Star Trek On Line

di Alessandro Cossu
Se esiste, nell'immensa e variegata storia della televisione, una saga senza tempo, questa é sicuramente Star Trek. Approdata sugli schermi televisivi di tutto il mondo ben oltre quaranta anni fa, l'epopea partorita dalla mente di un infaticabile Roddenberry vive ancora oggi nel cuore di tutti gli appassionati di fantascienza. Anche il mondo dei videogiochi ha dato il suo contributo in questo senso - nel bene o nel male, creando piccoli gioielli come “Elite Force” (Bene) e titoli controversi come Armada (Male) che in ogni caso hanno potuto dire la loro in un mondo in continuo mutamento fatto di sei serie, undici film e una quantità incredibile di libri, giochi da tavola, fumetti, fanzine, oggettistica, gadget e altre amenità stellari.

Qui, sulla USS Gamesurf, abbiamo sperimentato in prima persona una relativamente larga porzione di spazio e alcune situazioni “calde” su un piccolissimo numero di pianeti, quando ci é stata donata la possibilità di giocare con le prime missioni della Federazione, nella versione “open beta” di Star Trek Online.



Star Trek Online, per chi non lo sapesse, é l'ultima fatica ludica prodotta da Cryptic Studios, il talentuoso team che si cela dietro a titoli come “City of Heroes” e “Champions Online”. Il titolo offre ai giocatori la possibilità di esplorare la galassia dalla parte della Federazione o come un violento capitano Klingon e, inutile dirlo, ci siamo buttati nell'impresa alla massima velocità di curvatura.
Ambientato nel 2409 (data stellare 86.645,3), Star Trek Online prende il via trenta anni dopo gli eventi di Star Trek Nemesis. Per quanti non ne fossero a conoscenza, “Nemesis”, é l'ultimo film di Star Trek con l'equipaggio della USS Enterprise - E, al comando del Capitano Jean-Luc Picard (ST The Next Generation) ed é anche l'ultimo film Trek a seguire la linea temporale degli eventi così come era stata pensata da Gene Roddenberry - prima cioé che la recentissima pellicola di JJ Abrams riscrivesse parzialmente la Storia, tanto di meritarsi l'appellativo di “Star Trek Reboot”.

Le cose, a quanto pare, non vanno così bene nel venticinquesimo secolo: Gli Accordi di Khitomer sono stati infranti, mettendo la Federazione Unita dei Pianeti e i Klingon ancora una volta sull'orlo (e forse anche oltre) di un conflitto su scala cosmica. Per la storia di Star Trek, gli eventi accaduti a Cape Khitomer sono una pietra miliare, un profondo punto di svolta per tutti i telefilm (e i film) che sono succeduti alla serie classica (Star Trek TOS). Nel sesto film (l'ultimo con Kirk, Spock, McCoy e il resto dell'equipaggio della prima missione quinquennale) della saga, infatti, la Federazione e i Klingon, grazie al leggendario capitano James Tiberius Kirk arrivano a firmare una tregua che mette fine a settanta anni di ostilità, una pace bagnata col sangue e la fatica dell'equipaggio della maestosa Enterprise NCC 1701 A. A complicare le cose, come se tutto ciò non bastasse, i Borg, i nemici più letali di ogni razza dell'Universo Trek, sono tornati a devastare il Quadrante Alfa, con una sola regola : “Voi verrete assimilati. La resistenza é inutile.” Il primo incontro fra i Borg e la Federazione lo si vede nella serie TNG : l'interferenza di una forma di vita aliena potentissima, nota come “Q”, mette la Federazione (rappresentata da un giovanissimo capitano Picard) davanti a tutti i suoi limiti, se messa in contrapposizione ad una razza cibernetica potentissima e senza alcuno scrupolo.

Ci sono un numero considerevole di opzioni di personalizzazione per ogni personaggio, comprese le specie, il sesso e le competenze, così come le caratteristiche fisiche, come ad esempio la lunghezza delle dita. Ogni specie possiede inoltre caratteristiche e attributi unici, come a dimostrazione di ciò, nel caso si scelga un ufficiale Vulcaniano, la possibilità di evitare gli attacchi psionici delle varie specie contro le quali ci dovremo misurare. Ed é proprio un Vulcaniano di sesso maschile che abbiamo adottato per i nostri primi esperimenti online. Usando una espressione vagamente gergale, il nostro é stato un inizio “col botto”, in quanto, non appena assegnati ad una nave (anche quella ampiamente customizzabile), ci siamo trovati sotto il fuoco dei Borg. Siamo stati subito incaricati di vedere il capitano sul ponte, e lui a sua volta ci ha dato l'incarico di raggiungere e recuperare la USS Khitomer, che aveva subito pesanti perdite per mano (meccanica) degli stessi Borg.




Quando siamo arrivati - o per meglio dire, quando ci siamo teletrasportati sulla USS Khitomer, abbiamo trovato (con non poca delizia per il piccolo colpo di scena) attivo il medico olografico di emergenza. Anche i fan dell'ultimo minuto troveranno sicuramente più di punto in comune con lo spigoloso e abilissimo MOE (Medico Olografico d'Emergenza, appunto) della USS Voyager, al comando di Kathrin Janeway. Dopo aver aiutato nel miglior modo possibile l'equipaggio, scopriremo con un certo disappunto tipicamente umano che non ci sono ufficiali al comando (tutti morti o assimilati dai Borg) e che quindi la nave é sotto il nostro controllo. Questa situazione é l'ideale per un primo giro di prova nello spazio, nonostante le continue bordate che riceveremo dal vicino cubo Borg. La prima occhiata allo spazio esterno ci ha impressionato : un enorme numero di stelle e pianeti circondati da ammassi nebulosi con tinte che andavano dal blu al verde, ci hanno rapito verso un orizzonte cosmico come pochi giochi hanno saputo offrire.

Purtroppo, non abbiamo avuto il tempo di perderci in voli pindarici, in quanto la minaccia di una assimilazione era fin troppo presente sui nostri schermi. Le icone di stato, chiarissime, ci indicavano lo status della nave, con i settori laterali, di poppa e di prua perfettamente visibili e con tutti gli indicatori sulla situazione scudi, phaser e siluri quantici. Ci siamo dovuti impegnare non poco per ridistribuire l'energia della nave agli scudi e alle armi, attingendo anche - come la saga di Star Trek ci ha mostrato mille volte - alle riserve ausiliari della nave. Il sistema di controllo é vagamente ostico e non esattamente intuitivo - almeno per i non avvezzi alla terminologia e ai sistemi di ST - ma la soddisfazione di usare una letale combinazione di phaser e siluri ha davvero pochi eguali.
Oltre agli scudi e alle armi, ci siamo sbizzarriti - per quanto possibile, con la velocità di curvatura (maggiore della luce) e impulso (minore della luce). Forse, un aspetto che al momento ci é parso meno convincente é l'eccessiva differenza fra i due sistemi di volo.

Tuttavia, la dimensione e la portata dell'universo dove ci muoveremo é a dir poco immensa, tanto che, anche quando qualcosa ci sembrerà relativamente vicino (e per qualcosa, intendiamo un pianeta, un asteroide o quant'altro) ci potrà volere diverso tempo prima di arrivare. Andando avanti nel gioco, potremo sbloccare più ufficiali al comando, fino ad un massimo di tre per volta. In ogni caso, noi non siamo arrivati a quel punto : dopo aver salvato l'equipaggio della Khitomer, un rendez-vous con l'ammiraglio Quinn ci ha informato della missione successiva, ovvero la distruzione di un cubo Borg. Non possiamo negare una certa soddisfazione nell'aver visto l'esplosione a tinte verdi di quei mostri cibernetici dopo una salva di siluri quantici ben piazzati...! Al termine, ci siamo recati su uno degli spazioporti della Terra, in attesa dei prossimi incarichi, dove - purtroppo per noi, la nostra sessione é terminata. Gli spazioporti, comunque, saranno dei porti franchi dove i vari giocatori potranno ricevere missioni, incontrarsi virtualmente per stringere alleanze e, in linea più generale, svolgere tutte le attività tipiche di un MMORPG dei giorni nostri.

Star Trek Online non sarà solo combattimenti : anche l'esplorazione, anima e quintessenza dell'universo Trek, la farà da padrone, con la possibilità di visitare decine di pianeti generati automaticamente dal computer. In linea generale, però, almeno per quanto visto fino ad ora, non possiamo proprio dire che il design dei livelli ci abbia impressionato : anzi, in un certo qual modo, forse questo é l'aspetto meno riuscito del gioco, con texture piatte e tutto sommato poco convincenti. Sia come sia, esplorando l'Universo messo a nostra disposizione dai programmatori, incontreremo prima o poi quasi tutte le razze viste in Star Trek e non mancheranno viaggi nel passato - tema molto caro a ST, nei momenti “clou” della saga. Tuttavia, non ci sarà concesso incontrare - virtualmente, s'intende, nessuno degli storici capitani : per quelli, la CBS, detentrice dei diritti su Star Trek, non ha voluto, almeno per ora, rilasciare i permessi necessari.

Prima di chiudere questa succosa anteprima e mentre i sensori a lungo raggio sono tutti proiettati sulla prossima data di uscita del gioco completo, non possiamo evitare di omaggiare una saga eterna (e quello che speriamo essere un piccolo gioiello ludico che vada ad aggiungersi a quel pezzetto di storia che é Star Trek), con la frase d'apertura che, per oltre quaranta anni, ha accompagnato i sogni di generazioni di appassionati, i quali, grazie alla magia creata da Gene Roddenberry, hanno iniziato a guardare a “Le Reve d'Etoiles” - Il Sogno delle Stelle, con occhi pieni di sogni e speranze.

“Spazio, Ultima Frontiera. Questi sono i viaggi della USS Enterprise. La sua missione, é quella di scoprire strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà. Fino ad arrivare la, dove nessun Uomo...dove Nessuno...é mai giunto prima d'ora.”