Star Wars: Battle for Naboo

Ovviamente imparare a pilotare di così tanti veicoli é impossibile, é stata quindi ideata una configurazione standard utilizzabile per tutti i mezzi, in modo da rendere immediata la giocabilità e l'approccio generale
IL PRIMO LIVELLO
Il demo pubblicato alcuni giorni or sono da LucasArts permette di prendere parte al primo livello, l'obiettivo é quello di difendere alcuni edifici civili dall'attacco di piccoli gruppi di Droidi

Il veicolo a disposizione é l'Heavy STAP, il giocatore, supportato da un compagno dovrà affrontare i droidi muovendosi rapidamente tra le verdi e scoscese colline di Naboo. Sin dal primo filmato realizzato con il medesimo motore di gioco le caratteristiche grafiche saltano agli occhi: colori brillanti e immagini in rapido movimento non bastano per mascherare la monotonia delle pochissime texture presenti nel livello, anche i poligoni in movimento non sono molti, infatti se si eccentuano i veicoli, relizzati in maniera sufficiente, gli edifici e le strutture sono al di sotto degli standard attuali
La povertà di texture e di poligoni é forse imputabile alla conversione del titolo, già pubblicato per Nintendo 64. Stando alle dichiarazioni sono state migliorate le texture, oltre ad esserne state implementate di nuove, creati nuovi livelli più ampi e complessi nonché nuovi veicoli, ma una sensazione di generale povertà in rapporto al panorama PC permane
Il livello del demo é quasi interamente composto da colline di un bel colore verde smeraldo, nulla da eccepire, se non fosse per la unica texture utilizzata, i colli sono tutti molti simili, più vicini ad un panettone che non ad un sistema collinare, l'ambiente esplorabile é mediamente vasto, ma i limiti di gioco sono resi estremamente male. Giungere al confine significa semplicemente cozzare contro un muro invisibile e non oltrepassabile
Il sistema di controllo é alquanto semplificato e i numerosi tentativi alla fine fanno trionfare come configurazione ideale l'utilizzo del mouse più tastiera, né joystick né joypad sono risultati sufficientemente rapidi e precisi per pilotare l'Heavy STAP. Il veicolo non é dotato di sistemi di puntamento semiautomatici: sia nella modalità laser che in quella a missili sarà la sola abilità del pilota a contribuire all'abbattimento dei bersagli. Il mirino é difatti costituito unicamente da una serie di indicatori che si muoveranno univocamente con il mezzo. Un piccolo radar posto in alto a destra indicherà la direzione da seguire, oltre alla presenza di mezzi nemici o alleati nei paraggi, alcuni semplici indicatori posti invece in alto a sinistra segnaleranno in ogni momento il livello dello scudo residuo e il numero di missili rimasti