Starcraft II: Legacy of the Void
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Abbiamo avuto finalmente la possibilità di mettere le mani sulla beta dedicata al terzo, ed ultimo, capitolo del brand Starcraft, titolato per l'occasione Legacy of the Void. L'espansione porta in auge la razza spaziale dei Protoss, la quale dovrà intervenire all'interno della storia già vista nei precedenti capitoli per concludere, infine, la serie di eventi legati al ritorno di Kerrigan, come Regina delle Lame, nonché alla caduta di Arcturus Mengsk.
Il codice che ci é stato cortesemente concesso dalla Blizzard ci permette l'accesso al client di gioco, che é però completamente dedicato al multiplayer, dove sarà possibile effettuare delle partite 1vs1 per saggiare le vostre abilità con le tre razze disponibili: terran, protoss e zerg.
Una volta entrati in partita, perciò, abbiamo potuto visionare una pletora non indifferente di cambiamenti strutturali, che vengono sviscerati su particolari abilità utilizzate da nuove, e vecchie, unità disponibili in game, che diversificheranno l'approccio al gioco rendendolo ancora più dinamico dei precedenti capitoli.
Ma cerchiamo di andare con ordine. In primo luogo, i cambiamenti si notano fin dal momento iniziale della creazione della partita, visto che adesso si ha la possibilità di incominciare con ben dodici lavoratori, elemento che permette al giocatore di scegliere diversi approcci, che possono variare dal farming aggressivo alla costruzione più rapida degli edifici starter, magari buttandoci in mezzo qualche tattica di rush. Considerate, però, che la Blizzard ha anche attuato alcune modifiche sulla quantità di risorse disponibili per ogni spot, che consistono nella diminuzione dei minerali a disposizione da 1500 a 750 (mentre il gas vespene resta invariato).
Questo comporta inevitabilmente uno sforzo, da parte del giocatore, nello splittare la gestione di più basi parallelamente, espandendo i propri orizzonti verso diversi giacimenti minerari, considerato il logoramento più veloce delle risorse.
Come scritto in precedenza, questa beta si concentra su tutta la parte multigiocatore dell'opera e permette, perciò, di testare l'utilizzo delle abilità e delle unità disponibili al fine di rendere l'approccio con il gioco completo più semplice, ed immediato, una volta che il titolo uscirà sul mercato.
Partendo dai Protoss, razza protagonista di questa nuova espansione, abbiamo verificato che sono state aggiunte due nuove unità: l'Adepta e il Disgregatore.
L'Adepta é un ottima unità terrestre con a disposizione delle abilità interessanti, ed é inoltre utile per poter effettuare degli attacchi rapidi alle basi nemiche. Se utilizzerete l'abilità nominata Trasferimento Psionico, creerete una copia di voi stessi che potrà muoversi sulla mappa senza attaccare o venire attaccata, la quale sparirà dopo un periodo limitato di tempo facendo ricomparire, al suo posto, l'adepta reale. In questo modo l'unità si é rivelata non solo molto fastidiosa da contrastare, ma anche molto utile per sferrare attacchi a sorpresa nelle basi avversarie. La seconda abilità si chiama Onda d'Urto e permette all'unità di creare un raggio concentrico alla morte di un avversario, che colpisce nel suo range due unità nemiche vicine, infliggendo loro la stessa quantità di danno. Messe insieme queste capacità, l'Adepta può risultare un ottimo elemento affiancato allo Zelota nei vostri attacchi di terra quando utilizzerete i Protoss.
Per quanto concerne il Disgregatore, l'abbiamo trovata notevolmente utile per quanto riguarda il supporto delle nostre unità terrestri, visto che ha la possibilità di colpire molti avversari in un raggio di azione abbastanza ampio, durante l'utilizzo dell'abilità Supernova Purificante. Questa dote permette alla medesima di diventare invulnerabile per un breve lasso di tempo, pari a quattro secondi, alla fine dei quali emette una forte scarica che infligge danni radiali. Attenzione però, poiché l'effetto sarà devastante nei confronti di unità terrestri semplici come Marines o Zerglings, ma poco efficace contro unità più corazzate.
Troviamo due nuove unità anche nelle fila dei terrificanti Zerg e sono, rispettivamente, il Laceratore e la Criptolisca.
La prima unità é un ulteriore passo evolutivo della Blatta, ed ha un'abilità chiamata Bile Corrosiva che funziona come un mortaio, attaccando gli avversari infliggendo un buon danno radiale e distruggendo, inoltre, qualsiasi campo di forza al contatto. Può essere considerata come un buon supporto anti-aereo, utilissimo in partite svolte contro i Terran (visto che utilizzano frequentemente delle tattiche di drop-zone con Mine e Marine), ma svolge benissimo il suo compito anche contro i protoss, visto che fino ad oggi il loro campo di forza era sempre stato un problema da superare per gli zerg.
Anche la criptolisca, un evoluzione dell'Idralisca, é un ottima unità terrestre, ma sarà più utile nelle fasi avanzate del gioco visto il costo di reclutamento. L'unico aspetto negativo, in termini di combattimento, é che può attaccare solamente da sottoterra, ma può al contempo risultare un ottima trappola per qualche ignaro avversario.
Infine, parlando di Terran, la Blizzard ha rilasciato solamente una nuova unità, chiamata Cyclone, che può agganciare un bersaglio e colpirlo con danni periodici anche durante il movimento. Va detto però che tale unità é utile quando si targetta un avversario di grandi dimensioni, poiché contro un insieme più numeroso di nemici diventa molto più complesso da gestire.
Bisogna ovviamente tenere in considerazione il fatto che il gioco può risultare scoraggiante, più che altro poiché la grande quantità di cambiamenti apportati rendono l'approccio nei confronti del gioco più dinamico e complesso delle espansioni precedenti.
La ridistribuzione delle risorse determina un approccio nei confronti del gioco molto più ponderato e strategico, mentre se parliamo delle nuove abilità possiamo sottolinearvi che hanno bisogno di un maggiore timing al secondo per essere lanciate senza errori, quindi tenetevi pronti a lunghe partite per adattarvi, o riprendere, maggiore praticità nei confronti del gioco.
Per quanto riguarda il multigiocatore, restiamo molto curiosi di vedere la modalità Arconte, la quale permetterà a due giocatori di condividere truppe e strutture allo stesso momento, in una procedura competitiva decisamente molto più impegnativa, ma allo stesso tempo spettacolare da giocare o veder giocata.
Una beta tutta online
Il codice che ci é stato cortesemente concesso dalla Blizzard ci permette l'accesso al client di gioco, che é però completamente dedicato al multiplayer, dove sarà possibile effettuare delle partite 1vs1 per saggiare le vostre abilità con le tre razze disponibili: terran, protoss e zerg.
Una volta entrati in partita, perciò, abbiamo potuto visionare una pletora non indifferente di cambiamenti strutturali, che vengono sviscerati su particolari abilità utilizzate da nuove, e vecchie, unità disponibili in game, che diversificheranno l'approccio al gioco rendendolo ancora più dinamico dei precedenti capitoli.
Ma cerchiamo di andare con ordine. In primo luogo, i cambiamenti si notano fin dal momento iniziale della creazione della partita, visto che adesso si ha la possibilità di incominciare con ben dodici lavoratori, elemento che permette al giocatore di scegliere diversi approcci, che possono variare dal farming aggressivo alla costruzione più rapida degli edifici starter, magari buttandoci in mezzo qualche tattica di rush. Considerate, però, che la Blizzard ha anche attuato alcune modifiche sulla quantità di risorse disponibili per ogni spot, che consistono nella diminuzione dei minerali a disposizione da 1500 a 750 (mentre il gas vespene resta invariato).
Questo comporta inevitabilmente uno sforzo, da parte del giocatore, nello splittare la gestione di più basi parallelamente, espandendo i propri orizzonti verso diversi giacimenti minerari, considerato il logoramento più veloce delle risorse.
Come scritto in precedenza, questa beta si concentra su tutta la parte multigiocatore dell'opera e permette, perciò, di testare l'utilizzo delle abilità e delle unità disponibili al fine di rendere l'approccio con il gioco completo più semplice, ed immediato, una volta che il titolo uscirà sul mercato.
Come sono cambiate le unità?
Partendo dai Protoss, razza protagonista di questa nuova espansione, abbiamo verificato che sono state aggiunte due nuove unità: l'Adepta e il Disgregatore.
L'Adepta é un ottima unità terrestre con a disposizione delle abilità interessanti, ed é inoltre utile per poter effettuare degli attacchi rapidi alle basi nemiche. Se utilizzerete l'abilità nominata Trasferimento Psionico, creerete una copia di voi stessi che potrà muoversi sulla mappa senza attaccare o venire attaccata, la quale sparirà dopo un periodo limitato di tempo facendo ricomparire, al suo posto, l'adepta reale. In questo modo l'unità si é rivelata non solo molto fastidiosa da contrastare, ma anche molto utile per sferrare attacchi a sorpresa nelle basi avversarie. La seconda abilità si chiama Onda d'Urto e permette all'unità di creare un raggio concentrico alla morte di un avversario, che colpisce nel suo range due unità nemiche vicine, infliggendo loro la stessa quantità di danno. Messe insieme queste capacità, l'Adepta può risultare un ottimo elemento affiancato allo Zelota nei vostri attacchi di terra quando utilizzerete i Protoss.
Per quanto concerne il Disgregatore, l'abbiamo trovata notevolmente utile per quanto riguarda il supporto delle nostre unità terrestri, visto che ha la possibilità di colpire molti avversari in un raggio di azione abbastanza ampio, durante l'utilizzo dell'abilità Supernova Purificante. Questa dote permette alla medesima di diventare invulnerabile per un breve lasso di tempo, pari a quattro secondi, alla fine dei quali emette una forte scarica che infligge danni radiali. Attenzione però, poiché l'effetto sarà devastante nei confronti di unità terrestri semplici come Marines o Zerglings, ma poco efficace contro unità più corazzate.
Troviamo due nuove unità anche nelle fila dei terrificanti Zerg e sono, rispettivamente, il Laceratore e la Criptolisca.
La prima unità é un ulteriore passo evolutivo della Blatta, ed ha un'abilità chiamata Bile Corrosiva che funziona come un mortaio, attaccando gli avversari infliggendo un buon danno radiale e distruggendo, inoltre, qualsiasi campo di forza al contatto. Può essere considerata come un buon supporto anti-aereo, utilissimo in partite svolte contro i Terran (visto che utilizzano frequentemente delle tattiche di drop-zone con Mine e Marine), ma svolge benissimo il suo compito anche contro i protoss, visto che fino ad oggi il loro campo di forza era sempre stato un problema da superare per gli zerg.
Anche la criptolisca, un evoluzione dell'Idralisca, é un ottima unità terrestre, ma sarà più utile nelle fasi avanzate del gioco visto il costo di reclutamento. L'unico aspetto negativo, in termini di combattimento, é che può attaccare solamente da sottoterra, ma può al contempo risultare un ottima trappola per qualche ignaro avversario.
Infine, parlando di Terran, la Blizzard ha rilasciato solamente una nuova unità, chiamata Cyclone, che può agganciare un bersaglio e colpirlo con danni periodici anche durante il movimento. Va detto però che tale unità é utile quando si targetta un avversario di grandi dimensioni, poiché contro un insieme più numeroso di nemici diventa molto più complesso da gestire.
Interessanti novità ma..
Bisogna ovviamente tenere in considerazione il fatto che il gioco può risultare scoraggiante, più che altro poiché la grande quantità di cambiamenti apportati rendono l'approccio nei confronti del gioco più dinamico e complesso delle espansioni precedenti.
La ridistribuzione delle risorse determina un approccio nei confronti del gioco molto più ponderato e strategico, mentre se parliamo delle nuove abilità possiamo sottolinearvi che hanno bisogno di un maggiore timing al secondo per essere lanciate senza errori, quindi tenetevi pronti a lunghe partite per adattarvi, o riprendere, maggiore praticità nei confronti del gioco.
Per quanto riguarda il multigiocatore, restiamo molto curiosi di vedere la modalità Arconte, la quale permetterà a due giocatori di condividere truppe e strutture allo stesso momento, in una procedura competitiva decisamente molto più impegnativa, ma allo stesso tempo spettacolare da giocare o veder giocata.