Test Drive Ferrari

di Roberto Vicario
Il marchio Ferrari, per molti, é sinonimo di: velocità, macchine sportive e team vincente. Sin dalla sua creazione, nel non troppo lontano 1947 e per mano dell'ormai defunto Enzo Ferrari, la casa di Maranello ha stregato e rapito i cuori di milioni di appassionati che pur non potendo permettersi questi bolidi, hanno sempre apprezzato la loro fattura innamorandosi dell'unica vera rossa nel mercato dell'automobile.

Stesso discorso potrebbe essere fatto anche per la serie video ludica: Test Drive. Sin dalla sua prima pubblicazione, datata 1987, per mano della mai troppo ricordata Accolade su Amiga e altre console dell'epoca, la serie ha sviluppato una serie infinita di seguiti e spin off che con alti e bassi hanno attraversato praticamente tutte le generazioni fino a quella attuale con la serie Unlimited.
L'annuncio di un titolo basato sulla partnership tra queste due software house ha sin da subito intrigato addetti ai lavori e appassionati del mondo delle quattro ruote. Incaricati di far funzionare questa collaborazione, sono gli Slightly Mad Studios, che molti di voi sicuramente ricorderanno essere gli sviluppatori della serie Need for Speed: Shift. Noi abbiamo visto in anteprima a Milano una versione preliminare del gioco, e siamo pronti a raccontarvela all'interno di questo articolo.

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Rosso é sinonimo di passione!

La storia della casa del Cavallino Rampante é estremamente lunga e affascinante, costellata anche da una serie importante di vittorie sia commerciali che su strada in diverse categoria agonistiche come la Formula Uno. Gli sviluppatori inglesi sanno benissimo che per fare un gioco ispirato alla Ferrari, bisogna andare a ripercorre la gloriosa storia di questa casa automobilistica. Seguendo questa filosofia, verrà proposta ai giocatori una modalità carriera che sotto forma di eventi e scenari ci farà ripercorre le tappe più significative delle macchine rosse. Per questo motivo gli sviluppatori hanno deciso di spingere pesantemente l'acceleratore anche sul fattore nostalgia. Oltre ad una perfetta riproduzione sotto ogni singolo aspetto di ben 52 modelli Ferrari, in base al periodo storico in cui decideremo di correre avremo una serie di filtri a video che ci daranno la stessa sensazioni delle cineprese dell'epoca. Scelta questa già apprezzata in altri titoli, ma che in un gioco di guida risulta una relativamente inedita novità, almeno per questa generazione.

La localizzazione storica non si ferma qui, a dimostrate la passione che gli sviluppatori hanno messo in questo progetto, c'é anche una vera e propria evoluzione dei tracciati all'interno delle diverse epoche storiche. In base al decennio in cui decideremo di correre, infatti, potremmo trovarci di fronte a variazioni di circuiti come quello di Monza, del Nùrburgring e a tracciati del tutto inediti come quello di Pergusa e del test track di proprietà Ferrari a Fiorano.

Oltre a questa modalità, avremo a disposizione le classiche varianti già viste e riviste in questo genere di giochi. Gara veloce ci permetterà di esprimerci su un singolo tracciato dei 39 presenti nella versione finale del prodotto, in time attack dovremo invece cercare di stampare il giro veloce sempre su una delle piste da noi selezionate. Infine, la modalità multiplayer ci permetterà di affrontare una o più gare sotto forma di campionato contro altri piloti umani sparsi per il globo, il tutto coadiuvato da una serie di leaderboards mondiali per decretare il migliore del mondo.

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Guida rabbiosa

A seguito della presentazione, il publisher del gioco ci ha dato la possibilità di testare con mano le differenti versioni del gioco ( PS3, XBOX360 e PC) sia con il pad che con un volante di gioco professionale. Sin dalle prime battute di gioco abbiamo potuto notare come lo stile di guida si rifaccia abbastanza chiaramente allo stesso modello amato/odiato nei due Shift sopra citati. Questo si traduce in un gameplay che difficilmente si può catalogare sotto una singola effige, dato che la presenza di elementi sia arcade che di simulazione, inseriscono il titolo all'interno di quel filone che vede tra i maggiori esponenti il famoso titolo di Bizzare, Project Gotham Racing.

Pur non raggiungendo le stesse vette di eccellenza, dopo un discreto numero di giri compiuti con diversi modelli d'auto, abbiamo apprezzato lo stile di guida che riesce a trasmettere abbastanza fedelmente in termini di velocità e tenuta di strada le sensazioni che si potrebbero percepire nel guidare dal vivo mezzi di questo tipo. Ad ogni modo qualche limite, derivato probabilmente da una serie di obblighi contrattuali, abbastanza usuali quando si sviluppano giochi sotto licenze così importanti e famose, l'abbiamo notato, ed é giusto riportarlo.

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