Table Tennis
di
Ferdinando Saggese
"Rockstar Games present Table Tennis" è la produzione con cui i ragazzi di Rockstar hanno deciso di esordire sulla nuova generazione di console, e più precisamente su Xbox 360, poco più di un anno fa. Il titolo era nato con il preciso compito di simulare uno sport "di nicchia" come il tennis tavolo, saggiando nel contempo le potenzialità tecniche della nuova console Microsoft, ed il risultato era stato accolto con favore sia dalla critica che dal pubblico. Ebbene, "Rockstar Games present Table Tennis" è il gioco con cui Rockstar ha scelto di esordire anche su Nintendo Wii, sicuramente per sperimentarne le virtù, ma soprattutto, per simulare il tennis tavolo nella maniera più completa possibile. I ragazzi di Rockstar Games Leeds, team responsabile di questa conversione, hanno infatti messo le mani sul lavoro dei colleghi di San Diego, concentrando i loro sforzi per adattare il gioco al particolare sistema di controllo della console Nintendo, lasciandolo quindi invariato sotto il profilo dei contenuti.
Questo lavoro si è tradotto in tre sistemi di controllo differenti, realizzati per soddisfare tutti, dal "casual gamer", al videogiocatore incallito. Il primo settaggio disponibile sarà infatti molto simile a quello apprezzato in "Wii Sports - Tennis", e prevederà l'utilizzo del solo Mote. Il giocatore non dovrà quindi curarsi di spostare il personaggio (i cui movimenti verranno gestiti dall'intelligenza artificiale), ma solo di colpire con il giusto tempismo la pallina, imprimendole l'effetto desiderato tramite la croce direzionale. La seconda mappatura introdurrà l'utilizzo del Nunchuck, ma solo per indirizzare meglio i colpi, mentre la terza configurazione (denominata "smanettone"), offrirà il massimo realismo delegando al Nunchuck i movimenti del personaggio, al Mote la direzione dei colpi ed alla croce direzionale gli effetti da imprimere alla pallina. Non mancheranno naturalmente gli efficaci "focus shot" ed i temibili "colpi morbidi", richiamabili, a seconda della mappatura selezionata, con i tasti "B" e "Z". Durante la prova abbiamo potuto verificare come l'esperienza di gioco varierà sensibilmente a seconda del sistema di controllo selezionato, e questo dovrebbe rendere "Table Tennis" un gioco accessibile a tutti, ma gratificante anche per chi è cresciuto a pane e videogiochi. Nonostante alcuni episodi di ritardo, o di cattiva interpretazione dei movimenti, la risposta ai comandi ci è sembrata buona ed il titolo si è fatto apprezzare anche sotto il profilo tecnico grazie ad un engine davvero ottimizzato.
Gli ambienti tridimensionali sono riprodotti con dovizia di particolari, e le dimensioni generalmente ridotte delle "arene" di gioco hanno aiutato gli sviluppatori a "nascondere" i limiti tecnici della console. Il numero di poligoni con cui sono disegnati i personaggi è stato drasticamente tagliato ma, nonostante questo, sono immediatamente riconoscibili e la qualità delle movenze ad essi applicate è rimasta di ottimo livello. Purtroppo non possiamo fare un discorso analogo per le pregevoli animazioni degli indumenti, che sono state completamente tagliate. La qualità delle texture ci ha particolarmente colpito, anche osservato su di un pannello LCD di dimensioni generose, il gioco ha infatti mantenuto un ottimo livello di definizione. L'unico difetto ad oggi imputabile a questa produzione resta quindi l'assenza di una qualsiasi modalità competitiva online, assenza che potrebbe condizionarne, e non poco, la longevità; peccato!
Questo lavoro si è tradotto in tre sistemi di controllo differenti, realizzati per soddisfare tutti, dal "casual gamer", al videogiocatore incallito. Il primo settaggio disponibile sarà infatti molto simile a quello apprezzato in "Wii Sports - Tennis", e prevederà l'utilizzo del solo Mote. Il giocatore non dovrà quindi curarsi di spostare il personaggio (i cui movimenti verranno gestiti dall'intelligenza artificiale), ma solo di colpire con il giusto tempismo la pallina, imprimendole l'effetto desiderato tramite la croce direzionale. La seconda mappatura introdurrà l'utilizzo del Nunchuck, ma solo per indirizzare meglio i colpi, mentre la terza configurazione (denominata "smanettone"), offrirà il massimo realismo delegando al Nunchuck i movimenti del personaggio, al Mote la direzione dei colpi ed alla croce direzionale gli effetti da imprimere alla pallina. Non mancheranno naturalmente gli efficaci "focus shot" ed i temibili "colpi morbidi", richiamabili, a seconda della mappatura selezionata, con i tasti "B" e "Z". Durante la prova abbiamo potuto verificare come l'esperienza di gioco varierà sensibilmente a seconda del sistema di controllo selezionato, e questo dovrebbe rendere "Table Tennis" un gioco accessibile a tutti, ma gratificante anche per chi è cresciuto a pane e videogiochi. Nonostante alcuni episodi di ritardo, o di cattiva interpretazione dei movimenti, la risposta ai comandi ci è sembrata buona ed il titolo si è fatto apprezzare anche sotto il profilo tecnico grazie ad un engine davvero ottimizzato.
Gli ambienti tridimensionali sono riprodotti con dovizia di particolari, e le dimensioni generalmente ridotte delle "arene" di gioco hanno aiutato gli sviluppatori a "nascondere" i limiti tecnici della console. Il numero di poligoni con cui sono disegnati i personaggi è stato drasticamente tagliato ma, nonostante questo, sono immediatamente riconoscibili e la qualità delle movenze ad essi applicate è rimasta di ottimo livello. Purtroppo non possiamo fare un discorso analogo per le pregevoli animazioni degli indumenti, che sono state completamente tagliate. La qualità delle texture ci ha particolarmente colpito, anche osservato su di un pannello LCD di dimensioni generose, il gioco ha infatti mantenuto un ottimo livello di definizione. L'unico difetto ad oggi imputabile a questa produzione resta quindi l'assenza di una qualsiasi modalità competitiva online, assenza che potrebbe condizionarne, e non poco, la longevità; peccato!