Syndicate

di Roberto Vicario
Volati fino a Londra per il “ EA January producer Event 2012” abbiamo avuto modo di vedere e testare con mano alcuni dei prossimi attesissimi titoli del publisher americano.
Tra i giochi presentati all'evento c'era anche uno dei primissimi sparatutto che vedranno la luce in questo 2012: Syndicate.
Per chi non ne fosse a conoscenza, il titolo in questione si ispira alla serie rese famosa a cavallo tra il 1993 e il 1996 dagli allora famosissimi sviluppatori di Bullfrog Productions (capeggiati da un certo Peter Molyneux). Il titolo, con visuale isometrica, ci metteva nei panni di agenti speciali assoldati da grosse multinazionali che combattevano tra di loro per la supremazia economica e politica sul territorio.
A distanza di sedici anni dall'ultima apparizione il brand torna con un'ovvia veste grafica in linea con i tempi ma soprattutto, con un gameplay totalmente rinnovato che strizza palesemente l'occhio agli FPS "moderni" come Deus Ex, molto tattici e poco frenetici.



UN FUTURO OSCURO

Syndicate é ambientato nel 2069 in un futuro molto cupo in cui la politica e i suoi attori sono stati completamente sbaragliati dalle grandi multinazionali chiamate per l'appunto “Syndicates”. Quest'ultime hanno raggiunto una primaria importanza grazie all'innesto di chip nei cervelli umani, rendendo così ogni uomo malleabile e trasformabile sotto ogni suo aspetto cerebrale e fisico, avvicinando sempre di più la razza umana al concetto di super uomo. Su questa pericolosissima scacchiera del potere, a muovere senza troppo cautela i passi più pericolosi sono proprio gli agenti. Mercenari al soldo delle multinazionali che compiono il lavoro sporco per i grandi capi.

In questa fitta rete di collaborazioni e tradimenti, noi vestiremo i panni di Miles Kilo, agente al soldo della EuroCorp's. In qualità di ultimo e sofisticatissimo modello di agente, con particolari e tecnologici chip innestati nel cervello, vivremo un avventura fatto di vendetta, corruzione e tanta, tanta violenza. Ad affiancare questa intrigante e coinvolgente modalità singolo giocatore, ci sarà una modalità online cooperativa per quattro giocatori. Questa, pur vivendo in autonomia, tirerà in ballo altri quattro agenti speciali e, prendendo spunto dai livelli che esploreremo in solitario, ci farà vivere un avventura parallela ma che a detta degli sviluppatori avrà dei punti in comune con quella singolo giocatore. Nelle demo station preparate per l'occasione abbiamo avuto modo di provare uno di questi livelli di gioco. La mappa che abbiamo giocato ci chiedeva di infiltrarci all'interno di un edificio per “hackerare”dei sistemi e prelevarne i contenuti, valutati di particolare rilievo.





IN QUATTRO É MEGLIO

Sin dalle prime battute di gioco il concetto che cerca di esprimere Syndicate é chiaro ed estremamente efficace: cooperazione. Durante la nostra prova infatti avventurarsi in solitaria contro i nemici ad armi spianate ha portato il più delle volte non solo la nostra morte, ma persino la compromissione dell'intera operazione, con conseguente fallimento anche per gli altri giocatori. Tutto questo per via di una serie di accorgimenti fatti dagli sviluppatori che, sfruttando la particolarità dei chip - nodo focale di tutta l'esperienza di gioco - hanno costruito dei personaggi che si completano un con l'altro, il tutto supporta da una struttura dei livelli, che per quel che abbiamo potuto vedere fino ad adesso é stata costruita proprio per elevare all'ennesima potenza questa concezione di gioco.

A contribuire in maniera significati ci pensa anche il level design delle diverse mappe di gioco. In quella giocata da noi, ad esempio, gli sviluppatori hanno inserito un'ottima amalgama di ambientazioni che spaziano da luoghi estremamente chiusi a zone in spazio aperto magari con differenti livelli di altezza. Il tutto collegato da una serie di ascensori o porte a tenuta stagna che funzionano non solo da collante tra una sezione e l'altra, ma anche da checkpoint dove poter salvare e far rifornimento di armi.
Parlando proprio dell'arsenale avremo a disposizione diversi tipi di bocche da fuoco: dalle semplici pistole a fucili da breve e lungo raggio. Il design, é un misto tra armi conosciute e versioni potenzialmente futuriste delle stesse. Avremo a disposizione anche delle granate, ma proprio quest'ultime sono risultate le più scomode da usare dato che bisognerà tenere premuto un tasto per il loro utilizzo, che ci può far perdere secondi preziosi nelle fasi concitate dello scontro.