Star Trek: Bridge Commander

Star Trek Bridge Commander
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A CIASCUNO IL SUO
Vi sono sette postazioni, ciascuna col suo responsabile; la prima é quella del capitano, da qui, come detto, potremo impartire qualsiasi ordine al nostro equipaggio, vi é poi quella del secondo ufficiale che potrà attivare i vari livelli d'allarme (verde, giallo e rosso) o aprire le comunicazioni con altre astronavi o con il Comando della Flotta. Una postazione, a volte vuota, é riservata ad eventuali ospiti che potranno salire sulla nostra nave, ad esempio, in una missione, avremo con noi il Comandante Data, sarà lui ad effettuare particolari azioni, come ad esempio entrare in contatto con dignitari ed ambasciatori. Al navigatore potremo indicare la rotta da seguire, la velocità da tenere e qualsiasi altra manovra che non comporti combattimenti, per questi dovremo rivolgerci all'ufficiale tattico, a cui comunicheremo il bersaglio da colpire, il livello di "aggressività" da tenere nei confronti dell'obiettivo e quali sono le manovre evasive da attivare. Le ultime due postazioni sono occupate dall'ufficiale scientifico, che avrà il compito di analizzare strutture e fenomeni, anche lanciando delle sonde, e dal capo ingegnere, che potrà fornire rapporti su eventuali danni, deviare l'energia ai sistemi che al momento necessitano di maggiori risorse o realizzare gli interventi di riparazione a seconda delle priorità che gli vengono ordinate
Star Trek: Bridge Commander
A suggellare il nostro nuovo comando ecco il mitico Capitano Picard

L'ESPERIENZA VIEN FACENDO
Star Trek: Bridge Commander potrà essere giocato a tre livelli di difficoltà, e forse mai come in questo caso, utilizzare l'uno o l'altro influenzerò in maniera determinante il modo di risolvere le varie missioni. Infatti al livello più facile il Capitano dovrà solo dare ordini di carattere generale ai sottoposti, saranno poi loro, automaticamente, a svolgere il compito nel miglior modo possibile. Ogni membro dell'equipaggio é infatti dotato di uno specifico quoziente d'intelligenza e di un'abilità data loro dall'esperienza (che ovviamente crescerà con il procedere della storia), che li porterà ad agire nel modo che riterranno più opportuno, sempre ovviamente seguendo gli ordini dati loro dal Capitano. A volte potranno anche sbagliare con le dovute conseguenze del caso, anche se, con l'andare del gioco, potremo imparare a conoscere le loro abilità e i loro limiti, soprattutto in momenti di stress. Impostando il gioco sulla difficoltà media, il Capitano, cioé il giocatore, avrà un maggiore controllo sulle azioni da compiere con la nave, come ad esempio scegliere personalmente la rotta da seguire, il tipo di armi da utilizzare e l'obiettivo da colpire. Se poi si desidera un controllo totale, e in pratica fare le funzioni di tutti i membri del ponte di comando, sarà necessario impostare il massimo livello di difficoltà
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Star Trek: Bridge Commander

Con Star Trek: Bridge Commander potremo prendere i comandi di una nave stellare Federale di classe Galaxy o Sovereign, e, nei panni del Capitano della nave, ordinare ai membri del ponte di comando quali sono le azioni che devono compiere. A seconda del livello di difficoltà impostato, questi agiranno autonomamente al meglio delle loro capacità, oppure potremo essere noi ad impersonarli e a compiere le manovre o le azioni comandate. La storia che fa da contorno al gioco si preannuncia come estremamente avvincente ed aderente alla serie televisiva (l'ambientazione è quella di The Next Generation) perché scritta dalla sceneggiatore D. C. Fontana, artefice di tanti piccoli capolavori che hanno contribuito fattivamente al successo di questa saga. Da quanto visto anche la grafica 3D sembra essere di piena soddisfazione con le navi stellari disegnate con un numero incredibilmente alto di poligoni. A questo punto non resta che attendere l'uscita definitiva di Star Trek: Bridge Commander sperando che riesca ad arrivare dove nessun altro gioco di Star Trek è mai giunto prima.