Spyro: A Hero’s Tail

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Quella che un tempo era un'esclusiva della prima macchina da gioco Sony (con ben tre capitoli presenti nelle softeche PsOne) da un po' di tempo a questa parte è divenuta presenza multiconsole e adesso per la prima volta, con l'episodio in questione, approderà su ognuna delle tre piattaforme casalinghe dell'attuale generazione.
Il nuovo antefatto vede un certo dragone (rosso e sufficientemente malvagio) che, mediante le sue gemme incastonate di pura malvagità, si è messo in testa di invadere un mondo solare e floreale e di rimuoverne la preziosa forza vitale. Non tema però nessun abitante del reame dei draghi: una luce si ergerà nuovamente per quelle lande, un'auspicabile luce di color viola. Il nuovo esponente della saga di Spyro non vuole discostarsi troppo dal proprio percorso storico e dalla giovane fascia di mercato a cui principalmente può rivolgersi, ciò che ne consegue nell'immediato è un fattore sfida propenso verso il basso e, ahinoi, un level design non troppo esaltante.


Fatta questa premessa è tempo di annotare alcune delle caratteristiche apportate; emergono anzitutto le varie tipologie di fiamme presenti che, a partire da quella ignea fino ad arrivare a quella glaciale e a base di elettricità, comporteranno di fatto un uso diversificato delle poliedriche abilità dell'eroico draghetto (logicamente a seconda del nemico affrontato si sceglierà l'elemento col quale "condire" l'attacco di turno). All'arsenale si aggiungono nuove mosse e nuovi compagni d'avventura laddove più personaggi, nelle date situazioni, saranno controllabili dal giocatore. Per differenziarsi in parte dal genere di riferimento (il platform a tre dimensioni) la nuova creazione di Vivendi Universal ed Eurocom ha profuso in esso alcuni minigiochi (con features, ad esempio, tratte da shooter e titoli di corse) che alla prova dei fatti sembrano essere maggiormente interessanti dell'avventura principale. Quest'ultima risulta all'apparenza senza lode e senza infamia ed è penalizzata certamente da uno studio dei livelli mai encomiabile e dalla mancata vena innovativa rispetto al passato e soprattutto nei confronti della categoria ludica d'appartenenza.


E' nei riguardi di questa che Spyro si deve confrontare, ancor prima che con se stesso (le novità alla serie invero ci sono, ma non si presentano affatto come imponenti).
Per i più recenti giochi a base di piattaforme è del resto compito difficoltoso riuscire a stupire la platea (considerati i colossi che occupano i seggi), ma basare il fine del gioco sulla semplice collezione di bonus (nel nostro caso le gemme) non aiuterebbe certamente l'alato e violaceo rettile. Come affermato in passato già in altre situazioni, è giusto che anche per i più giovani vengano proposti appropriati concept e se il pacchetto finale di Spyro: A Hero's Tail manterrà intatte alcune componenti (lo studio dei minigames e la varietà su tutto) desterà senz'altro il giusto interesse per i giusti interessati (a meno che quest'ultimi non trovino un serio ostacolo al proprio divertimento nel semplicistico reparto audiovisivo).

Spyro: A Hero’s Tail

Spyro: A Hero’s Tail

Per i più recenti giochi a base di piattaforme è compito difficoltoso riuscire a stupire la platea (considerati i colossi che occupano i seggi), ma basare il fine del gioco sulla semplice collezione di bonus (nel nostro caso le gemme) non aiuterebbe certamente l'alato e violaceo rettile. Come affermato in passato già in altre situazioni, è giusto che anche per i più giovani vengano proposti appropriati concept e se il pacchetto finale di Spyro: A Hero's Tail manterrà intatte alcune componenti (lo studio dei minigiochi e la varietà su tutto) desterà senz'altro il giusto interesse per i giusti interessati (a meno che quest'ultimi non trovino un serio ostacolo al proprio divertimento nel semplicistico reparto audiovisivo).

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