Tekken Tag Tournament 2
Oltre alla classica modalità Arcade, in cui affronteremo una serie di scontri culminanti con la battaglia contro lo stesso Boss del primo TTT, il gioco ripropone altre modalità ben note: la Prova a Tempo propone di completare un certo numero di livelli nel minor tempo possibile, la Sopravvivenza di superare il maggior numero di scontri senza poter recuperare energia, la Battaglia Fantasma di affrontare una serie di scontri di difficoltà variabile nel tentativo di migliorare il proprio “grado”. A queste si aggiunge la Battaglia a Squadre, che prevede di creare dei team di 2-8 lottatori, e che ciascuno di essi venga sostituito dal successivo quando viene sconfitto (i combattimenti si svolgono comunque con la formula Tag 2vs2).
C'é infine la modalità Doppio, studiata per permettere a due giocatori di giocare nella stessa squadra e fino a quattro partecipanti di confrontarsi insieme: ogni giocatore avrà il controllo di un solo lottatore, e alla chiamata del Tag si “passa la palla” al compagno. Questa modalità é ideale per le serate con molti amici, ma naturalmente richiede un lavoro di squadra notevole per poter ottenere risultati appena paragonabili a quelli raggiungibili gestendo autonomamente una coppia di lottatori. Ovviamente sono presenti anche le varie modalità online, ma come sempre sarà necessario attendere la release per potersi sbilanciare su di queste...
La personalizzazione, già citata per quanto riguarda le armi, permette di acquistare ed equipaggiare a ciascun lottatore capi di abbigliamento, tagli di cappelli, gadget vari, sfondi per le schermate di caricamento, auree colorate e così via; sarà anche possibile personalizzare limitatamente i colori dell'equipaggiamento selezionato. Ma l'apice della personalizzazione la si tocca con la modalità Laboratorio, che costituisce anche il Tutorial e, in un certo senso, la piccola “Storia” di TTT2: Violet - alias Lee - decide di realizzare il “Combot” (robot da combattimento) definitivo, ma a causa di un banale errore si trova a doverlo riprogrammare da capo.
Nei primi livelli di questa peculiare modalità saremo chiamati a “re-imparare” le basi, a partire dagli attacchi più semplici, passando per le prese, le schivate, le reazioni e così via, fino alle tecniche più complesse; gli allenamenti saranno volta per volta interrotti da “intrusi” che fungeranno da scontro boss, naturalmente con riferimento alla tecniche appena imparate. Ben presto avremo accesso al pannello di personalizzazione del Combot, dove potremo acquistare e configurare le mosse a sua disposizione, scegliendole da un elenco tratto dai lottatori ufficiali. Volete avere i calci di Christie, i pugni di Heihachi e le prese di Armor King? Si può fare, al giusto prezzo...
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Dal punto di vista tecnico, il gioco riprende sostanzialmente il motore di Tekken 6 su cui però costruisce scenari totalmente nuovi ispirati a varie località del mondo (c'é anche la Fontana di Trevi): in questi c'é una discreta varietà, e dalla schermata di selezione é visibile la forma dell'arena, la possibilità o meno di sfondare pareti e pavimenti, o il limite infinito. Ad ogni modo, la varietà é garantita anche solo dai 48 lottatori (più il combot), molti dei quali tratti da Tekken 6, le cui animazioni sono numerose e fluide e le texture ben curate; utilizzando il tool di personalizzazione si ha l'idea che queste “sgranino” alla modifica della palette di colori, ma in realtà ritornano omogenee una volta applicate in-game.
La colonna sonora si avvale come di consueto di numerosi brani, con ritmi che strizzano l'occhio alla techno (soprattutto nei menù) ma che sanno essere maestosi nelle giuste ambientazioni. Ad ogni modo, tramite la modalità DJ potrete applicare la musica che preferite ad ogni contesto. I doppiaggi, come già visto negli ultimi capitoli, mettono in bocca ad ogni personaggio il proprio idioma: il Giapponese abbonda, ma non mancano i Cinesi e gli Americani, nonché qualche Francese o Ispanico. L'intero gioco é sottotitolato in Italiano, con una traduzione ben fatta.
Il gioco é decisamente dedicato ai fan della saga, i quali non avranno difficoltà a prendere confidenza con le varie modifiche apportate ai set di combo dei personaggi, studiate in modo da raggiungere un equilibrio (sempre e comunque precario). La meccanica del Tag può essere padroneggiata abbastanza rapidamente nella sua forma più semplice, mentre per applicarla alle prese e alle mosse speciali richiede certamente un po' di pratica in più. Ad ogni modo c'é sempre il Laboratorio del Combot per impratichirsi su tutto il set di mosse, in modo che anche i neofiti abbiano a disposizione un completo ed esaustivo Tutorial. Per il resto, come sempre nei picchiaduro, solo la pratica può portare alla vera maestria: per quanto i neofiti possano trovare con facilità delle combo basilari con cui mettere un po' in difficoltà l'avversario, é pur vero che padroneggiare appieno un personaggio pone il giocatore esperto diversi gradini al di sopra dei principianti.
Rimane anche la tendenza, propria della serie Tekken, di “palleggiare” il nemico sospeso in aria: trattandosi di una situazione che preclude anche l'utilizzo del Tag (per il quale occorre essere coi piedi ben saldi per terra), la strategia mantiene tutta la sua efficacia, sebbene i giocatori più esperti non esitino a definirla “vigliacca”. La presenza di numerosi personaggi per cui ottenere il “filmato finale” rende il gioco godibile in singolo, ma dato che gli stessi finali si possono ottenere in modalità Doppio, rimane palese il fatto che anche per questo traspiri tutta la sua natura multiplayer - come d'altronde é più che lecito in un picchiaduro a incontri.
Insomma: con la possibilità di padroneggiare molti personaggi, le sfide a tempo e l'ottimizzazione del Combot, Tekken Tag Tournament 2 riesce a offrire un buon numero di ore al giocatore singolo, ma ovviamente ha veramente senso solo se vissuto con un amico, o anche più di uno, in locale o in rete. Sicuramente imperdibile per i fan della serie, da provare per tutti gli altri.
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C'é infine la modalità Doppio, studiata per permettere a due giocatori di giocare nella stessa squadra e fino a quattro partecipanti di confrontarsi insieme: ogni giocatore avrà il controllo di un solo lottatore, e alla chiamata del Tag si “passa la palla” al compagno. Questa modalità é ideale per le serate con molti amici, ma naturalmente richiede un lavoro di squadra notevole per poter ottenere risultati appena paragonabili a quelli raggiungibili gestendo autonomamente una coppia di lottatori. Ovviamente sono presenti anche le varie modalità online, ma come sempre sarà necessario attendere la release per potersi sbilanciare su di queste...
La personalizzazione, già citata per quanto riguarda le armi, permette di acquistare ed equipaggiare a ciascun lottatore capi di abbigliamento, tagli di cappelli, gadget vari, sfondi per le schermate di caricamento, auree colorate e così via; sarà anche possibile personalizzare limitatamente i colori dell'equipaggiamento selezionato. Ma l'apice della personalizzazione la si tocca con la modalità Laboratorio, che costituisce anche il Tutorial e, in un certo senso, la piccola “Storia” di TTT2: Violet - alias Lee - decide di realizzare il “Combot” (robot da combattimento) definitivo, ma a causa di un banale errore si trova a doverlo riprogrammare da capo.
Nei primi livelli di questa peculiare modalità saremo chiamati a “re-imparare” le basi, a partire dagli attacchi più semplici, passando per le prese, le schivate, le reazioni e così via, fino alle tecniche più complesse; gli allenamenti saranno volta per volta interrotti da “intrusi” che fungeranno da scontro boss, naturalmente con riferimento alla tecniche appena imparate. Ben presto avremo accesso al pannello di personalizzazione del Combot, dove potremo acquistare e configurare le mosse a sua disposizione, scegliendole da un elenco tratto dai lottatori ufficiali. Volete avere i calci di Christie, i pugni di Heihachi e le prese di Armor King? Si può fare, al giusto prezzo...
Dal punto di vista tecnico, il gioco riprende sostanzialmente il motore di Tekken 6 su cui però costruisce scenari totalmente nuovi ispirati a varie località del mondo (c'é anche la Fontana di Trevi): in questi c'é una discreta varietà, e dalla schermata di selezione é visibile la forma dell'arena, la possibilità o meno di sfondare pareti e pavimenti, o il limite infinito. Ad ogni modo, la varietà é garantita anche solo dai 48 lottatori (più il combot), molti dei quali tratti da Tekken 6, le cui animazioni sono numerose e fluide e le texture ben curate; utilizzando il tool di personalizzazione si ha l'idea che queste “sgranino” alla modifica della palette di colori, ma in realtà ritornano omogenee una volta applicate in-game.
La colonna sonora si avvale come di consueto di numerosi brani, con ritmi che strizzano l'occhio alla techno (soprattutto nei menù) ma che sanno essere maestosi nelle giuste ambientazioni. Ad ogni modo, tramite la modalità DJ potrete applicare la musica che preferite ad ogni contesto. I doppiaggi, come già visto negli ultimi capitoli, mettono in bocca ad ogni personaggio il proprio idioma: il Giapponese abbonda, ma non mancano i Cinesi e gli Americani, nonché qualche Francese o Ispanico. L'intero gioco é sottotitolato in Italiano, con una traduzione ben fatta.
Il gioco é decisamente dedicato ai fan della saga, i quali non avranno difficoltà a prendere confidenza con le varie modifiche apportate ai set di combo dei personaggi, studiate in modo da raggiungere un equilibrio (sempre e comunque precario). La meccanica del Tag può essere padroneggiata abbastanza rapidamente nella sua forma più semplice, mentre per applicarla alle prese e alle mosse speciali richiede certamente un po' di pratica in più. Ad ogni modo c'é sempre il Laboratorio del Combot per impratichirsi su tutto il set di mosse, in modo che anche i neofiti abbiano a disposizione un completo ed esaustivo Tutorial. Per il resto, come sempre nei picchiaduro, solo la pratica può portare alla vera maestria: per quanto i neofiti possano trovare con facilità delle combo basilari con cui mettere un po' in difficoltà l'avversario, é pur vero che padroneggiare appieno un personaggio pone il giocatore esperto diversi gradini al di sopra dei principianti.
Rimane anche la tendenza, propria della serie Tekken, di “palleggiare” il nemico sospeso in aria: trattandosi di una situazione che preclude anche l'utilizzo del Tag (per il quale occorre essere coi piedi ben saldi per terra), la strategia mantiene tutta la sua efficacia, sebbene i giocatori più esperti non esitino a definirla “vigliacca”. La presenza di numerosi personaggi per cui ottenere il “filmato finale” rende il gioco godibile in singolo, ma dato che gli stessi finali si possono ottenere in modalità Doppio, rimane palese il fatto che anche per questo traspiri tutta la sua natura multiplayer - come d'altronde é più che lecito in un picchiaduro a incontri.
Insomma: con la possibilità di padroneggiare molti personaggi, le sfide a tempo e l'ottimizzazione del Combot, Tekken Tag Tournament 2 riesce a offrire un buon numero di ore al giocatore singolo, ma ovviamente ha veramente senso solo se vissuto con un amico, o anche più di uno, in locale o in rete. Sicuramente imperdibile per i fan della serie, da provare per tutti gli altri.
Tekken Tag Tournament 2
Tekken Tag Tournament 2
Dalle sale giochi Giapponesi alle nostre console casalinghe, Tekken Tag Tournament 2 raggruppa praticamente tutti i personaggi della saga (a meno di pre-order e DLC) per uno spin-off che si pone pochi problemi di trama e di intrecci: tutti insieme appassionatamente per darsele di santa ragione. Nonostante ciò, la cura tecnica é come sempre accattivante, e con tanti personaggi a disposizione (tra cui il personalizzabile Combot) c'é sicuramente molta carne al fuoco... Appuntamento al 13 Settembre!