Splinter Cell: Pandora Tomorrow
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I pezzi d'autore non mancano, e in questa versione sono proposti in dosi extra. Gli effetti di luce sono ancora più trascendentali, e il dualismo luce\buio ne trae beneficio come anche il sistema di ombre dinamico. I programmatori sono riusciti nell'arduo compito di migliorare il meglio. Nei primi livelli abbiamo già la sensazione palese delle migliorie apportate in questo senso: lampade, luci e riflettori continuano a rompere l'atmosfera di semioscurità che caratterizza le missioni di Sam Fisher. La prerogativa fondamentale per la buona riuscita delle missioni è la furtività, vera arma segreta del nostro prode eroe, che spostandosi nel buio evita di dare nell'occhio per passare inosservato anche in prossimità dei nemici. A mettere a dura prova l'invisibilità del protagonista sono appunto le lampade, i fari e qualsiasi altra fonte luminosa possa rivelare al nemico la nostra posizione. Il segreto per la buona riuscita delle missioni sta proprio nell'aggirare le fonti luminose, movendosi sempre ben distanti da esse e, qualora fosse impossibile evitarlo, sparare alle suddette sorgenti per distruggerle e guadagnare ulteriore oscurità. In questo secondo capitolo però le difficoltà sono state sensibilmente aumentate e ora, già nella prima delle locazioni presenti nel gioco possiamo ammirare il nuovo, imprevisto equipaggiamento a disposizione del nemico.
Oltre ad aver affinato la vista ed incrementato l'IA dei nemici, i programmatori hanno dotato alcuni di essi di utili oggetti, come visori notturni e torce che renderanno visibile il nostro fido Sam anche nelle situazioni di buio completo, richiedendo oltre alle innate abilità di spia, anche una sana dose di tattica e strategia. Oltre al sistema di luci, l'intero motore grafico è stato migliorato, pompato e abbellito, arricchito di una lunga serie di chicche da paresi mascellare. La constatazione dei sostanziali miglioramenti la si ha da subito, grazie ad una maggiore pulizia e ad una più puntigliosa cura per i particolari che accompagna sia il protagonista che l'ambiente che lo circonda. Come già accennato l'avventura ha inizio in Indonesia, e lo stupore non manca a sopraggiungere. L'ambientazione rivela elementi molto curati, come la vegetazione e l'effetto acqua, che se non in parte erano assenti nel primo episodio della serie. La rinnovata cura con cui è stata resa la gestione dei fluidi, apprezzabile già dalle prime battute lascia letteralmente a bocca aperta, specie quando ci troveremo a guadare un canale di irrigazione ricoperto da folti giunchi. La passeggiata acquatica di Sam che, ben celato da abbondanti ciuffi d'erba che affiorano e si muovono al suo passaggio è un elemento spettacolare che ha quasi del commovente. Si può godere di spettacolo puro anche nella seconda locazione, la metropolitana di Parigi, dove il silenzio e il buio di un binario morto e di un convoglio in presunto abbandono vengono rotti dal boato del treno del binario adiacente, con luce intermittente che filtra dalle feritoie sul muro e i fogli di giornale che si alzano per lo spostamento d'aria. Dopo la doverosa descrizione delle nuove ambientazioni un plauso va fatto anche per le animazioni di Sam Fisher, più fluide e meglio curate. Anche il reparto audio non è da meno, con una colonna sonora composta da Lalo Shifrin e due doppiatori d'eccezione, l'ormai famosissimo Luca Ward nei panni di Sam Fisher e Morgan in quelle del suo antagonista Suhadi Sadono.
Nonostante tutte le buone parole spese per l'esperienza in singolo, il tutto potrebbe apparire riduttivo dinnanzi alla vera e propria novità di Pandora's Tomorrow, ovvero l'esperienza online. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di provare il servizio con mano, ma dalle notizie in nostro possesso possiamo dirvi che ci saranno due squadre, una composta dai terroristi, l'altra dai Corpi Speciali di Third Echelon. L'appartenenza a una determinata squadra comporterà delle varianti: impersonando i terroristi si potrà godere di una visuale in prima persona (tipo FPS) e uno stile di gioco improntato sull'azione, mentre impersonando i Corpi Speciali il campo visivo sarà ridotto in terza persona, il numero di armi sarà limitato ma si potranno utilizzare le funzioni stealth per prendere di soppiatto gli avversari. Per ora è tutto. Giusto per rimanere in aria di Oscar vista la recente 76° edizione tenutasi al Kodak Theatre di Los Angeles, vi anticipiamo già da subito che questo Pandora's Tomorrow merita la statuetta, che a breve, per l'esattezza questo fine marzo, vi potremo confermare con un'esauriente recensione. Peccato però per la mancanza di sfidanti, considerato che MGS3 è ancora troppo lontano e Rogue Ops non è meritevole nemmeno di partecipare ai Golden Globe.