StarCraft II

di Andrea Bruni
Starcraft é un nome che tra gli amanti della strategia in tempo reale difficilmente può lasciare indifferenti, perlomeno, tra quelli che non hanno trascorso gli ultimi 12 anni in qualche galassia lontana; tale é l'impatto che l'RTS fantascientifico di casa Blizzard ha avuto sul genere fin da quando ha fatto la propria comparsa sui monitor di tutto il mondo nel remoto (videoludicamente parlando) 1998.

Una storyline epica e articolata, tre fazioni ottimamente caratterizzate e bilanciate con cura maniacale, e soprattutto un gameplay di solidità adamantina in grado di rendere ogni partita una battaglia all'ultimo respiro sono gli ingredienti che hanno decretato successo di Starcraft, che fin da subito si é guadagnato un posto d'onore nell'Olimpo degli strategici, e una popolarità da parte del pubblico che gli anni non hanno minimamente scalfito.



Inevitabile, dunque, che la richiesta a gran voce di un nuovo capitolo per la serie (che, sempre nel 98, si é arricchita dell'ottima espansione Brood Wars) non si sia fatta attendere da parte del pubblico; ma per una risposta da parte di Blizzard, sviluppatore notoriamente determinato nel valorizzare i propri brand quanto ben poco incline a tempistiche rapide, bisognerà attendere ben 9 anni (in cui hanno visto la luce sequel per Diablo e Warcraft, tra cui il fortunatissimo fenomeno MMO World of Warcraft), fino a quando, nel maggio 2007 la casa californiana ha confermato una volta per tutte le voci: Starcraft 2 é realtà. Da allora, altri anni di spasmodica attesa, intervallati da annunci e aggiornamenti degli sviluppatori che hanno contribuito a innalzare l'hype a livelli -passatemi il gioco di parole- stellari.

Ma, seppure é ancora presto per parlare di una data di uscita verosimile verosimile, lo sviluppo sembra ormai vicino alle battute conclusive; e, grazie all'apertura della beta dedicata alla modalità multigiocatore, é finalmente possibile avere un assaggio concreto di quanto Starcraft 2: Wings of Liberty avrà da offrire. Dunque, pronti a equipaggiare mouse, tastiera e fucile Gauss, il Settore Koprulu ci aspetta, come ai vecchi tempi!...

Ed é proprio l'atmosfera dei bei vecchi tempi ad accoglierci: fin dalle prime battute di gioco appare evidente come il team di sviluppo abbia voluto mantenere intatta la struttura di gioco del primo capitolo; e del resto é dura dargli torto, perché stravolgere una formula che continua a fare scuola per immediatezza e funzionalità? Le meccaniche alla base di Starcraft 2 sono infatti la forma più pura e diretta che si possa chiedere a un RTS bellico: raccogliere risorse (in questo caso due, cristalli e gas Vespene), costruire una base, addestrare unità militari e scatenare l'inferno contro i malcapitati nemici. L'interfaccia é semplice che più semplice non si può, ed é totalmente gestibile tramite mouse, tasto sinistro per selezionare, tasto destro per ordinare movimenti e attacchi. Il tutto, corredato da una nutrita selezione di hotkeys da tastiera (che purtroppo rimangono rigorosamente non personalizzabili). Il passaggio da 2D a 3D ha comunque mantenuto la natura fondamentalmente "bidimensionale" del gameplay, che resta sempre basato su una visuale isometrica a telecamere fisse (é possibile al massimo zoomare), anche se la presenza di pendii e dislivelli sparsi per le mappe assume ora una rilevanza tattica maggiore, con nuove unità studiate ad hoc.

Giusto, é ora di parlare di unità e strutture. Come sopra, non c'é da aspettarsi autentici stravolgimenti: le tre fazioni presenti nel gioco sono quelle già conosciute nel predecessore: Terran (nient'altro che i cari vecchi terrestri), Zerg (una razza di insettoidi dal look e abitudini debitori in qualche modo dagli Xenomorfi di Alien) e Protoss (nobili e misteriosi alieni dotati di poteri psichici), ancora una volta tutti assieme appassionatamente (beh, più o meno...) con vecchie conoscenze, new entries e qualche faccia già vista rinnovata & tirata a lucido. La diversificazione tra le razze, indubbiamente una delle carte vincenti del primo Starcraft, é stata ulteriormente accentuata e perfezionata in questo sequel; le nuove unità, così come le modifiche a quelle già note dal primo Starcraft, sono state meticolosamente studiate per riflettere ed esaltare quelli che sono i punti di forza e le possibilità tattiche della fazione controllata.

I Terran si riconfermano una razza versatile e facilmente adattabile a ogni evenienza, con una buona fanteria supportata da veicoli ricognitori, tank e una vasta selezione di mezzi aerei. Negli eserciti terresti, gli immancabili Marines sono ora affiancati dai veloci Reaper, equipaggiati con jetpack per superare agevolmente qualunque ostacolo e armati di esplosivi altamente efficaci contro gli edifici, rendendoli degli incursori ideali. Confermati i Siege Tanks come già li conoscevamo, l'armamentario pesante Terran si arricchisce dei terrificanti Thor, giganteschi mech dotati di elevata potenza di fuoco ed efficacissimi contro mezzi aerei. Tra le unità aeree, la vecchia Dropship ha ora guadagnato l'abilità di curare la fanteria nell'area circostante, diventando un'unità di supporto ulteriormente vitale.




Gli Zerg latitano forse in forza bruta, ma hanno dalla loro il numero, grazie a unità relativamente economiche e addestrate rapidamente. Oltre a questo, queste "simpatiche" creature, possono contare su unità di supporto con abilità da guastatori, in grado di ostacolare le forze nemiche spianando la strada agli assalti delle unità d'attacco (gli sciami di piccoli, velocissimi Zerglings saranno sempre una costante...). E' il caso dei Corruptors capaci di disabilitare temporanamente un edificio ostile, o del furtivo Infestor specializzato in agguati e dotato del potere di assumere il controllo delle unità nemiche.

I Protoss, al prezzo di unità più costose, annoverano truppe di elevata qualità e dure da mandare a tappeto grazie alla dotazione di scudi aggiuntivi, mentre i poteri psionici garantiscono un grande numero di abilità di supporto. Oltretutto i Protoss possono vantare la'imponente Mothership, l'unità più costosa del gioco (e a ragione!) dotata di poteri in grado di cambiare le sorti di una battaglia anche senza partecipare ditrettamente allo scontro, tra cui l'occultamento degli alleati e la possibilità di teletrasportare a sé le truppe amiche. Come se non bastasse, i tenaci fanti Zaelots hanno imparato nuovi trucchetti e gli Stalkers sostituiscono con efficacia i vecchi Dragoons come efficaci difensori.

E questa non é che una piccola parte delle forze schierabili in Starcraft 2, numerose, ben assortite, e come detto, calibrate al millimetro per garantire un bilanciamento pressoché perfetto tra le diverse fazioni. Ogni battaglia richiederà tattica e ragionamento, e il ritmo di gioco fluido non ammette neppure un istante di noia; anche sotto questo aspetto Blizzard mette in mostra gli sforzi per rifinire e perfezionare una struttura già ben consolidata (che già aveva fatto passi avanti con il bellissimo Warcraft 3) e il risultato é uno strategico solidissimo e spaventosamente in divertente.

Se le indicazioni riguardo al gameplay sono già ben chiare, la stessa cosa, però, non possiamo dirla riguardo alla funzionalità della modalità multiplayer. O meglio, giusto concedere per ora il beneficio del dubbio, visto lo stato ancora embrionale in cui versa il nuovo Battle.net 2.0, evoluzione della fortunata interfaccia multigiocatore che da Diablo in poi accompagna ogni uscita targata Blizzard. Certo, il matchmaking funziona bene, e raramente costringerà ad attese superiori a una manciata di secondi per unirsi a una partita; ma in corso di gioco, abbiamo ravvisato qualche timeout di connessione e in certi frangenti, più lag del dovuto. Confidiamo comunque che il codice definitivo del gioco apporterà le dovute correzioni del caso e permetterà di godere a pieno delle modalità online offerte. Che ricordiamo, comprendono il classico 1vs1 o partite a squadra fino a 8 giocatori, e il gioco che troveremo sugli scaffali comprenderà anche una modalità cooperativa e il classico Free For All. Peraltro, la dotazione di mappe dedicate al multi é già abbondante e soddisfacente, offrendo una grande varietà e una buona diversificazione in quanto a difendibilità della base, accessibilità delle risorse, varietà di percorsi per gli attacchi e così via. Considerato anche che la presenza di un editor di livelli é già stato confermata, il rischio di rimanere a bocca aciutta sotto questo profilo sembra lontanissimo.

Sotto il profilo tecnico, Starcraft 2 può essere riassunto con un unico termine: "magnifico". Due cose si notano immediatamente: la fedeltà assoluta al look dell'originale, e una ricchezza di dettaglio a dir poco impressionante, nei modelli poligonali, ma soprattutto negli ambienti, che sfoggiano un imponente campionario di elementi, animazioni ed effetti di luce (vedere per credere Metalopolis, uno stupefacente tripudio di neon, generatori elettrici, tubi di scarico e perfino schermi pubblicitari, in questa mappa d'ambientazione "urbana"), A ulteriore prova della grande bontà del motore grafico, tutto questo ben d'Iddio é tutt'altro che gravoso a livello di richieste hardware: testato su un Core 2 Duo E8400 equipaggiato con 4GB di RAM e una Radeon 3870, il gioco non ha mai mostrato incertezze o cali di framerate neppure ai massimi livelli di dettaglio e nelle situazioni più concitate (e non sarà raro ritrovarsi con un grande numero di unità a schermo), la snellezza e l'ottimizzazione dell'engine sono palpabili a ogni frangente. Dunque, anche chi non possiede un computer di primissima fascia, può trascorrere sonni tranquilli e prepararsi a rifarsi gli occhi con un gran bello spettacolo (anche) a livello visivo. Pollice in su anche sul fronte audio, l'accompagnamento musicale é di alto livello e mai invasivo, SFX e doppiaggio (in lingua originale, per valutare la localizzazione italiana dovremo aspettare) risultano di buona qualità; si può dire che Blizzard non ha trascurato nessun aspetto, nella sua ultima fatica.

In conclusione, questa prima incursione nel nuovo Starcraft non delude alcuna aspettativa; a chi ha amato il primo episodio basteranno pochi minuti per sentirsi nuovamente a casa, chi si affaccia alla serie con questo secondo capitolo si ritroverà di fronte un RTS di qualità stratosferica, con tutte le carte in regola per diventare un nuovo termine di paragone nel suo genere. Certo, una buona fetta della valutazione finale ricadrà sulla campagna in singolo (che ricordiamo, sarà "spezzettata" in tre episodi a cadenza annuale, Wings of Liberty comprenderà le 30 missioni della campagna Terran, mentre le espansioni Heart of the Swarm e Legacy of the Void si occuperanno rispettivamente di Zerg e Protoss), ma le premesse parlando inappellabilmente di un titolo in cui é stata profusa una cura e un impegno titanico. Anche conoscendo gli standard qualitativi a cui ci ha abituati Blizzard, le possibilità che le aspettative (elevatissime) possano venire disattese sono francamente molto ma molto basse.
Dunque, preparatevi ad attendere l'appuntamento con la release ufficiale con rinnovata trepidazione, con la speranza (flebile, va detto) che non ci sia da pazientare ancora troppo a lungo prima di poter mettere le manacce su Starcraft 2. Magari approfittate del tempo a disposizione per fare un pò di spazio nel vostro cuore di strateghi appassionati, questo gioco farà di tutto per meritarselo.