Star Trek: Starfleet Command II
Fortunatamente per il sequel é stata ideata una completa interfaccia che permette di impartire gli ordini direttamente attraverso la schermata base. Debutta anche il sistema di assegnazione delle formazioni che permette una migliore gestione della potenza di fuoco e, in particolari situazioni, di tenere in disparte le navi più danneggiate. Il calcolo della traiettoria delle armi non avviene come negli altri strategici in tempo reale ma con un sistema probabilistico che simula il lancio di dadi. Di conseguenza non é detto che una salva di siluri fotonici raggiunga il bersaglio anche se esso si trova in linea retta con la nostra nave, una meccanica che può apparire assurda a chi non ha mai giocato al board game, ma che acquista senso man mano che si entra nella logica del sistema di combattimento
Il numero di operazioni che le navi stellari possono compiere é piuttosto vasto e rispecchia fedelmente le caratteristiche e le tecnologie viste nella serie classica e nei film successivi. Ai sei imperi selezionabili nel primo capitolo (la Federazione, l'Impero Klingon, l'Impero Romulano, la Confederazione Gorn, il Regno Hydrano e l'Impero Lyrano) si aggiungono due nuove fazioni ovvero la Mirak Star League e l'Interstellar Concordium ripresi direttamente dall'universo di Starfleet Battles. Sempre sul fronte della longevità alla Taldren assicurano un numero di unità nettamente superiore a quello presente in Starfleet Command e stavolta anche i mezzi leggeri come i caccia e le navette avranno il giusto spazio. Inizialmente annunciato in maniera piuttosto imprecisa per l'inizio del 2001, Starfleet Command Volume 2: Empires at War sembra invece destinato ad arrivare nei negozi in tempo per il Natale 2000 e solo allora potremo dire con certezza che si tratta di un passo avanti rispetto al prequel. Per il momento alla Taldren possono accontentarsi della nomination per il miglior strategico presentato allo scorso E3 come garanzia di qualità.
Il numero di operazioni che le navi stellari possono compiere é piuttosto vasto e rispecchia fedelmente le caratteristiche e le tecnologie viste nella serie classica e nei film successivi. Ai sei imperi selezionabili nel primo capitolo (la Federazione, l'Impero Klingon, l'Impero Romulano, la Confederazione Gorn, il Regno Hydrano e l'Impero Lyrano) si aggiungono due nuove fazioni ovvero la Mirak Star League e l'Interstellar Concordium ripresi direttamente dall'universo di Starfleet Battles. Sempre sul fronte della longevità alla Taldren assicurano un numero di unità nettamente superiore a quello presente in Starfleet Command e stavolta anche i mezzi leggeri come i caccia e le navette avranno il giusto spazio. Inizialmente annunciato in maniera piuttosto imprecisa per l'inizio del 2001, Starfleet Command Volume 2: Empires at War sembra invece destinato ad arrivare nei negozi in tempo per il Natale 2000 e solo allora potremo dire con certezza che si tratta di un passo avanti rispetto al prequel. Per il momento alla Taldren possono accontentarsi della nomination per il miglior strategico presentato allo scorso E3 come garanzia di qualità.