Street Fighter IV
Era il 1987 quando nelle sale giochi si affacciava il primo videogioco dal titolo Street Fighter: in esso il giocatore interpretava necessariamente un lottatore bidimensionale di nome Ryu intento nella sua scalata alla classifica mondiale, fino allo scontro finale con Sagat (al quale provocò una profonda ferita sul petto). Era in vero presente anche Ken (Ryu coi capelli biondi e il kimono rosso) nel caso un secondo giocatore volesse sfidare il primo in un duello ad armi pari. Il primo picchiaduro ad incontri della storia? In realtà no, per chi si ricorda titoli per C64 quali Barbarians o Fist of Fury, ma per molti altri l'indispensabile base su cui fu costruito, anni dopo, il vero successo della Capcom: Street Fighter II - the World Warrior.
Fu l'inizio dell'Hype: a questo fortunato capitolo seguirono svariate variazioni sul tema (Champion Edition, Hyper Fighting, Super, Super Turbo), ciascuna con le sue mosse in più qua e là, con l'aggiunta di nuovi lottatori o la possibilità di utilizzare quelli prima inaccessibili, ma sostanzialmente identiche per quanto concerneva il comparto tecnico e la giocabilità in generale. Nel frattempo la concorrenza non stava certo a guardare: SNK prelevava dei programmatori da Capcom e dava origine alla sua longeva serie, mentre Midway prendeva degli attori in carne ed ossa per realizzare il capturing di ninja e divinità del tuono. Citare tutti gli altri titoli dal concept simile a SF2 (ma non chiamateli “cloni” perché si offendono!) é oramai compito lungo e futile (la stessa Capcom propose Dark Stalker), ma nel tempo tutti hanno sempre guardato con rispetto a Ryu e soci.
...perlomeno fino all'avvento del 3D, quando SEGA propose uno squadrato Akira a soppiantare Ryu e Namco abbondava con le donnine (con e senza spada). La serie di Street Fighter, ora un po' trascurata dal pubblico, si tenne su con lo Spin-Off Alpha, più o meno etichettato come prequel, ma quando provò ad ingaggiare il 3D nella serie X ne uscì essenzialmente pesta e contusa. Era chiaro che il concept originale, quello che prevedeva salti di quattro metri e rimbalzi su pareti invisibili, quello in cui essere chiusi all'angolo poteva significare la morte, quello semplice ed immediato di Avanti-Giù-Diagonale+Pugno=Shoryuken, era in realtà quello che il pubblico aveva sempre apprezzato dalla serie.
Nel frattempo il gioco é diventato cult, dalla grafica dei primi anni '90 sono stati realizzati fumetti, artwork ed action figure, persino un film col relativo, molto snobbato, gioco (si: il gioco tratto dal film tratto dal gioco...). Lo stile pittorico dei personaggi é andato col tempo affinandosi: ormai era chiaro che non si poteva tornare indietro verso una grafica realistica, ma bisognava procedere baldanzosamente nello stile fumettistico. Contemporaneamente, però, era anche chiaro come fosse necessario cercare di conciliare la richiesta di una grafica sempre più bella e curata - soprattutto 3D - ad un gameplaying essenzialmente bidimensionale.
Ed eccoci arrivare al 2009 e a Street Fighter IV, di cui abbiamo provato una Release di Trial ancora un po' acerba: il Cell Shading offre agli sviluppatori la possibilità di realizzare per così dire “contemporaneamente” i personaggi in 3D ma mantenendo un aspetto bidimensionale da manga, e per enfatizzare la cosa abbondano gli effetti speciali sottoforma di “strisciate d'inchiostro” - un effetto che descrivere nel dettaglio é invero un po' difficoltoso. I combattimenti si svolgono su un unico asse di riferimento, e sono quindi in tutto e per tutto “bidimensionali”, ma diverse mosse speciali richiedono occasionali slow-motion o comunque permettono il temporaneo spostamento della telecamera, col risultato che l'ambiente circostante ed il dettaglio dei modelli é tutt'altro che “meramente frontale”.
Il roaster di personaggi affianca agli otto “mitici” di SF2 i quattro boss originali, altri nove personaggi tratti dalla serie Alpha o addirittura dal primo SF, più quattro lottatori nuovi di pacca, per un totale di venticinque - ovviamente non tutti immediatamente disponibili. Gli scenari visti finora sono tutti nuovi e correlati di relative musiche, e sono previste anche livree alternative per i lottatori (da qualche parte c'é uno screenshot di Blanka in tenuta da esploratore). Il concept di gioco é... Street Fighter! C'é poco da giraci intorno. Avanti-Giù-Diagonale+Pugno=Shoryuken é ancora una volta la mossa da padroneggiare, o se non é quella é “la bolla” o ancora GiùCaricato-Su+Calcio e così via come molti sicuramente ricordano.
Squadra che vince dunque non si cambia, o la si cambia il meno possibile: a giudicare dal successo dei remake di SF2 su svariate piattaforme come dar torto a Capcom? La release finale é prevista per Febbraio: tra poco più di un mese, pertanto, potremo darvi informazioni più dettagliate sui pregi e i difetti di questo attesissimo ritorno.
Fu l'inizio dell'Hype: a questo fortunato capitolo seguirono svariate variazioni sul tema (Champion Edition, Hyper Fighting, Super, Super Turbo), ciascuna con le sue mosse in più qua e là, con l'aggiunta di nuovi lottatori o la possibilità di utilizzare quelli prima inaccessibili, ma sostanzialmente identiche per quanto concerneva il comparto tecnico e la giocabilità in generale. Nel frattempo la concorrenza non stava certo a guardare: SNK prelevava dei programmatori da Capcom e dava origine alla sua longeva serie, mentre Midway prendeva degli attori in carne ed ossa per realizzare il capturing di ninja e divinità del tuono. Citare tutti gli altri titoli dal concept simile a SF2 (ma non chiamateli “cloni” perché si offendono!) é oramai compito lungo e futile (la stessa Capcom propose Dark Stalker), ma nel tempo tutti hanno sempre guardato con rispetto a Ryu e soci.
...perlomeno fino all'avvento del 3D, quando SEGA propose uno squadrato Akira a soppiantare Ryu e Namco abbondava con le donnine (con e senza spada). La serie di Street Fighter, ora un po' trascurata dal pubblico, si tenne su con lo Spin-Off Alpha, più o meno etichettato come prequel, ma quando provò ad ingaggiare il 3D nella serie X ne uscì essenzialmente pesta e contusa. Era chiaro che il concept originale, quello che prevedeva salti di quattro metri e rimbalzi su pareti invisibili, quello in cui essere chiusi all'angolo poteva significare la morte, quello semplice ed immediato di Avanti-Giù-Diagonale+Pugno=Shoryuken, era in realtà quello che il pubblico aveva sempre apprezzato dalla serie.
Nel frattempo il gioco é diventato cult, dalla grafica dei primi anni '90 sono stati realizzati fumetti, artwork ed action figure, persino un film col relativo, molto snobbato, gioco (si: il gioco tratto dal film tratto dal gioco...). Lo stile pittorico dei personaggi é andato col tempo affinandosi: ormai era chiaro che non si poteva tornare indietro verso una grafica realistica, ma bisognava procedere baldanzosamente nello stile fumettistico. Contemporaneamente, però, era anche chiaro come fosse necessario cercare di conciliare la richiesta di una grafica sempre più bella e curata - soprattutto 3D - ad un gameplaying essenzialmente bidimensionale.
Ed eccoci arrivare al 2009 e a Street Fighter IV, di cui abbiamo provato una Release di Trial ancora un po' acerba: il Cell Shading offre agli sviluppatori la possibilità di realizzare per così dire “contemporaneamente” i personaggi in 3D ma mantenendo un aspetto bidimensionale da manga, e per enfatizzare la cosa abbondano gli effetti speciali sottoforma di “strisciate d'inchiostro” - un effetto che descrivere nel dettaglio é invero un po' difficoltoso. I combattimenti si svolgono su un unico asse di riferimento, e sono quindi in tutto e per tutto “bidimensionali”, ma diverse mosse speciali richiedono occasionali slow-motion o comunque permettono il temporaneo spostamento della telecamera, col risultato che l'ambiente circostante ed il dettaglio dei modelli é tutt'altro che “meramente frontale”.
Il roaster di personaggi affianca agli otto “mitici” di SF2 i quattro boss originali, altri nove personaggi tratti dalla serie Alpha o addirittura dal primo SF, più quattro lottatori nuovi di pacca, per un totale di venticinque - ovviamente non tutti immediatamente disponibili. Gli scenari visti finora sono tutti nuovi e correlati di relative musiche, e sono previste anche livree alternative per i lottatori (da qualche parte c'é uno screenshot di Blanka in tenuta da esploratore). Il concept di gioco é... Street Fighter! C'é poco da giraci intorno. Avanti-Giù-Diagonale+Pugno=Shoryuken é ancora una volta la mossa da padroneggiare, o se non é quella é “la bolla” o ancora GiùCaricato-Su+Calcio e così via come molti sicuramente ricordano.
Squadra che vince dunque non si cambia, o la si cambia il meno possibile: a giudicare dal successo dei remake di SF2 su svariate piattaforme come dar torto a Capcom? La release finale é prevista per Febbraio: tra poco più di un mese, pertanto, potremo darvi informazioni più dettagliate sui pregi e i difetti di questo attesissimo ritorno.
Street Fighter IV
Street Fighter IV
Street Fighter compie 22 anni - quasi non ci si crede. La vita di Ryu e soci dal lontano 1987 a oggi non é stata sempre rose e fiori, ma é innegabile che il secondo episodio della serie abbia costituito una pietra miliare nell'universo dei videogiochi, ispirando film e fumetti, aprendo la strada a molteplici cloni e rimanendo sempre indelebile nel cuore di tutti i giocatori. Ora Street Fighter torna alla serie originale col quarto, attesissimo capitolo, cercando di riunire lo spirito del Gameplaying originale alla bellezza della grafica 3D in Cell Shading. Nuovo capolavoro o minestra riscaldata? Ne parliamo il mese prossimo...