Spider-Man: The Movie
Spider-Man: The Movie Game realizza una convergenza perfetta tra settori mediatici distinti, proprio nell'anno dei grandi adattamenti cinematografici, da "Harry Potter" a "Il Signore degli Anelli", da "Artificial Intelligence" a "Minority Report", confermando l'interdipendenza dei tanti volti che compongono l'intrattenimento "made in USA". Il sistema di riferimenti sembra ininterrotto e sfuggente, se é vero che il videogame deriva essenzialmente dalla sceneggiatura del film, il quale prende a sua volta spunto dalla nuova serie di fumetti firmata da Todd Mcfarlaine, tesa a ricostruire il carisma dell'Uomo Ragno dopo anni di parziale appannamento. Il meccanismo si fa pericoloso quando una sequenza del trailer cinematografico, che vede l'eroe muoversi con disinvoltura tra le Torri Gemelle, ferisce la sensibilità del pubblico americano, come se la serie stessa fosse ispirata alla realtà, come se Spider-Man esistesse veramente
SOLITA NOTTE DA LUPI NEL BRONX..
La logica del merchandise impone di trarre un nuovo gioco cavalcando la presumibile popolarità della pellicola, eppure ci si dimentica che il successo dei due precedenti titoli Activision non discendeva da un fattore imponente come questo. Semplicemente, la meccanica dell'azione era tanto ben concepita e realizzata, il filo narrativo così semplice e ottimamente strutturato, da guadagnarsi consensi con le sole forse dello sviluppatore. Al contrario, la mediocrità di molti tie in é provata sulla base di riscontri effettivi, oltre che su un problema di carattere pratico: riuscire ad integrare una sceneggiatura ormai consolidata ed eventi già accaduti nella mente del pubblico, con le esigenze del gameplay. Perché chi acquista un titolo chiamato Spider-Man: The Movie Game, cerca ragionevolmente corrispondenze esatte e quanto più puntuali col film, imbrigliando in questo modo la creatività di chi il gioco lo realizza
Quando il nome conta più del prodotto o l'evento supera la sostanza, il risultato é spesso indigesto e il clamore poco giustificato; succede allora che un settore prettamente commerciale come quello videoludico, dove si sono perse le tracce del "romanticismo", venga curiosamente mortificato dall'hype di mercati più influenti e remunerativi. Una piattaforma come la PlayStation 2 pare progettata esplicitamente per realizzare la tanto sospirata multimedialità, quella convergenza che ha già indotto le major ad applicare sulle confezioni dei DVD Video l'adesivo "compatibile con PS2"
SOLITA NOTTE DA LUPI NEL BRONX..
La logica del merchandise impone di trarre un nuovo gioco cavalcando la presumibile popolarità della pellicola, eppure ci si dimentica che il successo dei due precedenti titoli Activision non discendeva da un fattore imponente come questo. Semplicemente, la meccanica dell'azione era tanto ben concepita e realizzata, il filo narrativo così semplice e ottimamente strutturato, da guadagnarsi consensi con le sole forse dello sviluppatore. Al contrario, la mediocrità di molti tie in é provata sulla base di riscontri effettivi, oltre che su un problema di carattere pratico: riuscire ad integrare una sceneggiatura ormai consolidata ed eventi già accaduti nella mente del pubblico, con le esigenze del gameplay. Perché chi acquista un titolo chiamato Spider-Man: The Movie Game, cerca ragionevolmente corrispondenze esatte e quanto più puntuali col film, imbrigliando in questo modo la creatività di chi il gioco lo realizza
Quando il nome conta più del prodotto o l'evento supera la sostanza, il risultato é spesso indigesto e il clamore poco giustificato; succede allora che un settore prettamente commerciale come quello videoludico, dove si sono perse le tracce del "romanticismo", venga curiosamente mortificato dall'hype di mercati più influenti e remunerativi. Una piattaforma come la PlayStation 2 pare progettata esplicitamente per realizzare la tanto sospirata multimedialità, quella convergenza che ha già indotto le major ad applicare sulle confezioni dei DVD Video l'adesivo "compatibile con PS2"