Strider

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Strider é sicuramente uno di quei personaggi che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella storia videoludica. Dalla fine degli anni 80' in poi la saga del Ninja by Capcom, é stato un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti degli action/platform bidimensionali.

Dopo una serie di comparsate all'interno del picchiaduro Marvel Vs. Capcom, la software house giapponese ha deciso che questo era il momento ideale per far tornare il personaggio alle origini, proponendo un remake/reboot completamente dedicato all'abile Strider Hiryu.

Tempi che cambiano, gameplay che si adattano!

Il prodotto affidato nelle abili mani dei ragazzi di Double Helix - che hanno dimostrato il loro talento con il nuovo Killer Instinct - verrà proposto sotto forma di contenuto digitale, una scelta che già altri reboot anno percorso, con successo, in questa stagione videoludica.

A poche settimane dal lancio, la versione che abbiamo avuto modo di provare era ancora incompleta ma questo non ci ha impedito di percepire quale é stata la filosofia che gli sviluppatori californiani hanno deciso di utilizzare per riproporre al grande pubblico Strider.

Strider



Il titolo é infatti un miscuglio, perfettamente bilanciato, tra elementi che richiamano il grande classico, e caratteristiche del tutto inedite utili a rendere più fresca ed intrigante la giocabilità. Tolti i primi secondi di gioco in cui, planando con un deltaplano futuristico sul luogo della missione, ci sembrerà di essere tornati di botto al primo capitolo originale, basta veramente poco per percepire che qualcosa é cambiato.

Infatti, piuttosto che riproporre un classico Strider, é stato scelto di inserire all'interno delle meccaniche di gioco uno stile in grado di richiamare quel genere che prevede esplorazione e crescita del personaggio - con relative abilità -, perfettamente racchiuso nella definizione, ormai comune, di “metroidvania”.

Questo vuol dire che partendo da un set di abilità base, dovremo avanzare all'interno di una location composta da diverse stanze, andando alla ricerca di nuove mosse che ci permetteranno di poter raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Ovviamente, proseguendo nell'avventura anche i nemici - e relativi boss - diventeranno sempre più tosti, proponendo un tasso di sfida adeguato e, per quello che abbiamo potuto provare, anche discretamente bilanciato. Non ci troviamo infatti davanti ad un gioco semplicissimo, ma nonostante questo, una volta assimilate le tecniche del nostro Ninja e imparato i pattern di attacco delle differenti tipologie di nemici, tutto risulterà decisamente meno complesso. Saranno comunque presenti tre differenti livelli di difficoltà selezionabili, così da accontentare tutte le tipologie di giocatori.

I Diversi luoghi che compongono l'ambientazione inoltre saranno oggetto di un backtracking costante ma non esagerato, votato soprattutto al recupero di oggetti speciali che andranno a migliorare la barra della vita del nostro eroe, e altre abilità che apprenderemo nel corso della storia.

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Gli stessi comandi di gioco, mescolano elementi classici ad altri completamente inediti. Il set di partenza prevede infatti il classico attacco sia da fermo che in corsa con la plasma blade, il salto (come sempre decisamente coreografico) e la scivolata. A questi elementi perfettamente già conosciuti si aggiunge il fendente verticale, un attacco che premendo Y (per quanto riguarda la versione Xbox 360) ci permetterà di spedire in aria i nemici. Questa tecnica risulterà molto utile non solo per compiere i famosi “juggle”, ma anche per attaccare particolari tipologie di nemici. Queste abilità saranno ovviamente ampliate da altre che apprenderemo nel corso della storia, come il colpo caricato o la scivolata d'attacco.

A convincere decisamente meno é il comparto tecnico con uno stile grafico che non sempre ci ha convinto. La cosa che più ci é saltata all'occhio é sicuramente la palette cromatica utilizzata per i colori, che tende ad appiattire la profondità delle location di gioco, già di base poco dettagliate. Inoltre, gli stessi modelli poligonali non convinto in termini di dettaglio e qualità generale. Insomma, sotto l'aspetto puramente visivo si poteva fare decisamente di più, anche se siamo sempre fiduciosi che il tempo che gli sviluppatori hanno avuto per dare gli ultimi ritocchi al codice, siano serviti per sistemare quelli che al momento sono i veri punti deboli di questo gioco. Decisamente più convincente, nonostante la sua semplicità, il level design con i classici alti e bassi per quel che concerne la conformazione delle "stanze" e delle boss fight.

Ovviamente avendo provato solo una piccola porzione del gioco finale, aspettiamo a pronunciarci i maniera definitiva solamente dopo che avremo testato il prodotto completo, che ricordiamo vedrà la luce sugli store digitali di PC, Playstation 3, Playstation 4, Xbox 360 e Xbox One il 19 di questo mese al prezzo di 14, 99 €.

Dovendo dare quindi una forma alle nostre sensazioni, siamo rimasti piacevolmente colpito da questo remake di Strider. La strada intrapresa dagli sviluppatori di Double Helix sembra essere un esperimento piuttosto azzardato che, per quello che abbiamo potuto provare, é perfettamente riuscito. Unica pecca, al momento, un comparto tecnico che non ci é sembrato particolarmente ispirato. Ovviamente rimaniamo in attesa del codice finale per capire quanto la longevità e il fattore rigiocabilità sarà determinante nel giudizio di un titolo che, potendoci sbilanciare, ci sembra già allo stato attuale decisamente positivo.

Strider


Strider

Strider

Lo Strider immaginato dai ragazzi di Double Helix, é un prodotto che mescola elementi del capitolo originale ad altri, più moderni, che modificano in maniera sostanziale la struttura di gioco, lasciando però inalterato l'approccio. Dopo questa prova il prodotto ci ha intrigato, e siamo curiosi di vedere come si presenterà all'ormai imminente recensione.

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