Star Wars: Knights of the Old Republic II - The Sith Lords

di
Grafica oltremodo dettagliata, fisica verosimile, nette migliorie all'intelligenza artificiale: tre dei campi cui il futuro dei videogiochi, più o meno dichiaratamente, si dedicherà con maggiore dedizione al fine di raggiungere il più alto stadio evolutivo possibile. Ma non è tutto: in un mondo alternativo che spesso è carente di scelte realmente definibili come tali, non di seconda importanza risultano essere i metodi utilizzati da volenterosi sviluppatori affinché si raggirino quegli ostacoli "virtualiberticidi". Ed oggi più che mai nell'ambito giochi di ruolo si parla di scelta morale, o allineamento, che rende maggiormente l'idea di quanto ancora si sia in una fase preliminare. Il mondo etico interno ai videogiochi è per la stragrande maggioranza una semplice visione in bianco e nero con talune sfumature di grigio concesse (schierati o da una parte o dall'altra) e dove le mille sfaccettature ed un'estesa gamma "cromatica" sono giocoforza omesse.
Invero, in tal senso, passi considerevolmente positivi li ha compiuti The Elder Scrolls (di cui Morrowind è terza, sontuosa comparsa) e, seppur meno di quanto previsto, analogamente si è comportato il fantomatico Fable, uscito nell'autunno passato ed il cui motto ("per ciascuna scelta una conseguenza") racchiude se non altro il desiderio maturato nell'attuale panorama.


Sulla scia appena indicata si posizionava e posiziona un riuscito lavoro etichettato Lucas Arts: in Star Wars: Knights of the old Republic, infatti, di risposta in risposta alle domande poste si dava direttamente vita al lato oscuro o benefico del proprio alter-ego, incantando anche per questo motivo tanto critica quanto gran parte dell'utenza. Il suo immancabile seguito (altrettanto ben accolto in lidi nord americani) è finalmente pronto a sbarcare in Europa arrecando nuovamente un campo morale interno ad un universo d'invenzione che per quanto possa sembrare ai più pretenziosi come abbozzato, quantomeno risulta essere una concretezza. Una caratteristica questa che si può ben dire perfezionata grazie anzitutto al divincolarsi della trama generale (richiedente ora una maggiore influenza della persuasione e di colpi di scena), poi, e non meno importanti, per mezzo di quelle pseudo-battaglie che sfociano infondo nell'epocale guerra fra Bene e Male con cui lo stesso George Lucas ha stilato i suoi copioni interstellari. Il compromesso ludico che ne deriva offre sì un ritmo basilarmente lento, ma l'applicazione degli sviluppatori precedenti (BioWare Corp.) ed attuali (Obsidian Entertainment, cui è stato passato il testimone) non solo s'ispira ed attinge dalla matrice del genere (che per quanto videoludico risale ai manuali cartacei, ai dadi ed a volenterosi master), ma ne rafforza il percorso verso l'ipotetico futuro. Si dirà che un gradino di oggi non farà la scalinata del domani, che il risultato è tutto fuorché paradigmatico, ma è un percorso (nel contesto di prime prove) da meritarsi più d'un plauso.


Non desta peraltro stupore che Kotor II sia uno fra i titoli più attesi dell'imminente catalogo Xbox, pronto ad entusiasmare gli amanti di quella galassia tanto lontana ed ogni provetto Jedi degno di tale nome. Una volta scelto il nome, le caratteristiche fisiche, le abilità di contorno, il sesso del protagonista ed una fra le tre classi poi evolvibili (Consular, Sentinel, Guardian) si viene subito incanalati in un'avventura che si scoprirà assai longeva. Nella scala cronologica, "The Sith Lords" si colloca immediatamente dopo le vicende con cui il precedente capitolo è stato imbastito (ambientato a sua volta millenni prima delle vicissitudini filmiche) e mette subito a suo agio quanti vi si siano dedicati a suo tempo (da segnalare un Prologo mascherato da tutorial e gestito dal droide T3-M4). Come detto poche righe sopra, il lato della Forza su cui verterà il proprio avatar dipenderà strettamente da come si esprimerà ed agirà di volta in volta, con la facile constatazione che il risultato sia correlato all'essere virtuosi o meno. E' inoltre estremamente interessante che da una simile struttura dipendano anche altri fattori, come l'affinità tra membri del party, i poteri acquisiti, la facilità con cui arrivare a fonti e notizie e non ultimo l'alto potenziale di rigiocabilità dettato dalla duplice via perseguibile.

Come concettualmente siamo dinanzi ad un continuum, così le meccaniche di gioco poco si distaccano da quanto visto circa un anno e mezzo fa: l'esplorazione ed il pirotecnico sistema di combattimenti, a metà fra gli scontri a turni e d'azione, tornano più forti che mai. Il motore grafico è per la stragrande maggioranza ereditato, ma insieme al parlato anglosassone ed in misura minore agli idiomi alieni, sono i pentagrammi ad essere il punto di forza estetico del titolo, graziato da un ritmo capace di fondersi alla meglio con le più svariate circostanze che il codice ludico mette a disposizione. Per quanto rimangano da citare alcune caratteristiche quali ad esempio i minigiochi, le sottotrame, la superiorità di armi bianche contro quelle a distanza ed altro ancora, si può affermare che i presupposti per un'avventura di spessore vi siano tutti, complici l'atmosfera, l'epos, le scelte, la non linearità e personaggi talmente definiti che definire secondari ha quasi un imput privativo. Per questo e tutto il resto, giudizi inclusi, non resta che attendere la futura recensione.

Star Wars: Knights of the Old Republic II - The Sith Lords

Star Wars: Knights of the Old Republic II - The Sith Lords

The Sith Lords porta avanti tanto la matrice ludica del predecessore (con qualche limatura), quanto un concetto (ivi inclusi i dialoghi multipli e le complementari scelte morali) da ritenere encomiabile sia trattando del genere in questione, il gioco di ruolo, sia allargando il discorso all'universo semantico di Guerre Stellari. Jedi o Sith che siano, i cultori europei non aspettano altro che il suo arrivo.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI