Tales of Graces f
Tales of Graces é un titolo che si é fatto sentire per la prima volta nel 2009, quando Namco Bandai ne annunciò l'uscita su Nintendo Wii. Il titolo non lasciò mai i confini del Giappone, ma riscosse comunque un discreto successo tra gli aficionados della serie Tales of, tanto da far sorgere la richiesta di un porting in HD per PS3. Porting che arrivò nel Dicembre 2010 con il titolo Tales of Graces f, ma che solo adesso arriva in Europa dopo quasi due anni di richieste ed analisi di mercato. Per quanto la release sia fissata per la fine di Agosto (ma in USA il titolo é già sugli scaffali), abbiamo avuto modo di provare in anteprima una versione pressoché completa.
Facciamo così la conoscenza con Asbel, il giovane (11 anni all'inizio della vicenda) primogenito del Lord Aston Lhant, governante della città di omonima. La storia comincia quando Asbel ed il fratello minore Hubert incontrano una ragazza priva di memoria addormentata in un campo fiorito: la misteriosa fanciulla, a cui i fratellini danno il nome Sophie, possiede capacità combattive decisamente devastanti, ma si comporta per il resto come una quattordicenne ignara del mondo. Da qui parte tutta una vicenda che si sposterà ben presto avanti nel tempo di 7 anni, in modo da fornirci la possibilità di giocare con protagonisti già adulti ma il cui background non sia semplicemente “narrato”.
Senza soffermarsi troppo sui dettagli della trama, ci limiteremo per ora a menzionare alcuni degli elementi portanti: l'amicizia, innanzi tutto, intesa sia come quella “tra bambini”, sia come un sentimento più profondo e “adulto”, ma poi anche l'amore, il senso di responsabilità in tutte le sue forme e la sensazione d'impotenza contro forze superiori a se stessi; ed ancora il mistero (chi é Sophie? Da dove arriva? Che ruolo e che legame ha con Asbel?), ma anche la politica, la guerra, l'intrigo e il tradimento... c'é insomma un po' di tutto.
Dando un'occhiata più vicina al sistema di gioco, ci troviamo al cospetto di un JRPG con un Battle System in tempo reale: controlleremo infatti un personaggio alla volta, lasciando all'IA l'incombenza di gestire gli altri (massimo) 3 membri del party, sebbene potremo passare al controllo diretto di ciascuno di essi semplicemente agendo sulla croce direzionale; in alternativa, gli altri personaggi possono essere controllati da altri giocatori, a patto di possedere abbastanza controller - niente male, eh? Il sistema fa uso di una sorta di “carburante”, denominato “Chain Capacity” (CC) per determinare il numero di tecniche concatenabili: avremo a disposizione due tasti d'attacco, rispettivamente per le “A-Arts” e le “B-Arts” (queste ultime si sbloccheranno solo dopo il fast-forward di 7 anni), da combinare con lo stick analogico per eseguire le tecniche relative, spendendo così punti CC.
Questi ultimi si rigenereranno piuttosto velocemente col tempo, soprattutto quando parerete o meglio ancora schiverete gli attacchi nemici, ma ovviamente contro avversari particolari avrete necessità di ottimizzarne la spesa, in modo tale che non vi manchino proprio quando le difese di questi vengono meno. Altri comandi permettono di utilizzare ulteriori Arts settate su degli “short cut” sull'analogico destro, nonché di accedere al menù di pausa dove utilizzare pozioni curative o altri item.
Piuttosto interessante é il sistema di “titoli” che il team ha implementato per lo sviluppo delle abilità: oltre ai canonici “punti esperienza” necessari per passare di livello, infatti, i personaggi guadagneranno Skill Points con cui avanzare sulla scheda del loro “Titolo”, ottenendo incrementi di caratteristica, difese contro gli status alterati, fino a nuovi poteri di attacco o potenziamenti di quelli già posseduti. Il titolo può essere cambiato in ogni momento senza perdere i progressi acquisiti (ma alcuni forniscono particolari bonus solo se equipaggiati), ed é possibile sbloccarli in parecchie maniere, ad esempio raggiungendo determinati livelli, o avanzando nella trama, o ancora affrontando un certo numero di mostri o eseguendo ripetutamente la stessa mossa o schivata.
Parimenti interessante il sistema di upgrade degli oggetti: applicando alle armi ed alle armature degli appositi “frammenti” ottenuti in battaglia, sarà possibile ottenere degli incrementi di statistiche e dei bonus circostanziali. Utilizzando l'oggetto per un certo tempo, questo si “forgerà”, col risultato di rendere permanenti i bonus: sarà a quel punto possibile “estrarre” i frammenti per creare delle gemme utilizzabili a loro volta come equipaggiamento, mentre le armi potranno essere nuovamente potenziate, con un ulteriore incremento di caratteristiche... e così via.
Il primo roll-on tra le lande di Lhant, il regno di Windor e la capitale Barona ha messo in luce un mondo organizzato in locazioni collegate tra loro da percorsi pressoché obbligatori, ma in cui non mancano le deviazioni, sempre mirate al raggiungimento di scrigni o altri oggetti nascosti. Le singole locazioni, invece, sono sviluppate secondo una struttura più varia, con varie biforcazioni, piccoli enigmi da risolvere, stanze segrete e quant'altro prima di arrivare all'uscita o all'obbiettivo prefissato.
Naturalmente ci riserviamo di commentare gli elementi tecnici in sede di review: al momento possiamo solo dire che, per quanto sia evidente a primo sguardo che il motore e le risorse sono originariamente realizzate per una console dalle caratteristiche meno prestanti, il lavoro di restyling, di ripulitura delle textures e di ritocco dei modelli fa si che, pur mantenendo un aspetto molto semplice, il risultato sia in linea di massima gradevolissimo. Il gioco é interamente in lingua Inglese - sia i doppiaggi sia i testi su schermo.
Quello che sicuramente conquista sin dalle prime battute in Tales of Graces f é l'approccio alla trama: anche solo il fatto di “partire con dei bambini che poi crescono” é piuttosto accattivante, ma quando le cose cominceranno a farsi serie ed intrecciate, certamente la voglia di andare avanti é parecchia. Ed é con questo sentimento di curiosità sul futuro della vicenda che concludiamo questo primo excursus del gioco, relativo a circa la prima decina di ore e decisamente molto lontano dall'apice della storia. L'appuntamento sugli scaffali é per il 30 Agosto: per allora, avrete il nostro giudizio definitivo.
Facciamo così la conoscenza con Asbel, il giovane (11 anni all'inizio della vicenda) primogenito del Lord Aston Lhant, governante della città di omonima. La storia comincia quando Asbel ed il fratello minore Hubert incontrano una ragazza priva di memoria addormentata in un campo fiorito: la misteriosa fanciulla, a cui i fratellini danno il nome Sophie, possiede capacità combattive decisamente devastanti, ma si comporta per il resto come una quattordicenne ignara del mondo. Da qui parte tutta una vicenda che si sposterà ben presto avanti nel tempo di 7 anni, in modo da fornirci la possibilità di giocare con protagonisti già adulti ma il cui background non sia semplicemente “narrato”.
Senza soffermarsi troppo sui dettagli della trama, ci limiteremo per ora a menzionare alcuni degli elementi portanti: l'amicizia, innanzi tutto, intesa sia come quella “tra bambini”, sia come un sentimento più profondo e “adulto”, ma poi anche l'amore, il senso di responsabilità in tutte le sue forme e la sensazione d'impotenza contro forze superiori a se stessi; ed ancora il mistero (chi é Sophie? Da dove arriva? Che ruolo e che legame ha con Asbel?), ma anche la politica, la guerra, l'intrigo e il tradimento... c'é insomma un po' di tutto.
Dando un'occhiata più vicina al sistema di gioco, ci troviamo al cospetto di un JRPG con un Battle System in tempo reale: controlleremo infatti un personaggio alla volta, lasciando all'IA l'incombenza di gestire gli altri (massimo) 3 membri del party, sebbene potremo passare al controllo diretto di ciascuno di essi semplicemente agendo sulla croce direzionale; in alternativa, gli altri personaggi possono essere controllati da altri giocatori, a patto di possedere abbastanza controller - niente male, eh? Il sistema fa uso di una sorta di “carburante”, denominato “Chain Capacity” (CC) per determinare il numero di tecniche concatenabili: avremo a disposizione due tasti d'attacco, rispettivamente per le “A-Arts” e le “B-Arts” (queste ultime si sbloccheranno solo dopo il fast-forward di 7 anni), da combinare con lo stick analogico per eseguire le tecniche relative, spendendo così punti CC.
Questi ultimi si rigenereranno piuttosto velocemente col tempo, soprattutto quando parerete o meglio ancora schiverete gli attacchi nemici, ma ovviamente contro avversari particolari avrete necessità di ottimizzarne la spesa, in modo tale che non vi manchino proprio quando le difese di questi vengono meno. Altri comandi permettono di utilizzare ulteriori Arts settate su degli “short cut” sull'analogico destro, nonché di accedere al menù di pausa dove utilizzare pozioni curative o altri item.
Piuttosto interessante é il sistema di “titoli” che il team ha implementato per lo sviluppo delle abilità: oltre ai canonici “punti esperienza” necessari per passare di livello, infatti, i personaggi guadagneranno Skill Points con cui avanzare sulla scheda del loro “Titolo”, ottenendo incrementi di caratteristica, difese contro gli status alterati, fino a nuovi poteri di attacco o potenziamenti di quelli già posseduti. Il titolo può essere cambiato in ogni momento senza perdere i progressi acquisiti (ma alcuni forniscono particolari bonus solo se equipaggiati), ed é possibile sbloccarli in parecchie maniere, ad esempio raggiungendo determinati livelli, o avanzando nella trama, o ancora affrontando un certo numero di mostri o eseguendo ripetutamente la stessa mossa o schivata.
Parimenti interessante il sistema di upgrade degli oggetti: applicando alle armi ed alle armature degli appositi “frammenti” ottenuti in battaglia, sarà possibile ottenere degli incrementi di statistiche e dei bonus circostanziali. Utilizzando l'oggetto per un certo tempo, questo si “forgerà”, col risultato di rendere permanenti i bonus: sarà a quel punto possibile “estrarre” i frammenti per creare delle gemme utilizzabili a loro volta come equipaggiamento, mentre le armi potranno essere nuovamente potenziate, con un ulteriore incremento di caratteristiche... e così via.
Il primo roll-on tra le lande di Lhant, il regno di Windor e la capitale Barona ha messo in luce un mondo organizzato in locazioni collegate tra loro da percorsi pressoché obbligatori, ma in cui non mancano le deviazioni, sempre mirate al raggiungimento di scrigni o altri oggetti nascosti. Le singole locazioni, invece, sono sviluppate secondo una struttura più varia, con varie biforcazioni, piccoli enigmi da risolvere, stanze segrete e quant'altro prima di arrivare all'uscita o all'obbiettivo prefissato.
Naturalmente ci riserviamo di commentare gli elementi tecnici in sede di review: al momento possiamo solo dire che, per quanto sia evidente a primo sguardo che il motore e le risorse sono originariamente realizzate per una console dalle caratteristiche meno prestanti, il lavoro di restyling, di ripulitura delle textures e di ritocco dei modelli fa si che, pur mantenendo un aspetto molto semplice, il risultato sia in linea di massima gradevolissimo. Il gioco é interamente in lingua Inglese - sia i doppiaggi sia i testi su schermo.
Quello che sicuramente conquista sin dalle prime battute in Tales of Graces f é l'approccio alla trama: anche solo il fatto di “partire con dei bambini che poi crescono” é piuttosto accattivante, ma quando le cose cominceranno a farsi serie ed intrecciate, certamente la voglia di andare avanti é parecchia. Ed é con questo sentimento di curiosità sul futuro della vicenda che concludiamo questo primo excursus del gioco, relativo a circa la prima decina di ore e decisamente molto lontano dall'apice della storia. L'appuntamento sugli scaffali é per il 30 Agosto: per allora, avrete il nostro giudizio definitivo.
Tales of Graces f
Tales of Graces f
Il nostro primo rolls-on nelle lande di Tales of Graces f ha rivelato un gioco dalla struttura narrativa interessante, con diversi valori importanti alla base della trama ed un sistema di combattimento e di progressione che, una volta padroneggiato, può dare soddisfazioni, specie se si condivide l'esperienza di gioco con qualche amico - risultato ottenibile con il co-op in battaglia. Il gioco attenderà sugli scaffali alla fine di Agosto, pronto a tenerci compagnia il prossimo Autunno...