Spartan Total War

di Andrea Casetti
Il nome The Creative Assembly, potrebbe non suonare del tutto nuovo: a loro va infatti attribuita la serie strategica Total Warrior, capace di appassionare il grande pubblico su PC. Dopo l'acquisizione del team di sviluppo da parte della SEGA, tuttavia, gli inglesi si sono posti un nuovo ambizioso obiettivo, ovvero quello di riportare sulle console il parte di quel successo ottenuto sulla piattaforma principe per il genere strategico in real time. A tal fine è stato ritenuto necessario modificare il gameplay, per renderlo conforme agli standard che popolano il mercato: invece dell'impostazione puramente strategica, questo STW si contraddistingue per una meccanica di gioco più arcade, in cui dovrete vestire i panni di un anonimo guerriero (battezzato semplicemente The Spartan) e guidare il vostro esercito contro gli occupanti romani. Rimane invece invariata l'atmosfera della serie, ricreata mediante la realizzazione certosina di sanguinose e cruente battaglie.


Schermo sovrappopolato
La caratteristica principale di questo STW è legata all'estremo popolamento dello schermo: ad accompagnare il vostro guerriero, infatti, ci saranno altri guerriei greci, i quali vi affiancheranno nella vostra battaglia contro l'esercito romano, per un totale di oltre un centinaio di combattenti affollanti contemporaneamente lo schermo, ciascuno dei quali animato da una credibile intelligenza artificiale e mossi altrettanto verosimilmente da animazioni che hanno fatto ampio impiego di motion capture. Se a questo, si aggiunge che non è stato fatto ricorso ai soliti espedienti per alleggerire il motore grafico (come il comunissimo effetto nebbia) e che il tutto gira allegramente e senza alcun rallentamento anche sull'hardware meno prestante dei tre (la PS2), risulta difficile non rimanere sbalorditi da tale spettacolo. Va detto, tuttavia, che a risentire leggermente di tale affollamento sono le texture e i dettagli grafici, nei confronti dei quali si è dovuto scendere a qualche compromesso. Il gioco si estende su una quindicina di livelli, portando gli scontri su numerosi campi di battaglia, tra i quali figurano anche i terreni circostanti il Colosseo. Ciascuna missione contempla una serie di obiettivi da conseguire, come ad esempio evitare che i nemici raggiungano punti cruciali della città, eliminarne gli ufficiali, scortare i compagni, nonché infiltrarsi in classico stile stealth in un campo nemico al fine di disabilitarne le difese e permettere ai vostri di iniziare l'attacco.


Azione e reazione
La meccanica di gioco non vi consentirà di dare ordini ai vostri commilitoni, ma loro vi accompagneranno lungo le varie battaglie. Gli sviluppatori hanno tentato, inoltre, di non realizzare un banale slash'em up in cui la sola pressione forsennata dei tasti di attacco premiasse il giocatore: avrete a disposizione vari tasti, tra cui l'attacco singolo oppure contro più oppositori, a cui si aggiungono varie combo. Al fine di sopravvivere dovrete imparare a dosare le vostre azioni, premendo i tasti al momento opportuno in funzione delle azioni dei nemici. In questo modo è stato attribuito al gioco un aspetto maggiormente tattico, distinguendolo nettamente dai vari arcade che popolano gli scaffali. All'inizio del gioco avrete a disposizione una semplice spada, un arco (con infinite frecce a disposizione) e uno scudo, il quale si rivela particolarmente utile nel respingere gruppi di nemici in procinto di accerchiarvi, oppure scaraventarne uno a terra per poi consentirvi di finirlo con un'apposita evoluzione. Ovviamente nel prosieguo del gioco vi ritroverete a gestire armi più potenti come le spade a due mani e mazze ferrate.

Mitologico
Il gioco, come intuibile, non ricalca propriamente gli avvenimenti storici che siamo abituati a studiare sui banchi di scuola, ma narra di un confronto tra due grandi civiltà del passato, che in realtà non hanno avuto modo di confrontarsi. In questo modo gli sviluppatori hanno potuto sbizzarrirsi, concedendosi "licenze creative" utili per il coinvolgimento dell'utente. Non si è cercato nemmeno di riproporre un'atmosfera particolarmente realistica, in quanto si è deciso di attingere dalla mitologia greca delle creature (quali il minotauro) capaci di donare al gioco un'atmosfera del tutto particolare. In conclusione, questo STW sembra aver le carte in regola per catturare il giocatore con la realizzazione delle epiche battaglie, grazie soprattutto al coinvolgimento apportato dall'estremo popolamento dello schermo, da un buon comparto grafico e da un gameplay che può regalare soddisfazioni. L'appuntamento con la versione finale è fissato a settembre.