Super Mario Advance

Nella traversata oceanica da oriente a occidente, il titolo Nintendo venne modificato diventando il famoso Super Mario Bros 2, e riscuotendo un enorme successo che rilanciò alla grande l'icona di Super Mario tra i giocatori americani ed europei. Le origini "extra-mariesche" del gioco vengono però a galla se osserviamo la sua impostazione e molte delle caratteristiche presenti: Mario Advance, come lo stesso Super Mario Bros 2, non possiede i classici tratti dei giochi di Mario, se si escludono i suoi quattro protagonisti, ormai entrati a far parte della mitologia dei videogame: Mario, Luigi, Toad e la Principessa Peach. Ognuno di essi possiede le proprie qualità specifiche, aspetto che se oggi é dato per scontato, all'epoca dell'uscita del gioco costituiva un elemento di innovazione non trascurabile. Come già sappiamo dai numerosi spin-off dedicati all'idraulico Nintendo, Mario é il personaggio "jolly" per eccellenza, dotato di una buona velocità, buone capacità di salto e di una discreta forza nel sollevamento e lancio degli oggetti

Gli altri membri del cast mostrano invece particolari inclinazioni per il salto (Luigi) o la forza (Toad) risultando buone scelte solo per chi conosca a menadito la morfologia dei livelli. Lo schema di gioco basato sul sollevamento di oggetti rappresenta il principale motivo di differenziazione tra Mario Advance e gli altri capitoli della saga: per sconfiggere i nostri avversari non dovremo più utilizzare il classico "salto in testa" diventato marchio di fabbrica della serie, bensì sollevare e successivamente lanciare gli oggetti che ci circondano, così come alcuni elementi del fondale. Questa nuova capacità in possesso di Mario & Co modifica radicalmente l'impostazione di gioco, che diventa una sorta di "caccia al tesoro" attraverso il livello, in cui é possibile recuperare, sollevando da terra, ogni genere di oggetto da lanciare successivamente agli avversari o da utilizzare a nostro vantaggio
GAME BOY ADVANCE O SUPER NINTENDO?
Nel diffondere le specifiche del suo nuovo portatile e i primi screenshot dei giochi in lavorazione, sono stati moltissimi i riferimenti (sulle riviste del settore) al Super Nintendo, indimenticata console della gloriosa era dei 16 bit. Questi paragoni tra GBA e SNES trovano ulteriore motivo di esistere se consideriamo la scelta operata dalla grande N per la realizzazione tecnica di Mario Advance: portare in versione handheld il remake di Super Mario Bros 2 che uscì originariamente nella compilation Super Mario All-Stars. L'operazione ha portato evidenti vantaggi sul lato estetico, a partire dai nuovi fondali in parallasse realizzati specificatamente per la versione SNES per arrivare al sonoro che remixava le musiche originali utilizzando una maggiore quantità di bassi ed effetti campionati