Super Mario Party

Presentato in fretta e furia durante lo scorso E3, Super Mario Party rappresenta l'esordio della serie su Nintendo Switch.

Per coloro che non conosco i titoli Mario Party, ve li raccontiamo in due minuti: come suggerisce il titolo stesso, si tratta di giochi che sfruttano le meccaniche del gioco da tavolo (muoversi su un tabellone lanciando dadi), aggiungendo valanghe di mini giochi per partite in compagnia e alla portata di tutti.

Insomma, una serie che punta sul gioco di gruppo e sull’interazione tra i giocatori; due qualità che contraddistinguono la filosofia di Switch, rendendo automaticamente questa serie perfetta per l'ammiraglia Nintendo.

UNA FESTA A BASE DI MINI GIOCHI

Un'ora e mezza in compagnia di Super Mario Party ci ha permesso di toccare con mano alcune delle novità che sono state introdotte in questo nuovo capitolo della saga. La partenza della nostra prova, tuttavia, è iniziata dalla più classiche delle varianti presenti nel gioco, ovvero la stessa che da il nome al gioco.

Un tabellone su cui quattro giocatori (umani, o controllati dalla CPU) si danno battaglia per arrivare primi, conquistando il maggior numero di stelle possibili. Tutti gli stilemi della modalità sono perfettamente riconoscibili e integrati all’interno del gameplay: un tabellone ricco di variabili, power up che modificano il risultato del dado, bonus o malus offerti da Todette e Kamek, ed il ritorno degli alleati già visti all’interno di Mario Party: Star Rush.

Anche la struttura non è mutata: tutti i giocatori si muovono a turno sul tabellone (che presenta bivi ed opzioni) e a fine giro partecipano ad uno degli oltre 80 nuovi minigiochi realizzati appositamente per questo capitolo; appassionanti sfide tutti contro tutti, 3 contro 1 o 2 contro 2.

La novità più interessante, vista all’interno di questa modalità, è sicuramente quella legata alla presenza di un dado personalizzato e dotato di poteri unici per ogni personaggio. Una scelta intrigante e anche discretamente strategica, che aggiunge un piccolo strato di pianificazione alla scelte da fare, e che si aggiunge ai già citati alleati.

Alla modalità regina, ovviamente, se ne affiancano molte altre che vanno a sfruttare in maniera più originale le potenzialità di Switch. Pensiamo ad esempio a “Sala dei giocattoli” una modalità che permette di affiancare due Switch e giocare a dei minigames pensati appositamente per sfruttare la doppia console: guerre tra carri armati su terreni creati dall’unione completamente libera di due console, passando per rompicapi che vi chiedono di ruotare i due device; il divertimento è davvero assicurato, ma sopratutto offre quella dose di originalità che da qualche tempo mancava alla saga.

Altra variante che ci ha divertito e convinto è quella chiamata “Acque Selvagge”. Quattro giocatori alla guida di un gommone dovranno cercare di sopravvivere vogando a tempo ed evitando gli ostacoli, con l’unico scopo di arrivare alla fine di un percorso a bivi (che ricorda tantissimo il mai dimenticato Out Run!) prima che scada il tempo di un inesorabile cronometro. Sul percorso sono disseminati dei palloncini che daranno accesso a dei mini giochi: completarli nel migliore dei modi permetterà al gruppo di guadagnare prezioso tempo extra, utilissimo per arrivare fino in fondo.

Infine, ma assolutamente non meno importante, è la presenza di una modalità pensata anche al gioco online. In “Minigiocathlon online” avremo la possibilità di sfidare altre persone o amici sparsi per la rete a cinque rapidi mini giochi pensati apposta per questa variante. Una vera e propria novità per la serie, che siamo davvero curiosi di provare una volta che avremo tra le mani la versione finale del gioco.

Come sempre, attraverso una comoda voce del menù sarà possibile scegliere il mini gioco preferito e dedicarsi all’allenamento su quest’ultimo.

RAPIDO ED INCISIVO

A proposito di mini giochi. Le nuove sfide pensate per il titolo regalano davvero momenti molto divertenti. La varietà è davvero altissima, spaziando tra sfide che puntano a sfruttare l’HD Rumble, l’accelerometro o addirittura la coordinazione tra più giocatori contemporaneamente (anche con scenette simpatiche come la possibilità di battersi il cinque usando una buona dose della citata coordinazione per guadagnare monete extra alla fine di un gioco).

Ottima scelta quella di rivedere da zero l’apprendimento di ogni mini gioco, ora legato ad una semplice schermata prima di entrare nella sfida vera e propria. C’è anche da dire che la facilità di queste sfide è talmente immediata, che non vi servirà troppo tempo per entrare nelle meccaniche di quello che vi viene chiesto.

Insomma, possiamo affermare, pe quello che abbiamo visto e provato, che Super Mario Party punta dritto allo scettro di miglior titolo con la saga, ma soprattutto abbiamo piacevolmente notato che gli sviluppatori hanno lavorato per sfruttare appieno le potenzialità offerte da Switch. Chiamate il vostro gruppo di gioco, la sfida si accende ad inizio ottobre!