Sudeki
Sudeki è pero', prima di ogni cosa, un vero e proprio spettacolo audiovisivo. Per esplicita ammissione di Tuomas il motore grafico sfrutta le capacità di XBOX portandole quasi al limite. La sua realizzazione ha richiesto diversi anni di ricerche, attingendo a tutte le conoscenze dei coders di Climax, compresi diversi trucchi e svariate routine create appositamente per spremere dal chipset grafico della console Microsoft ogni risorsa possibile e immaginabile. Proprio per questo motivo Sudeki non potrebbe essere convertito per nessuno dei sistemi attualmente in commercio. E non si fa certo fatica a crederlo. L'orgia di poligoni mandata a video è impressionante, come è possibile apprezzare da una analisi ravvicinata dei characters o degli elementi di contorno. L'engine annovera tutti gli effetti che la moderna grafica tridimensionale ha prodotto negli ultimi anni.
table22324#650E5CrightBump mapping, environment mapping, anti aliasing, multilevel texturemapping, non manca nulla. Inoltre ogni elemento presente nell'area giocabile è self shadowing, ovvero proietta in tempo reale un'ombra coerente su tutte le altre superfici poligonali e, nonostante l'estensione del campo visivo sia ragguardevole, non vi è alcun accenno di fogging o badclipping.
Il risultato finale è da disassamento della mascella. E a tutto questo ben di Dio aggiungete pure una notevole varietà nelle animazioni, con movimenti naturali e molto ben amalgamati fra loro ed una cura maniacale per ogni dettaglio a prescindere dal fatto che appartenga ad uno dei protagonisti, ad un elemento del fondale oppure ad uno dei tanti NPC disseminati per la mappa. Chapeau. E' chiaro come fosse nelle intenzioni di Climax produrre un RPG assolutamente fuori dagli schemi. Da qui la decisione di porre maggiore enfasi sulla fase esplorativa e sui combattimenti, piuttosto che su tonnellate di filmati non interattivi. Sudeki è un titolo che nasce per essere giocato senza pause di riflessione, e per incentivare ciò punta sul ritmo incalzante, e sul coinvolgimento dato dall'interazione del giocatore con un mondo pulsante e straordinariamente complesso. Senza però che questa impostazione gravi sulla longevità generale. Questa infatti dovrebbe attestarsi su un minimo di 25 ore di gioco, a patto che tu ti chiami Tuomas, lavori alla Climax, e conosca esattamente cosa fare e quando farlo, anche perchè hai ideato una buona metà del gioco. Per tutti gli altri non si dovrebbe scendere al di sotto delle 30-35, a patto di avanzare spediti come un Eurostar, in direzione del boss finale.
Il team di sviluppo però ha profuso un notevole sforzo nella creazione di ambientazioni vastissime e nella strutturazione di sub-quest a cui fanno da filo conduttore diverse sottotrame. Sarebbe un peccato non approffondire intraprendendo una meticolosa opera di esplorazione capace di accrescere la longevità totale fino a raggiungere il considerevole ammontare di una novantina di ore scarse. Davvero niente male considerando la frenesia dei combattimenti e la ridotta presenza di sequenze di intermezzo.
Lo sviluppo del gioco è parso a buon punto, dal momento che la beta da noi testata non presentava bug rilevanti, nè dal punto di vista del comparto grafico, nè tantomeno sotto il profilo del gameplay e vantava già un buon numero di ambientazioni. Rimane comunque la promessa da parte dei programmatori di correggere per tempo i piccoli problemi di drawing e di incrementare il frame rate stabilizzandolo attorno ai 35-40 fotogrammi al secondo, con picchi di 55, nel caso di situazioni non particolarmente convulse. Le premesse per cui finalmente anche la console di casa Microsoft possa ottenere la tanto anelata killer application capace di sopperire alla mancanza di un titolo di rilievo in ambito RPG, ci sono tutte. Non fatevi trarre in inganno, Sudeki non rappresenta unicamente un melange di cose già viste. Al contrario si ripromette di far compiere un ulteriore passo evolutivo al Role Play Game integrando i diversi approcci sperimentati in passato con alcune innovazioni di rilievo e possiede tutte le potenzialità per stagliarsi al di sopra della concorrenza. Non resta che attendere la metà di Giugno per sapere quanto la nostra fiducia, sia stata ben riposta.
Com'era il buffet? Squisito.
Sudeki
E' la prima cosa che mi dico non appena giunto di fronte al Mondadori Multimedia Center dopo una corsa forsennata che mi ha visto scorrazzare per mezza Milano saltando, nell'ordine, da un treno ad un auto ad un taxi, nel tentativo di non fare la solita figura alla Press Conference organizzata da Microsoft ed Imageware per presentare alla stampa specializzata italiana, presente in forze, quello che dovrebbe rivelarsi come uno dei titoli più intessanti del prossimo semestre: Sudeki. Guest Star il lead designer del progetto, nonché figura di spicco della talentuosa etichetta indipendente Climax, Tuomas Pirinen. Un finlandese simpaticissimo, tremendamente disponibile, estremamente cordiale, dall'inglese perfetto, sovente sottolineato da un gesticolare decisamente marcato, insolito in uno scandinavo.
Fortunatamente spacco il minuto, l'ambiente è confortevole, per nulla formale, l'hosting impeccabile ed un succulento buffet ci attende dall'altra parte della piccola sala conferenze. Il gioco fa bella mostra di se da tre postazioni prevedibilmente assaltate da giornalisti divorati dalla curiosità. Le luci sfumano e comodo sulla mia poltroncina sono pronto a gettarmi nel rutilante mondo di Sudeki. Che ne dite, venite con me?