Syphon Filter: Dark Mirror

Syphon Filter è una delle più longeve saghe della storia videoludica, che dal suo esordio sulla ormai archeologica PsOne ha saputo mietere una notevole serie di successi. Nato come il perfetto antagonista di Metal Gear Solid, ha combattuto fieramente il prodotto di casa Konami fino all'approdo sulle console di (appena) passata generazione, dove non ha saputo emergere dall'anonimato a causa di un episodio, intitolato Omega Strain, incapace di convincere. Da allora il confronto si è spostato tra le avventure di Solid Snake e quelle di un altro professionista del genere, un certo Sam Fisher, icona della serie Splinter Cell. E proprio quando ci si aspetterebbe uno sforzo da parte delle software house per esordire nel miglior modo possibile su PS3 e Xbox 360, SCEE fa un passo indietro per tentare di ricostruire quel tassello mancante della sua storia proponendo un ulteriore episodio, intitolato Dark Mirror, che dopo essersi accaparrato il favore del pubblico PSP, ha tutta l'intenzione di rappresentare ciò che ci si aspettava da Gabe Logan su PS2.


Dall'Alaska al Sud America
Nonostante la trama che fa da sfondo all'avventura sia quanto di più abusato si possa trovare al giorno d'oggi (il solito gruppo terroristico che minaccia l'intero pianeta con la solita arma di distruzione di massa, questa volta frutto dell'ingegneria genetica), bisogna dire come essa sia adeguatamente raccontata dai filmati che ben si amalgamano all'azione, essendo quest'ultima perfetta continuazione delle scene non giocate. In essi sarà il vostro contatto residente in agenzia (Teresa) a spiegarvi cosa fare, il tutto per ognuna delle 30 missioni dislocate tra Alaska, Sud America ed Europa.

A quel punto toccherà a voi entrare nel vivo della missione, con la possibilità di scegliere tra l'approccio da agente segreto o quello nel classico stile Rambo: la peculiarità di Syphon Filter, infatti, consiste nel lasciare il giocatore libero di affrontare le situazioni a proprio piacimento, anche se sarà evidentemente consigliato un metodo meno sanguinario e appariscente. I "consigli" si concretizzano infatti sotto forma di un minor quantitativo di nemici da affrontare, nell'aver cosparso le ambientazioni di cavi da utilizzare come mezzo di trasporto all'oscuro da sguardi indiscreti, senza dimenticare come nel caso abbiate il grilletto facile, le munizioni che avrete a disposizione (considerando anche quelle raccolte dai cadaveri) saranno appena sufficienti a non rimanere a secco. In ogni caso il livello di difficoltà non sembra essere eccessivamente sfidante, grazie a una discreta abbondanza di medikit, giubbotti antiproiettile e checkpoint.


Sbirciare dietro l'angolo
Ma il vero punto a favore di questo ennesimo episodio consiste nel gameplay: per procedere dovrete coordinarvi con altri personaggi, con collaborazioni che vanno dal richiedere un aiuto a scavalcare un muro troppo alto all'azionare interruttori in perfetta sincronia con un elettricista, dall'offrire copertura alla storica collega Lian Xing al richiedere voi stessi fuoco di copertura nei momenti critici, talvolta anche assillati da un countdown che scandisce il termine ultimo per non considerare fallita la missione.

Anche le sparatorie hanno guadagnato in spessore: durante gli scontri a fuoco sarà praticamente obbligatorio cercare riparo a ridosso deii numerosi elementi facenti parte delle ambientazioni, dietro ai quali potrete appiattirvi e sbirciare, senza sporgervi troppo, per vedere come è la situazione dietro l'angolo e colpire chi si sta divertendo a giocare a tiro al bersaglio con voi.
Anche l'AI dei vostri opponenti ha subito miglioramenti, in quanto alla loro volta cercheranno riparo come voi, sporgendosi per tentare di freddarvi con un caricatore delle loro armi automatiche. Essi inoltre tenteranno di venirvi a stanare con irruzioni abbastanza pericolose, ma di solito sotto la copertura dei propri compagni.

Tra visori e armi
Per quanto riguarda l'equipaggiamento del nostro Gabe c'è tutto ciò che ci si aspetterebbe da un agente del suo calibro: visori notturni, ad infrarossi ed EDSU (particolarmente utile per scovare circuiti elettrici), senza dimenticare le armi, che comprendono pistola stordente, coltello e rivoltella silenziata per le uccisioni silenziose, ma vi troverete tra le mani anche un fucile di precisione con varie tipologie di proiettili (normali, esplosivi, a gas, a scarica elettrica) e tutte le armi automatiche che potrete raccogliere dal campo di battaglia. Notevolmente semplificato risulta essere il menu di richiamo della selezione di armi e visori, ora disponibili con la semplice pressione dei tasti destro e sinistro del D-Pad.

Tecnicamente, nonostante la versione provata sia ancora in fase di sviluppo, siamo su livelli buoni, con la realizzazione dei personaggi e le loro animazioni abbastanza convincenti, con tanto di visibilità di tutte le armi possedute in quanto agganciate sul corpo del protagonista. Anche le ambientazioni sono soddisfacenti, capaci anche di garantire una discreta interazione.
Di buona fattura infine il sonoro, con un buon doppiaggio e le musiche a tema (composte da Mark Snow) che accompagnano il ritmo dell'azione.
Insomma, la strada intrapresa sembra essere confortante, tanto da permetterci di sperare in un ultimo buon titolo stealth per PS2. Staremo a vedere.

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Syphon Filter: Dark Mirror

Syphon Filter: Dark Mirror

Dopo il deludente Omega Strain, Gabe Logan tenta nuovamente di conquistare il favore del pubblico delle PS2 con questo Dark Mirror, già apprezzato su PSP e ora in procinto di essere convertito in codice per la console stazionaria.
La possibilità di decidere il bilancio tra azione e stealth, una buona realizzazione delle sparatorie e una altrettanto convincente interazione con gli alleati sono gli elementi che caratterizzano questo episodio, capace anche di esibire un livello tecnico apprezzabile.
La strada intrapresa per riscattare il mezzo flop è stata imboccata, ora bisogna solo nnon deragliare. Staremo a vedere.

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