Swat 3: Close Quarters Battle
di
Redazione
Dopo aver scelto gli uomini che ci seguiranno nella missione e l'equipaggiamento di cui ognuno di essi sarà dotato (mitragliatori, fucili, pistole, manette, giubbotti antiproiettile, caschi, tenaglie e microcamere che permettono di osservare zone altrimenti difficilmente visibili) verremo subito catapultati nel mezzo dell'azione e le uniche forze di cui potremmo disporre saranno le nostre
Le somiglianze con Rainbow Six (e quindi Rogue Spear) sono molte, ma una grossa differenza si interpone tra i due titoli. Se infatti nei due giochi dei Take 2, la sezione di pianificazione delle varie operazioni ha fondamentale importanza per la riuscita della missione stessa, in Swat 3 questa parte é totalmente assente, venendo il giocatore costretto a prendere le decisioni sul modo di agire durante l'evolversi del gioco. La semplificazioni delle operazioni di briefing, ridotte solamente ad alcune informazioni riguardanti ciò che ci aspetterà nel corso della missione, da un lato rende il gioco più veloce, immediato e imprevedibile. Dall'altro, però, quest'assenza di una precisa pianificazione, elimina innanzitutto un fondamentale aspetto simulativo (nella realtà é infatti molto importante studiare nei minimi dettagli le varie missioni) e, a volte, rende lo svolgersi delle azioni piuttosto confuso e poco produttivo in termini di risultati
Un'altra differenza (anche se non siamo sicuri se questa assenza sia dovuta o meno al fatto che si tratti una versione da preview) é la possibilità di impersonare soltanto un uomo, il caposquadra, tenendo d'occhio gli altri militari grazie a particolari riquadri e impartire loro, qualora fosse necessario, precisi comandi su cosa fare
Gli amanti del genere, e in particolare coloro che prediligono l'azione alla strategia, troveranno sicuramente pane per i loro denti in un titolo destinato sicuramente a non passare inosservato come i precedenti. Verso la fine di novembre il gioco dovrebbe essere sugli scaffali dei negozi, state dunque in allerta, e aspettavi quindi a breve anche un'approfondita recensione da parte nostra.
Le somiglianze con Rainbow Six (e quindi Rogue Spear) sono molte, ma una grossa differenza si interpone tra i due titoli. Se infatti nei due giochi dei Take 2, la sezione di pianificazione delle varie operazioni ha fondamentale importanza per la riuscita della missione stessa, in Swat 3 questa parte é totalmente assente, venendo il giocatore costretto a prendere le decisioni sul modo di agire durante l'evolversi del gioco. La semplificazioni delle operazioni di briefing, ridotte solamente ad alcune informazioni riguardanti ciò che ci aspetterà nel corso della missione, da un lato rende il gioco più veloce, immediato e imprevedibile. Dall'altro, però, quest'assenza di una precisa pianificazione, elimina innanzitutto un fondamentale aspetto simulativo (nella realtà é infatti molto importante studiare nei minimi dettagli le varie missioni) e, a volte, rende lo svolgersi delle azioni piuttosto confuso e poco produttivo in termini di risultati
Un'altra differenza (anche se non siamo sicuri se questa assenza sia dovuta o meno al fatto che si tratti una versione da preview) é la possibilità di impersonare soltanto un uomo, il caposquadra, tenendo d'occhio gli altri militari grazie a particolari riquadri e impartire loro, qualora fosse necessario, precisi comandi su cosa fare
Gli amanti del genere, e in particolare coloro che prediligono l'azione alla strategia, troveranno sicuramente pane per i loro denti in un titolo destinato sicuramente a non passare inosservato come i precedenti. Verso la fine di novembre il gioco dovrebbe essere sugli scaffali dei negozi, state dunque in allerta, e aspettavi quindi a breve anche un'approfondita recensione da parte nostra.