Super Mario Galaxy 2

di Paolo Mulas
I videogiocatori possono essere divisi in due categorie: chi attende ogni nuova avventura dell'idraulico Nintendo sempre con rinnovato entusiasmo, e chi invece per la stessa occasione non fa che lamentarsi per l'ennesimo titolo con protagonista Super Mario. Generalmente gli appartenenti alla seconda tipologia di giocatori non hanno mai giocato a fondo (o quasi) ad uno qualsiasi degli episodi della serie, perché altrimenti non si spiegherebbe come sia possibile risentirsi davanti ad una saga che nonostante abbia oltre un quarto di secolo alle spalle, riesca sempre a mantenere standard qualitativi elevatissimi, e ad emozionare ed appassionare giocatori di tutte le età trascinandoli in un turbinio di divertimento davvero senza pari.



L'E3 2009 di Nintendo, non sarà certamente ricordato come uno dei più spettacolari di quelli che hanno accompagnato la storia della grande N, ma Super Mario Galaxy 2 é stato uno dei pochi giochi in grado di infiammare una platea per il resto giustamente “tiepida”. D'altronde siamo al cospetto del seguito di uno dei migliori giochi disponibili per Wii, ed in generale uno dei prodotti più interessanti degli ultimi anni, forse l'unico titolo accostabile a Super Mario 64, il cui pesante paragone aveva in qualche modo mietuto una vittima illustre, il pur ottimo Super Mario Sunshine. Super Mario Galaxy 2 riparte a rigor di logica dalle ottime basi del suo predecessore.

Shigeru Miyamoto (direttore del progetto) aveva più volte ribadito come molte delle idee sviluppate per Galaxy fossero state accantonate per svariate ragioni (principalmente di tempo), e questo seguito sta dando per fortuna la possibilità di utilizzarle insieme ovviamente a tante importanti novità, che dovrebbero rendere l'esperienza di gioco ancor più ricca, profonda e varia. Anche in questo nuovo episodio saremo chiamati ad esplorare pianeti e pianetini di ogni tipo (brulicanti di nemici, enigmi e monete), da esplorare meticolosamente, facendo attenzione a salti millimetrici, boss giganteschi ed una forza di gravità sempre differente, che ci costringerà ogni volta a guardare il gioco da una nuova prospettiva.

Il primo cambiamento di rilievo é dato dalla scomparsa del'hub, il classico livello “centrale, che fungeva da collante con gli altri quadri (come il castello di Super Mario 64), sostituito in questo caso da una più semplice mappa in linea con i vari episodi bidimensionali della serie. Una scelta che farà sicuramente discutere gli appassionati, dettata probabilmente dalla volontà di una maggiore rapidità e praticità per il raggiungimento di nuovo mondo. Una mancanza che potrà essere in parte colmata dalla presenza di una piccola navicella (anch'essa utilizzata per gli spostamenti) che seppur non paragonabile per estensione all'osservatorio presente in Mario Galaxy, dovrebbe comunque riservare più di una sorpresa. Una novità che invece sarà con ogni probabilità maggiormente apprezzata, riguarda il ritorno sulle scene di Yoshi, il simpatico draghetto potrà accompagnare Mario in tantissimi livelli, contribuendo notevolmente alla varietà del gameplay, grazie alle sue particolari abilità.




Alcune di esse saranno già note agli appassionati di vecchia data (possibilità di fagocitare i nemici, salti a mezz'aria), altre invece saranno inedite per tutti. Solo per citarne alcune, Yoshi potrà utilizzare la sua lingua come appiglio per agganciarsi a sporgenze di ogni tipo o per trascinare alcune piattaforme, o ancora potrà cibarsi di particolari frutti che gli doneranno dei poteri temporanei, come una velocità inusitata (alla stregua di Sonic) grazie alla quale potremo correre anche lungo le pareti, o potrà gonfiarsi come un palloncino trascinando Mario in sezioni altrimenti irraggiungibili. Super Mario Galaxy era stato un autentico festival di potenziamenti a base di trasformazioni “mariesche”, e questo seguito non vuole essere certo da meno; alcuni dei vecchi power up faranno il loro ritorno (come Mario Ape) altri invece faranno per la prima volta la loro comparsa. Solo a titolo d'esempio ne citiamo unicamente due per non rovinare la sorpresa ai più: un Mario Roccia, molto “pesante” da controllare ma altrettanto potente, ed un Mario in grado di creare delle nuvolette (leggasi piattaforme) ad ogni salto.

Seppure non si tratti di una vera e propria trasformazione anche l'introduzione della trivella può essere inserita in questo discorso di maggior varietà e maggior interazione con i livelli. Tramite essa potremo scavare all'interno di alcuni pianeti penetrandoli da parte a parte; utile stratagemma per colpire un nemico “da sotto”, o anche per esplorare eventuali pianeti cavi e ricchi di contenuti preziosi. I nuovi mondi presentati sembrano essere maggiormente diversificati rispetto al predecessore, con un gradito ritorno di alcune tipologie di quadri per così dire legati a tematiche maggiormente classiche, come livelli innevati, “horror”, o acquatici, seppur rivisti in questa nuova ottica “spaziale”. Ed ovviamente questi stage sono stati anche l'occasione per dar sfoggio di una veste grafica rinnovata, caratterizzata da una fluidità sempre alta e stabile, texture pulitissime, ricchezza di dettagli e di colori, ed effetti speciali sorprendenti e convincenti.

A giudicare da quanto abbiamo potuto provare in anteprima, Super Mario Galaxy 2 non vuole essere il classico seguito contraddistinto da piccole aggiustature e sparute novità. Certo non potrà avere sicuramente lo stesso impatto “rivoluzionario” del suo predecessore, ma ripartendo da quest'ottima eredità sembra poter offrire un gameplay ancor più ricco e vario (caratterizzato anche da un livello di difficoltà maggiormente impegnativo), ed anche un comparto tecnico oltremodo spettacolare e rifinito.