Star Trek: Bridge Commander
di
Redazione
Negli ultimi anni, parecchi giochi di generi diversi si sono ispirati alla saga di Star Trek; tuttavia, gran parte dei titoli prodotti fino ad oggi hanno rischiato di lasciare un indefinito senso d'incompletezza, in particolar modo nei fan più sfegatati della serie. L'annuncio della progettazione di Bridge Commander, nuovo titolo di questo sottogenere prodotto da Activision, ha contribuito a evidenziare alcune delle lacune presenti nelle produzioni precedenti: gli altri giochi simulavano, infatti, solo alcuni aspetti della saga, quelli più strategici o più densi d'azione, ma nessuno era riuscito finora a rendere i giocatori partecipi delle avventure di Star Trek quanto l'efficacia e la purezza dell'esperienza televisiva. Questa lacuna sarà colmata appunto da Bridge Commander, che vi porrà nel ruolo di capitano di una nave della Federazione, ovviamente affiancato da un completo equipaggio, per affrontare i problemi tipici del viaggio "nell'ultima frontiera dello spazio". Diplomazia con altre razze (anche nuovi alieni), guerre, missioni scientifiche, operazioni di salvataggi di navi in avaria: nessun aspetto tipico dei telefilm sarà trascurato. Per questo Bridge Commander potrebbe essere apprezzato più di ogni altro gioco dagli appassionati di Star Trek, in quanto dovrebbe permettere di calarsi nell'ambìto ruolo di capitano a 360 gradi, senza limitarsi a simulare singoli aspetti del mondo di Star Trek
LA STORIA
Il protagonista di Bridge Commander é un giovane membro di una nave esplosa misteriosamente: unico superstite della catastrofe, gli viene dato il compito d'indagare sul pericolo stellare che ha causato tale distruzione, con uno staff ancora tutto da mettere alla prova
Preso il controllo della situazione, il giocatore si troverà essenzialmente a gestire i suoi uomini, che ubbidiranno secondo le loro competenze e secondo i gradi d'abilità: é previsto un team composto da un ingegnere (controlla i motori), uno scienziato (analizza i fenomeni cosmici in cui ci si imbatte), un esperto di tattica (organizza l'uso delle armi nei combattimenti) e un pilota (utile nei momenti di normale navigazione). Infine, c'é il primo ufficiale, che, come nei telefilm, si occupa di comunicarci notizie del genere: "Capitano, il settore destro della nave ha subito una decompressione. Rischiamo di esplodere tra 10 secondi. Quali sono i suoi ordini?" Insomma un simpaticone... Si noti che i nostri uomini, a livello facile, ci guideranno completamente in molte occasioni, giocando invece al livello più difficile la nave sarà totalmente sotto la nostra responsabilità. Sarà in ogni caso prioritario comprendere e sfruttare, man mano che il gioco progredisce, le qualità e le attitudini dei nostri uomini per utilizzarli al meglio nel corso delle missioni
LA STORIA
Il protagonista di Bridge Commander é un giovane membro di una nave esplosa misteriosamente: unico superstite della catastrofe, gli viene dato il compito d'indagare sul pericolo stellare che ha causato tale distruzione, con uno staff ancora tutto da mettere alla prova
Preso il controllo della situazione, il giocatore si troverà essenzialmente a gestire i suoi uomini, che ubbidiranno secondo le loro competenze e secondo i gradi d'abilità: é previsto un team composto da un ingegnere (controlla i motori), uno scienziato (analizza i fenomeni cosmici in cui ci si imbatte), un esperto di tattica (organizza l'uso delle armi nei combattimenti) e un pilota (utile nei momenti di normale navigazione). Infine, c'é il primo ufficiale, che, come nei telefilm, si occupa di comunicarci notizie del genere: "Capitano, il settore destro della nave ha subito una decompressione. Rischiamo di esplodere tra 10 secondi. Quali sono i suoi ordini?" Insomma un simpaticone... Si noti che i nostri uomini, a livello facile, ci guideranno completamente in molte occasioni, giocando invece al livello più difficile la nave sarà totalmente sotto la nostra responsabilità. Sarà in ogni caso prioritario comprendere e sfruttare, man mano che il gioco progredisce, le qualità e le attitudini dei nostri uomini per utilizzarli al meglio nel corso delle missioni