Star Trek: Starfleet Command II
La serie televisiva di Star Trek, nata in un periodo in cui i viaggi spaziali erano ancora ai primordi(1966-7), ha sorprendentemente affascinato il pubblico: l'idea di una nave in viaggio nello spazio, tra sistemi politici e tecnologie futuristiche, sicuramente deve aver sollecitato la fantasia dello spettatore, indotto ad abbandonare la quotidianità per esplorare un universo che le grandi potenze di allora si apprestavano a sondare. Ma Star Trek é riuscito a perpetuare il suo fascino anche oltre gli anni '60, rinnovandosi, anche attraverso i videogiochi ispirati alla serie, trovando in essi un nuovo supporto per imporsi sul mercato
La serie Star Fleet Command (di cui analizziamo ora la demo del secondo episodio), che sfrutta la licenza dell'omonimo gioco strategico da tavolo, é solo una delle tante ispirate al mondo di Star Trek; SFC é essenzialmente un simulatore di guerre tra navi spaziali (un genere reso famoso soprattutto da Wing Commander e i suoi numerosi sequel), in cui conta molto l'aspetto strategico, basato sullo schema classico di missioni e campagne, in un background piuttosto approfondito
IL BACKGROUND
Principalmente, l'universo é popolato da 6 razze (selezionabili): la Federazione degli umani (democratica, pacifica, econonomicamente avanzata), i Romulan (società ispirata a quella dell'Impero Romano), i Klingon (popolo guerriero), i Gorn (fortissimi uomini-lucertola), i Lyran (umanoidi e combattivi), gli Hydran (mostruosi ma dal temperamento equilibrato); le ultime due razze sono una novità del secondo episodio: i Mirak (leonini e guerrieri) e gli ICS (che rappresentan, in realtà, una Corporazione della Concordia raggruppante razze alla periferia dell'universo, avanzatissime tecnologicamente, con l'ossessione di ridurre all'ordine e alla pace tutti i popoli, con qualunque mezzo). Un buon motivo di longevità del gioco é certo la possibilità di completarlo con tutte le razze disponibili; la curiosità di provarle tutte é certo sostenuta dal fatto che, scegliendo un altro popolo, cambia sostanzialmente il punto di vista: il giocatore si ritroverà, di volta in volta, in un nuovo ambiente, con specifiche astronavi e armi
La serie Star Fleet Command (di cui analizziamo ora la demo del secondo episodio), che sfrutta la licenza dell'omonimo gioco strategico da tavolo, é solo una delle tante ispirate al mondo di Star Trek; SFC é essenzialmente un simulatore di guerre tra navi spaziali (un genere reso famoso soprattutto da Wing Commander e i suoi numerosi sequel), in cui conta molto l'aspetto strategico, basato sullo schema classico di missioni e campagne, in un background piuttosto approfondito
IL BACKGROUND
Principalmente, l'universo é popolato da 6 razze (selezionabili): la Federazione degli umani (democratica, pacifica, econonomicamente avanzata), i Romulan (società ispirata a quella dell'Impero Romano), i Klingon (popolo guerriero), i Gorn (fortissimi uomini-lucertola), i Lyran (umanoidi e combattivi), gli Hydran (mostruosi ma dal temperamento equilibrato); le ultime due razze sono una novità del secondo episodio: i Mirak (leonini e guerrieri) e gli ICS (che rappresentan, in realtà, una Corporazione della Concordia raggruppante razze alla periferia dell'universo, avanzatissime tecnologicamente, con l'ossessione di ridurre all'ordine e alla pace tutti i popoli, con qualunque mezzo). Un buon motivo di longevità del gioco é certo la possibilità di completarlo con tutte le razze disponibili; la curiosità di provarle tutte é certo sostenuta dal fatto che, scegliendo un altro popolo, cambia sostanzialmente il punto di vista: il giocatore si ritroverà, di volta in volta, in un nuovo ambiente, con specifiche astronavi e armi