Sonic & All-Stars Racing Transformed

di Roberto Vicario
Lanciato nel febbraio del 2010, il primo Sonic & SEGA all-star racing é stato per Sega e Sumo Digital (sviluppatore del gioco) un vero e proprio successo in termini commerciali. Moltissimi giocatori si sono diverti a comandare i kart di alcuni tra i personaggi più iconici della software house giapponese, all'interno di tracciati liberamente ispirati a livelli già giocati in altri brand.
Vista la popolarità che ne é scaturita, un seguito era di facile previsione, così dopo un periodo di relativo silenzio con rumor che si sono sparsi a macchia d'olio per la rete, Sega ha finalmente deciso di levare l'aura di mistero e presentare durante un evento tenutosi a Londra il prodotto alla stampa. Noi eravamo presenti in esclusiva italiana e siamo pronti a raccontarvi tutte le novità che gli sviluppatori hanno apportato in questo nuovo ed interessante capitolo.



Kart in trasformazione

Dopo un brevissimo cappello introduttivo da parte di un dipendente Sega, a salire sul palco e prendere la parola é stato Gareth Wilson producer di Sumo Digital e responsabile del progetto. Prima di mostrarci il titolo lo sviluppatore ha cercato di trasmettere ai giornalisti presenti la filosofia con la quale il suo team ha cercato di interpretare questo seguito, ovvero quello della trasformazione. Wilson ha infatti affermato che di kart game classici sul mercato ve ne sono parecchi, e alcuni dei prestigiosi nomi del settore hanno cercato in questo ultimo periodo di apportare qualche sostanziale modifica e novità in un concept che per quanto divertente inizia far sentire il peso dei suoi anni.

Pur mantenendo una struttura di gioco abbastanza riconoscibile e simile a quella proposta dal gioco precedente, gli sviluppatori hanno cercato di inserire diversi elementi in grado di variare non solo l'approccio ad ogni pista, ma anche il gameplay stesso a ogni singolo tracciato, con kart che si trasformeranno in aerei e piccole imbarcazioni, all'interno di ambienti che ci chiederanno di correre su terra, mare e aria. Già visto in Mario Kart direte voi? Non proprio. In Sonic & All-star racing Transformed il concetto solamente scalfito dalla serie sviluppata dalla grande N, viene ampliato e in parte modificato con una maggiore importanza di ogni singola sezione di gioco. Noi l'abbiamo provato e senza ombra di dubbio o timore, possiamo tranquillamente dirvi che ci siamo dannatamente divertiti.

Draghi e scimmie rotolanti!

Il modo migliore per testare queste novità é stato quello di scendere subito in pista. Nella build che ci é stata mostrata e successivamente fatta provare, erano presenti due tracciati ispirati a famosissime serie della casa giapponese. Il primo già conosciuto e visto nel primo capitolo, Super Monkey Ball, il secondo ispirato ad un vero e proprio classico da sempre nel cuore dei fan, stiamo ovviamente parlando di Panzer Dragoon. Inoltre erano presenti ben 8 personaggi tra cui poter scegliere quello da utilizzare con facce già viste e conosciute come Sonic, DB Joe, Tail, Eggman e Amigo e qualche guest star inedita come Vyse abile spadaccino direttamente prelevato dal bellissimo Skies of Arcadia.





Il tracciato ispirato a Panzer Dragoon ci offriva la possibilità di correre nel cuore di un canyon in cui dei maestosi draghi volavano sulla nostra testa e un castello gigantesco si ergeva al centro della mappa di gioco. Il primo giro effettuato sul classico kart, ci ha dato dato la possibilità di percepire come, per quanto riguarda l'aspetto terreste, il sistema di guida sia rimasto fondamentalmente invariato. Oltre a tenere costantemente premuto il tasto dell'acceleratore, avremo la possibilità di far derapare il nostro mezzo, mossa estremamente importante ai fini della contesa dato che se eseguita in maniera perfetta ci darà un boost aggiuntivo di velocità. Presenti come da tradizione i classici power up da poter lanciare contro i nostri avversari per ostacolare la loro corsa. Sotto questo aspetto il lavoro svolto dagli sviluppatori é stato impeccabile con qualche nuovo potere molto utile e divertente da utilizzare, come la possibilità di poter far diventare momentaneamente dei ghiaccioli i nostri rivali di gara.

Tagliato il traguardo del primo giro, abbiamo potuto notare come effettivamente il percorso si modifichi e crei non solo nuovi varchi, ma riesca addirittura a rivoluzionare il tracciato rispetto a quello corso nel giro precedente. Caduto un ponte infatti ci siamo trovati a sfrecciare sulla cristallina acqua di un lago all'interno di una piccolissima vallata composta di roccia con tanto di massi che cadendo in acqua producevano un percepibile e influente - in termini di gara - movimento ondoso. In questa situazione decisamente frenetica e ricca di adrenalina, come si conviene a questo genere di giochi, abbiamo potuto soffermare la nostra attenzione su due elementi che ci hanno colpito. Il primo riguarda la trasformazione del kart, che un po come avviene per i Transformers, si modificherà andando ad assomigliare il più possibile ad un mezzo acquatico (o ad un aeroplano in caso ci dovessimo trovare in aria). In secondo luogo abbiamo davvero apprezzato la cura con cui gli sviluppatori hanno realizzato lo strato acquoso che non risultata un mero elemento estetico, ma influisce in maniera determinate e credibile sulla fisica della “kart-barca” a contatto con il movimento ondoso che viene provocato dalla caduta dei massi. In più di un'occasione, scomodando un'altra pietra miliare del nostro settore, la fisica dell'acqua ci ha ricordato tantissimo Wave Race.