Sonic the Hedgehog
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Dopo essere stato presentato per la prima volta al Tokyo Game Show di quest'anno, Sonic si è rifatto vivo anche all'E3 di Los Angeles finalmente in una forma giocabile, succoso antipasto di un prodotto finale davvero promettente.
La carriera ormai quindicennale del porcospino Sega, ha avuto sicuramente alti e bassi, con questi ultimi collocabili temporalmente soprattutto negli ultimi anni: il problema principale di alcuni degli ultimi giochi che avevano per protagonista il famoso porcospino blu, è che era stata completamente snaturata quella formula vincente che aveva permesso a Sonic di stagliarsi, nei primi anni '90, come unica valida alternativa allo strapotere di Super Mario e della sua serie, pur essendo i capofila di due scuole di platform piuttosto differenti; dove nel filone Nintendo era necessaria una attenta pianificazione di ogni singolo salto, in Sonic erano la velocità ed i riflessi del giocatore a farla da padrona. Ed è stata proprio la carenza di velocità a favore di meccaniche più ragionate, ma anche più lente e banali, ad aver inficiato alcuni degli ultimi prodotti che hanno visto la mascotte di Sega protagonista.
A quanto però è emerso dalle prime porzioni di livello giocabili nella fiera losangelina, il Sonic Team sembra aver imparato la lezione, restituendo al porcospino blu la frenesia di cui aveva bisogno.
Il primo livello mostrato ha ricordato piacevolmente il primo Sonic Adventure per Dreamacast; in quella che pareva essere una fortificazione immersa nella natura, abbiamo avuto modo di ammirare Sonic, correre velocissimo in ogni direzione, recuperando gli ormai famosi anelli dorati, e distruggendo con il suo spin attack i soliti mech, che nonostante tutto si trovano a loro agio tra alberi e arbusti. Non mancano inoltre escursioni in verticale grazie ai tappetti elastici disseminati in punti strategici, e correnti ascensionali di vario tipo. Apprezzabile anche il ritorno della tavola, con la quale potremo superare in tutta velocità ed agilità cascate rette da improbabili leggi della fisica.
La presentazione all'E³ ha permesso di alzare il sipario su un nuovo personaggio, Silver the hedgehog; una sorta di versione argentea di Sonic (presumibilmente una sua nemesi) dotato di poteri psichici quali telecinesi, in grado quindi di scagliare anche a distanza di ogni tipo.
Le fasi di gioco di Silver sono caratterizzate da un ritmo decisamente più lento rispetto a quelle di Sonic, speriamo solo che riescano ad essere integrate nel gioco e che costituiscano un piacevole diversivo a quelle (auspicabilmente) più numerose che avranno per protagonista il porcospino "classico".
Dal punto di visto grafico il gioco pare già in una fase avanzata di sviluppo, i modelli dei personaggi appaiono adeguatamente curati, gli ambienti che abbiamo potuto vedere sorprendevano già in positivo per ampiezza e soprattutto per una ricchezza di colori davvero sorprendente. Ciò che più conta di più in un gioco che ha Sonic per protagonista è sicuramente la velocità, e su quello si può stare davvero tranquilli; è stato assicurato un frame rate perennemente incollato ai 60 fps.
Le premesse per un ritorno di Sonic ai fasti di un tempo ci sono, perlomeno le fasi che vedevano il porcospino blu come protagonista, sono state un piacevolissimo ritorno al passato: livelli ben strutturati, caratterizzati da corse e discese mozzafiato. Speriamo solo che anche gli altri livelli con protagonisti vecchie e nuove conoscenze del porcospino blu, siano curati allo stesso modo.
La carriera ormai quindicennale del porcospino Sega, ha avuto sicuramente alti e bassi, con questi ultimi collocabili temporalmente soprattutto negli ultimi anni: il problema principale di alcuni degli ultimi giochi che avevano per protagonista il famoso porcospino blu, è che era stata completamente snaturata quella formula vincente che aveva permesso a Sonic di stagliarsi, nei primi anni '90, come unica valida alternativa allo strapotere di Super Mario e della sua serie, pur essendo i capofila di due scuole di platform piuttosto differenti; dove nel filone Nintendo era necessaria una attenta pianificazione di ogni singolo salto, in Sonic erano la velocità ed i riflessi del giocatore a farla da padrona. Ed è stata proprio la carenza di velocità a favore di meccaniche più ragionate, ma anche più lente e banali, ad aver inficiato alcuni degli ultimi prodotti che hanno visto la mascotte di Sega protagonista.
A quanto però è emerso dalle prime porzioni di livello giocabili nella fiera losangelina, il Sonic Team sembra aver imparato la lezione, restituendo al porcospino blu la frenesia di cui aveva bisogno.
Il primo livello mostrato ha ricordato piacevolmente il primo Sonic Adventure per Dreamacast; in quella che pareva essere una fortificazione immersa nella natura, abbiamo avuto modo di ammirare Sonic, correre velocissimo in ogni direzione, recuperando gli ormai famosi anelli dorati, e distruggendo con il suo spin attack i soliti mech, che nonostante tutto si trovano a loro agio tra alberi e arbusti. Non mancano inoltre escursioni in verticale grazie ai tappetti elastici disseminati in punti strategici, e correnti ascensionali di vario tipo. Apprezzabile anche il ritorno della tavola, con la quale potremo superare in tutta velocità ed agilità cascate rette da improbabili leggi della fisica.
La presentazione all'E³ ha permesso di alzare il sipario su un nuovo personaggio, Silver the hedgehog; una sorta di versione argentea di Sonic (presumibilmente una sua nemesi) dotato di poteri psichici quali telecinesi, in grado quindi di scagliare anche a distanza di ogni tipo.
Le fasi di gioco di Silver sono caratterizzate da un ritmo decisamente più lento rispetto a quelle di Sonic, speriamo solo che riescano ad essere integrate nel gioco e che costituiscano un piacevole diversivo a quelle (auspicabilmente) più numerose che avranno per protagonista il porcospino "classico".
Dal punto di visto grafico il gioco pare già in una fase avanzata di sviluppo, i modelli dei personaggi appaiono adeguatamente curati, gli ambienti che abbiamo potuto vedere sorprendevano già in positivo per ampiezza e soprattutto per una ricchezza di colori davvero sorprendente. Ciò che più conta di più in un gioco che ha Sonic per protagonista è sicuramente la velocità, e su quello si può stare davvero tranquilli; è stato assicurato un frame rate perennemente incollato ai 60 fps.
Le premesse per un ritorno di Sonic ai fasti di un tempo ci sono, perlomeno le fasi che vedevano il porcospino blu come protagonista, sono state un piacevolissimo ritorno al passato: livelli ben strutturati, caratterizzati da corse e discese mozzafiato. Speriamo solo che anche gli altri livelli con protagonisti vecchie e nuove conoscenze del porcospino blu, siano curati allo stesso modo.