Star Trek: Armada
di
Redazione
Nonostante il loro successo sia arrivato all'apice ormai da più di un anno, di cosiddetti strategici in tempo reale continuano a uscirne tantissimi e, sebbene i "critici" sempre all'erta vaneggino già un fantomatico esaurimento del genere, tra le case produttrici non si é placata la furia sperimentatrice di nuove e stimolanti soluzioni. Ci provano, questa volta, i veterani Activision, affidandosi alle sicure e fruttuose mani dei programmatori di Battlezone e Dark Reign (come si dice qua a Roma, "mica pizza e fichi"...) per lo sviluppo di uno strategico real-time ambientato nell'universo, mai troppo vasto, della serie televisiva Star Trek. Ci troviamo, in particolare, in un ipotetico seguito della serie Deep Space Nine, e potremo giocare con tutte e quattro le razze presenti nella serie: gli umani, i Klingon, i Romulan e quei cattivoni dei Borg. In linea con le recenti uscite ispirate alle gesta di Picard e compagni, il gioco da noi provato, sebbene ancora in fase di sviluppo, mostrava una qualità intrinseca notevole e delle potenzialità da non sottovalutare. Evidentemente qualcuno ha capito che non basta appiccicare il Grosso Nome sulla scatola per vendere automaticamente una quantità spropositata di pezzi (a meno che non vi chiamiate John Carmack, allora scusatemi tanto)
Resta comunque il fatto che, per l'appunto, di strategici ormai ne sono piene le soffitte e gli scaffali dei negozi, quindi la lotta per la conquista del mercato potrebbe essere ben più dura del previsto
Ma andiamo più da vicino a vedere cosa promette di offrire questo nuovo e succulento titolo. Innanzitutto il motore grafico, di nuova concezione, sfoggia una veste un po' insolita: trattasi infatti di "vero" 3D con tanto di poligoni e texture, ma gestito come se fosse un 2D. Per cercare di spiegarmi meglio, avete presente quei picchiaduro dove i personaggi sono poligonali ma la visuale é fissa? Bene, immaginate uno strategico con visuale dall'alto e con mezzi poligonali. Anzi, a dire il vero, nel caso di Armada la visuale può anche essere spostata a piacimento, ma per una corretta gestione degli scontri non c'é niente di meglio che guardare tutto dall'alto... Un altro limite, posto evidentemente a tutto vantaggio della semplicità ed immediatezza di gioco, é l'impossibilità si sfruttare comunque gli spostamenti in verticale, avvenendo tutto su di una specie di piano immaginario, dove le astronavi si spostano in lungo e in largo (ma non in alto e in basso). Questo "impoverimento" delle risorse 3D del gioco non va comunque a discapito della giocabilità e del divertimento, ma rende semmai il tutto più facile da gestire e immediato. Star Trek: Armada supporta inoltre (e di questi tempi sarebbe assurdo il contrario) l'accelerazione grafica delle schede 3D, e il risultato é di tutto rispetto. Anzi, anche se é solo consigliata, direi che la presenza di una buona scheda acceleratrice Direct3D in questo caso é praticamente obbligatoria, vista la mole di effetti grafici implementati (qualcuno veramente notevole)
Resta comunque il fatto che, per l'appunto, di strategici ormai ne sono piene le soffitte e gli scaffali dei negozi, quindi la lotta per la conquista del mercato potrebbe essere ben più dura del previsto
Ma andiamo più da vicino a vedere cosa promette di offrire questo nuovo e succulento titolo. Innanzitutto il motore grafico, di nuova concezione, sfoggia una veste un po' insolita: trattasi infatti di "vero" 3D con tanto di poligoni e texture, ma gestito come se fosse un 2D. Per cercare di spiegarmi meglio, avete presente quei picchiaduro dove i personaggi sono poligonali ma la visuale é fissa? Bene, immaginate uno strategico con visuale dall'alto e con mezzi poligonali. Anzi, a dire il vero, nel caso di Armada la visuale può anche essere spostata a piacimento, ma per una corretta gestione degli scontri non c'é niente di meglio che guardare tutto dall'alto... Un altro limite, posto evidentemente a tutto vantaggio della semplicità ed immediatezza di gioco, é l'impossibilità si sfruttare comunque gli spostamenti in verticale, avvenendo tutto su di una specie di piano immaginario, dove le astronavi si spostano in lungo e in largo (ma non in alto e in basso). Questo "impoverimento" delle risorse 3D del gioco non va comunque a discapito della giocabilità e del divertimento, ma rende semmai il tutto più facile da gestire e immediato. Star Trek: Armada supporta inoltre (e di questi tempi sarebbe assurdo il contrario) l'accelerazione grafica delle schede 3D, e il risultato é di tutto rispetto. Anzi, anche se é solo consigliata, direi che la presenza di una buona scheda acceleratrice Direct3D in questo caso é praticamente obbligatoria, vista la mole di effetti grafici implementati (qualcuno veramente notevole)