Star Trek: Starfleet Command II

Per la realizzazione del sequel é stato creato un sottogruppo all'interno della 14 Degree East chiamato Taldren, nato per evitare il rischio che tra i tanti progetti del team (il sopracitato Klingon Academy e Star Trek New Worlds per essere precisi) fosse proprio Starfleet Command Volume 2: Empires at War a farne le spese. Lo scopo e le regole del gioco sono rimaste più o meno le stesse e più che di novità sostanziali si può parlare di tutta una serie di migliorie con l'eccezione del passaggio di consegne tra il sistema Dynaverse al Metaverse

Se non avete mai avuto modo di giocare a Starfleet Command dovete sapere che il Dynaverse era nato per permettere una gestione più dinamica delle missioni riflettendo il loro andamento sull'universo circostante. In pratica i terreni del gioco erano strutturati come quadranti in comunicazione tra di loro e, in base ai risultati ottenuti dalla propria flotta, i territori degli imperi presenti si allargavano o restringevano seguendo la logica delle tessere del Domino. Il Metaverse é strutturato in maniera molto più complessa essendo un'unica enorme area che tiene conto anche dell'influenza politica e di una serie di variabili come l'importanza strategica delle strutture e pianeti. Teoricamente ogni nuova partita a Starfleet Command Volume 2 potrà essere differente dalle precedenti sotto il profilo delle condizioni delle missioni e della gestione della flotta. La notizia più interessante comunque é che il Metaverse esisterà anche in una versione persistente ideata per il gioco online che in teoria potrebbe assomigliare nelle premesse ad una sorta di versione diluita di Mankind. Se i programmatori della Taldren svilupperanno in maniera corretta questa super opzione multiplayer i fan di Star Trek potrebbero trovarsi di fronte alla più accurata riproduzione della loro saga preferita e in termini di gioco il titolo della Interplay beneficerebbe di un interesse molto prolungato
Sotto il punto di vista dello schema di gioco Starfleet Command Volume 2, pur avvalendosi di un motore grafico full 3D, é basato su scontri che avvengono su un'ipotetica linea orizzontale e permette di guidare una singola nave o l'ammiraglia di una flotta di dimensioni variabili. Uno dei difetti di Starfleet Command risiedeva nella necessità di switchare tra nave a nave per dare ordini individuali costringendo il giocatore ad abbandonare la propria nave nelle grinfie della def...ehm...dell'intelligenza artificiale