Stronghold
di
Redazione
Il MedioEvo é sicuramente una fonte di ispirazione importante per molti creativi: figure mitiche che si muovevano in un periodo oscuro, fatto di signorotti, castelli, Re, crociate, non potevano che mantenere intatto, anche centinaia di anni più tardi, il proprio fascino
Il castello, poi, vero e proprio centro nevralgico della comunità di allora, rappresentava praticamente la "capitale" di ogni feudo, ospitando attività commerciali e politiche
L'idea alla base di Stronghold é quindi sicuramente affascinante: far concentrare il giocatore su questo importante centro di potere e impegnarlo nella gestione di un microcosmo complesso, dove ogni cosa deve essere registrata al meglio per poter garantire un buon tenore di vita al Signore del castello e ai suoi sudditi
IL MIO NOME E' ROBIN DI LOCKSLEY
Stronghold cerca di ricreare, quindi, la comunità che ruotava attorno a un castello del quattordicesimo secolo, con tutte le questioni pratiche e politiche che la gestione di questo piccolo mondo portava con sé. Il primo aspetto che colpisce di questo gioco é sicuramente il comparto grafico, molto curato, che ricorda nel dettaglio e nell'impostazione il primo Commandos, il bellissimo gioco strategico di Pyro Studios. Le analogie si fermano al "feeling" grafico, visto che questo nuovo prodotto si discosta, ovviamente, dall'aspetto puramente tattico e battagliero: la gestione del castello, infatti, non può prescindere dall'approvvigionamento di cibo e materiali e dalla costruzione di difese convincenti. Il risultato é un gioco che, come spiega il responsabile di Firefly Studios Simon Bradbury, é un simulatore-gestionale di castello al 60% e uno strategico in tempo reale al 40%. Tornando sull'approvvigionamento delle risorse di base, colpisce il grande lavoro che é stato fatto per ricreare un ecosistema credibile: potremo coltivare alberi da frutta e andare a segare alberi per ottenere legna e in maniera del tutto verisimile... gli alberi ricresceranno con il passare del tempo, i campi daranno nuovi raccolti e così via. Anche gli animali presenti nel gioco seguono le precise regole dell'ambiente che ci circonda: sarà quindi opportuno evitare di fare strage di cervi, limitandosi a cacciare quanto é strettamente necessario per la sopravvivenza della comunità
Il castello, poi, vero e proprio centro nevralgico della comunità di allora, rappresentava praticamente la "capitale" di ogni feudo, ospitando attività commerciali e politiche
L'idea alla base di Stronghold é quindi sicuramente affascinante: far concentrare il giocatore su questo importante centro di potere e impegnarlo nella gestione di un microcosmo complesso, dove ogni cosa deve essere registrata al meglio per poter garantire un buon tenore di vita al Signore del castello e ai suoi sudditi
IL MIO NOME E' ROBIN DI LOCKSLEY
Stronghold cerca di ricreare, quindi, la comunità che ruotava attorno a un castello del quattordicesimo secolo, con tutte le questioni pratiche e politiche che la gestione di questo piccolo mondo portava con sé. Il primo aspetto che colpisce di questo gioco é sicuramente il comparto grafico, molto curato, che ricorda nel dettaglio e nell'impostazione il primo Commandos, il bellissimo gioco strategico di Pyro Studios. Le analogie si fermano al "feeling" grafico, visto che questo nuovo prodotto si discosta, ovviamente, dall'aspetto puramente tattico e battagliero: la gestione del castello, infatti, non può prescindere dall'approvvigionamento di cibo e materiali e dalla costruzione di difese convincenti. Il risultato é un gioco che, come spiega il responsabile di Firefly Studios Simon Bradbury, é un simulatore-gestionale di castello al 60% e uno strategico in tempo reale al 40%. Tornando sull'approvvigionamento delle risorse di base, colpisce il grande lavoro che é stato fatto per ricreare un ecosistema credibile: potremo coltivare alberi da frutta e andare a segare alberi per ottenere legna e in maniera del tutto verisimile... gli alberi ricresceranno con il passare del tempo, i campi daranno nuovi raccolti e così via. Anche gli animali presenti nel gioco seguono le precise regole dell'ambiente che ci circonda: sarà quindi opportuno evitare di fare strage di cervi, limitandosi a cacciare quanto é strettamente necessario per la sopravvivenza della comunità
Stronghold
Stronghold
Un gioco strategico sicuramente accattivante: così si presenta Stronghold, ormai giunto in fase di sviluppo avanzata. La semplicità dell'interfaccia di controllo e la cura per i particolari sono i primi aspetti che saltano all'occhio, ma sono solo la punta dell'iceberg di un gioco che si preannuncia assai profondo e coinvolgente.