Sonic Adventure 2

SONIC VA IN GUERRA
La demo inizia con una breve introduzione realizzata con la grafica del gioco nella quale viene inquadrato un elicottero da combattimento (sembra un Hind) intento a trasmettere alla propria base del successo della missione volta a catturare Sonic. Improvvisamente il tono della trasmissione cambia quando il porcospino blu si libera dando una sonora lezione agli incauti e, dopo aver fatto saltare il portellone, si lancia nel vuoto con uno snowboard! A questo punto si passa direttamente al gioco vero e proprio con una sequenza di snowboarding nel bel mezzo di una città in stile San Francisco nel bel mezzo del traffico urbano. Come in Crazy Taxi l'impatto con le macchine non causa eccessivi problemi, ma sbalza quest'ultime in aria come se si fossero scontrate con un buldozer! Abbandonato lo snowboard si passa ai famigliari controlli del primo Sonic Adventure e, almeno da questo punto di vista, si può dire che i cambiamenti sono veramente pochi essendo già la configurazione dei comandi originale piuttosto efficiente

In particolare controllare i balzi del protagonista é facile e intuitivo e la risposta generale é più che all'altezza della situazione
La cosa buffa é che agli occhi di uno spettatore il giocatore può apparire come un marziano che fa cose impossibili con il joypad vista la spettacolarità delle evoluzioni che é possibile effettuare. I nemici principali presenti sono dei robot da combattimento simili a livello estetico a delle evoluzioni dell'E 102 visto nel primo episodio la cui capacità offensiva non é esattamente in grado di impensierire Sonic. Le difficoltà maggiori derivano più che altro dalla conformazione dell'area e da alcuni fossati assolutamente letali se non si decelera per tempo. Apprezzabile la presenza di corrimano sui quali si può scivolare alla Jet Set Radio, così come le sbarre alle quali é possibile appendersi e girare per accumulare forza supplementare per i balzi. Termina lo stage una folle corsa inseguiti da un enorme camion che sembra uscito fuori direttamente da Eighteen Wheeler che travolge letteralmente tutto ciò che incontra