Stupid Invaders
Succede che si cacciano in un sacco di guai, ecco cosa succede
Sulla falsa riga dell'indimenticabile Day of the Tentacle, la Ubisoft si prepara a lanciare sulla scena una nuova avventura grafica che pare farà faville. Stupid Invaders é uno dei giochi che più hanno destato interesse al recente E3, per via dell'ambientazione surreale, della trama demenziale e della realizzazione tecnica cinematografica
Gaumont Multimedia é il nome dietro questa produzione: si tratta di una società con vaste esperienze cinematografiche (Il Quinto Elemento vi dice nulla?) e televisive, e si vedono tutte. Stupid Invaders é quanto di più simile ad un cartone animato mi sia capitato di vedere
Esattamente come nei vecchi giochi targati Lucasarts, il disegno e le animazioni la fanno da padrone. Tecnicamente il gioco é essenzialmente in due dimensioni, con i personaggi e pochi altri elementi fatti in 3D. Le due tecniche sono amalgamante perfettamente, di fatto non rappresentano una rivoluzione, ma l'estrema cura e pulizia della grafica e le animazioni spettacolari e convincenti, rendono il gioco una gioia per gli occhi
La demenzialità é la chiave di tutta la produzione, e d'altronde visto il titolo non ci si poteva aspettare niente altro
I nostri simpatici alieni, Gorgeous, Candy, Stereo, Etno e Bud hanno delle facce, e anche dei corpi se é per questo, totalmente fuori di testa, espressioni di ebete serenità e chiara innocenza, tanto quanto appaiono malevoli e cattivi il Dr. Sakarine e il suo sgherro Bolok. Il "character design" é, insomma curatissimo, così come i fondali che, da quello che abbiamo potuto vedere nella demo in nostro possesso, ricalca lo stile "cartoonesco" e deformato del già citato Day of the Tentacle e di Sam & Max Hit the Road
Comanderemo a turno ciascuno dei cinque protagonisti, e si tratterà di risolvere enigmi nel più classico stile delle avventure grafiche. Dovremo, quindi, esplorare, premere bottoni, trovare e combinare oggetti muovendoci in paesaggi in 2D ricchi e colorati, attraverso un "finto" sistema di telecamere (finto perché tutto bidimensionale) posizionate in modo da dare enfasi e contribuire all'atmosfera generale di sana e sfrontata stupidità
Sulla falsa riga dell'indimenticabile Day of the Tentacle, la Ubisoft si prepara a lanciare sulla scena una nuova avventura grafica che pare farà faville. Stupid Invaders é uno dei giochi che più hanno destato interesse al recente E3, per via dell'ambientazione surreale, della trama demenziale e della realizzazione tecnica cinematografica
Gaumont Multimedia é il nome dietro questa produzione: si tratta di una società con vaste esperienze cinematografiche (Il Quinto Elemento vi dice nulla?) e televisive, e si vedono tutte. Stupid Invaders é quanto di più simile ad un cartone animato mi sia capitato di vedere
Esattamente come nei vecchi giochi targati Lucasarts, il disegno e le animazioni la fanno da padrone. Tecnicamente il gioco é essenzialmente in due dimensioni, con i personaggi e pochi altri elementi fatti in 3D. Le due tecniche sono amalgamante perfettamente, di fatto non rappresentano una rivoluzione, ma l'estrema cura e pulizia della grafica e le animazioni spettacolari e convincenti, rendono il gioco una gioia per gli occhi
La demenzialità é la chiave di tutta la produzione, e d'altronde visto il titolo non ci si poteva aspettare niente altro
I nostri simpatici alieni, Gorgeous, Candy, Stereo, Etno e Bud hanno delle facce, e anche dei corpi se é per questo, totalmente fuori di testa, espressioni di ebete serenità e chiara innocenza, tanto quanto appaiono malevoli e cattivi il Dr. Sakarine e il suo sgherro Bolok. Il "character design" é, insomma curatissimo, così come i fondali che, da quello che abbiamo potuto vedere nella demo in nostro possesso, ricalca lo stile "cartoonesco" e deformato del già citato Day of the Tentacle e di Sam & Max Hit the Road
Comanderemo a turno ciascuno dei cinque protagonisti, e si tratterà di risolvere enigmi nel più classico stile delle avventure grafiche. Dovremo, quindi, esplorare, premere bottoni, trovare e combinare oggetti muovendoci in paesaggi in 2D ricchi e colorati, attraverso un "finto" sistema di telecamere (finto perché tutto bidimensionale) posizionate in modo da dare enfasi e contribuire all'atmosfera generale di sana e sfrontata stupidità