anche se qualche piega in pochi elementi (acqua, esplosioni) fa stropicciare questo morbido tessuto grafico. La soglia dei 30 fps è il livello su cui S3 galleggia come una boa su un mare tranquillo.
DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE...
...cercano una casa per il multiplayer su PS2 che sappia offrire ogni genere di comodità senza richiedere abilità particolari, ma senza neppure tentare l'innovazione. L'architettura della grafica e delle giocabilità è di primo livello, e serve a giustificare la relativamente scarsa attenzione per le componenti strategiche. Dipende dallo stile del giocatore perfezionarsi in un veterano oppure accontentarsi di sopravvivere.
Socom 3: U.s. Navy Seals
Socom 3: U.s. Navy Seals
Timide novità come l'utilizzo dei mezzi di trasporto si affiancano ad un consolidato gameplay che ha già dimostrato nelle due precedenti edizioni di incontrare i favori del pubblico. Resta da capire quanto riusciranno ad incidere queste novità nell'economia della modalità di gioco più interessante di SOCOM, ovvero il multiplayer. Certo è che se le promesse dei programmatori verranno rispettate (innalzamento del numero di giocatori e conseguente aumento delle dimensioni della mappa), ci potremmo ritrovare in quel di Aprile a parlare di un serio concorrente a quel mostro sacro del multiplayer di massa che risponde al nome di Battlefield 2