Summoner
di
Redazione
LUCI E OMBRE
Un forte motivo di interesse, che Summoner ha saputo suscitare fin dalle prime immagini, risiede senz'altro il comparto grafico: Volition é stato il primo team di programmazione a dichiarare di aver risolto il problema dell'anti-aliasing tipico della PS2, e di aver implementato l'effetto a tutto schermo. Sebbene non sia chiaro se sia effettivamente usato il FSAA o, al contrario, venga sfruttato uno speciale metodo di filtering, il risultato appare comunque apprezzabile, tenuto conto anche dell'utilizzo dell'alta risoluzione: il tutto gira a 30 frame al secondo. Tuttavia, rimangono alcune situazioni dove l'arrotondamento non funziona come dovrebbe, così come il framerate non si dimostra sempre costante
Il motore poligonale é stato dunque sviluppato internamente e utilizza una telecamera virtuale posta alle spalle del personaggio al momento controllato. L'aspetto dei nostri eroi, peraltro, varierà a seconda dei vestiti indossati. Armi, armature, scudi e ogni tipo di indumento avranno un effettivo riscontro estetico: un dettaglio certamente degno di nota
L'impatto grafico é senz'altro uno dei punti di forza della cosmesi, una sorta di forte "potenza scenica". Gli ambienti e le architetture, soprattutto, hanno ricevuto grosse attenzioni, dimostrate tra l'altro dalla vastità delle aree cittadine: facilmente il giocatore potrebbe trovarsi perduto in una via appena imboccata. Alcuni particolari, però, avrebbero meritato maggior considerazione. I personaggi infatti mostrano qualche "quadratura" di troppo, una carenza di poligoni che meriterebbe una revisione. Le animazioni facciali, in particolare, si limitano al movimento delle labbra e poco di più, e rimangono lontane, per fare un esempio, da quelle esibite in Shenmue. Tuttavia, l'aspetto che al momento preoccupa maggiormente é un effetto pop-up che si sostanzia su livelli decisamente eccessivi. Se nella sua globalità, quindi, il lavoro é certamente suggestivo, di particolare in particolare i difetti si mostrano evidenti
Un forte motivo di interesse, che Summoner ha saputo suscitare fin dalle prime immagini, risiede senz'altro il comparto grafico: Volition é stato il primo team di programmazione a dichiarare di aver risolto il problema dell'anti-aliasing tipico della PS2, e di aver implementato l'effetto a tutto schermo. Sebbene non sia chiaro se sia effettivamente usato il FSAA o, al contrario, venga sfruttato uno speciale metodo di filtering, il risultato appare comunque apprezzabile, tenuto conto anche dell'utilizzo dell'alta risoluzione: il tutto gira a 30 frame al secondo. Tuttavia, rimangono alcune situazioni dove l'arrotondamento non funziona come dovrebbe, così come il framerate non si dimostra sempre costante
Il motore poligonale é stato dunque sviluppato internamente e utilizza una telecamera virtuale posta alle spalle del personaggio al momento controllato. L'aspetto dei nostri eroi, peraltro, varierà a seconda dei vestiti indossati. Armi, armature, scudi e ogni tipo di indumento avranno un effettivo riscontro estetico: un dettaglio certamente degno di nota
L'impatto grafico é senz'altro uno dei punti di forza della cosmesi, una sorta di forte "potenza scenica". Gli ambienti e le architetture, soprattutto, hanno ricevuto grosse attenzioni, dimostrate tra l'altro dalla vastità delle aree cittadine: facilmente il giocatore potrebbe trovarsi perduto in una via appena imboccata. Alcuni particolari, però, avrebbero meritato maggior considerazione. I personaggi infatti mostrano qualche "quadratura" di troppo, una carenza di poligoni che meriterebbe una revisione. Le animazioni facciali, in particolare, si limitano al movimento delle labbra e poco di più, e rimangono lontane, per fare un esempio, da quelle esibite in Shenmue. Tuttavia, l'aspetto che al momento preoccupa maggiormente é un effetto pop-up che si sostanzia su livelli decisamente eccessivi. Se nella sua globalità, quindi, il lavoro é certamente suggestivo, di particolare in particolare i difetti si mostrano evidenti