Test Drive Unlimited
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Appurato che l'apparato motoristico su Xbox 360 è a completo appannaggio di Electronic Arts, forte di cavalli da traino del calibro di Need for Speed e Burnout, Atari ha ben veduto di evitare lo scontro frontale con il colosso americano e di tentare l'assalto alla roccaforte californiana passando dalla "porta di servizio". Messi da parte quindi i tuning più tamarri e la velocità senza compromessi, la software house transalpina ha puntato su altri concetti sempre legati al mondo dei motori trattati finora marginalmente dai suoi concorrenti. Ecco quindi che l'attenzione di Eden Studios si scosta dalla realizzazione del solito titolo formato da missioni alla "una botta e via", ma mira a creare un mondo consistente e persistente dove il giocatore "vive" di riflesso la vita del suo alter ego e la confronta su Xbox Live secondo modalità multiplayer che ergono Test Drive a vero titolo di rango. Il multigiocatore, quindi, si propone come il vero piatto forte dell'offerta ludica Atari non disdegnando però una solida struttura in singolo che fungerà da vera "piattaforma di lancio" per il confronto diretto con gli altri giocatori.
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Ed è proprio la "vita" parallela fatta di motori, bei vestiti e belle donne che funge da cartina tornasole per il giocatore di passaggio a cui viene comunque garantita una robustezza e uno spessore di gioco sicuramente fuori dai canoni convenzionali. Il gioco si apre con la scelta delle fattezze del nostro protagonista, intendo ad imbarcarsi sull'aereo che lo condurrà sull'isola da sogno che fa da sfondo all'intero gioco. Un'intera isola su cui vivere, correre e guadagnare. E si, è la solità "vil pecunia" che fa muovere gli ingranaggi. Ragion per cui, dopo aver messo un tetto sulla testina dorata del nostro personaggio (utile solo per riempire il relativo garage con le macchine acquistate) ed aver preso una macchinetta a noleggio, arriva l'ora di riversare sull'asfalto rovente la nostra voglia di guida. Come da tradizione, si inizierà dal bassissimo, date le esigue finanze, con tutte le difficoltà del caso e con la poco più che utilitaria che riusciremo a strappare al concessionario dovremo cercare di fare miracoli per battere gli avversari di turno.
Oltre che alle solite sfide di rito con le controparti gestite dall'intelligenza artificiale e ai ritocchi al miglior tempo su strada, TDU ci metterà a disposizione anche delle vere e proprie "missioni" per poter affinare al meglio il nostro stile di guida e migliorare la conoscenza ad occhi chiusi del territorio di caccia. Riaccompagnare a casa gentili donzelle impegnate in estenuanti sessioni di shopping o modelle di rientro dal supermercato sono attività all'ordine del giorno per il nostro eroe. Il tutto supportato da un pratico GPS che ci guiderà in tempo reale tra le meraviglie della nostra assolata isola.
Il modello di guida di Test Drive Unlimited (che rappresenta solo l'ultimo capitolo di una serie storica), pur non potendosi definire un simulatore con tutti i crismi, può comunque vantare una buona attinenza con la realtà, grazie anche al supporto del famoso motore fisico Havok. I puristi del genere, avranno però da ridire sulla mancata riproduzione dei danni, dal momento che uno schianto a 200 orari o la classica "botterella da parcheggio" avranno medesimi risultati sulla vostra macchina. Non un graffio, non un'ammaccatura. Telai e carrozzerie sono fatte in adamantino, evidentemente.
Il tutto, evidentemente, è volto a salvaguardare l'onore estetico e prestazionale della pletora di vetture coinvolte nell'operazione Unlimited, che mette sotto lo stesso tetto le migliori due e quattro ruote che il denaro possa comprare. Oltre 125 le case che hanno partecipato all'opera Atari, tra cui spiccano: Ferrari, Lamborghini, Ducati (si, ci sono anche le moto..), Aston Martin, Mercedes, Jaguar, Saleen e l'elenco è ancora lungo. Di certo le case appena indicate non potranno lamentarsi sulla realizzazione estetica dei propri modelli di punta, dal momento che gli sviluppatori non sono certo andati al risparmio in termini poligonali e di trovate ad effetto che attireranno sicuramente gli occhi dei giocatori di turno. Ambienti caraibici, costruzioni imponenti ma anche tanta natura selvaggia fanno da sfondo (forse un po' "muto" in termini di interattività), ad un modo che vive di vita propria, con tanto di traffico cittadino, semafori da rispettare, pena la classica fuga dalle forze dell'ordine e incidenti casuali tra NPC distratti. Uno scenario che verrà popolato da quello che si presenta come il primo tentativo (se escludiamo ovviamente il fallimento di Motorcity Online di Electronic Arts) di M.O.O.R. da leggersi come Massively Open Online Racer.
Ovvero, un immenso catino (in questo caso la già citata isola) dove far convergere migliaia di giocatori che potranno tranquillamente scorrazzare per tutta l'estensione del territorio (imponente, credeteci) e poi decidere di prendere parte alle varie sfide che si terranno lungo i sentieri cittadini. In singolo, ovviamente, si potranno affinare le tecniche di guida e guadagnare quei soldi che permetteranno al giocatore di effettuare raffinati tuning da mettere poi in bella mostra in quella enorme community online che Atari mira a costituire dalla prima metà di Settembre in poi. Numeri, estetica e buoni propositi sono tutti a favore di Bruno Bonnel & Co. Resta da vedere se Test Drive Unlimited avrà sulla community online quel particolare appeal che riesce a distinguere i veri capolavori dagli ottimi tentativi, che mancano però il bersaglio "grosso".
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Ed è proprio la "vita" parallela fatta di motori, bei vestiti e belle donne che funge da cartina tornasole per il giocatore di passaggio a cui viene comunque garantita una robustezza e uno spessore di gioco sicuramente fuori dai canoni convenzionali. Il gioco si apre con la scelta delle fattezze del nostro protagonista, intendo ad imbarcarsi sull'aereo che lo condurrà sull'isola da sogno che fa da sfondo all'intero gioco. Un'intera isola su cui vivere, correre e guadagnare. E si, è la solità "vil pecunia" che fa muovere gli ingranaggi. Ragion per cui, dopo aver messo un tetto sulla testina dorata del nostro personaggio (utile solo per riempire il relativo garage con le macchine acquistate) ed aver preso una macchinetta a noleggio, arriva l'ora di riversare sull'asfalto rovente la nostra voglia di guida. Come da tradizione, si inizierà dal bassissimo, date le esigue finanze, con tutte le difficoltà del caso e con la poco più che utilitaria che riusciremo a strappare al concessionario dovremo cercare di fare miracoli per battere gli avversari di turno.
Oltre che alle solite sfide di rito con le controparti gestite dall'intelligenza artificiale e ai ritocchi al miglior tempo su strada, TDU ci metterà a disposizione anche delle vere e proprie "missioni" per poter affinare al meglio il nostro stile di guida e migliorare la conoscenza ad occhi chiusi del territorio di caccia. Riaccompagnare a casa gentili donzelle impegnate in estenuanti sessioni di shopping o modelle di rientro dal supermercato sono attività all'ordine del giorno per il nostro eroe. Il tutto supportato da un pratico GPS che ci guiderà in tempo reale tra le meraviglie della nostra assolata isola.
Il modello di guida di Test Drive Unlimited (che rappresenta solo l'ultimo capitolo di una serie storica), pur non potendosi definire un simulatore con tutti i crismi, può comunque vantare una buona attinenza con la realtà, grazie anche al supporto del famoso motore fisico Havok. I puristi del genere, avranno però da ridire sulla mancata riproduzione dei danni, dal momento che uno schianto a 200 orari o la classica "botterella da parcheggio" avranno medesimi risultati sulla vostra macchina. Non un graffio, non un'ammaccatura. Telai e carrozzerie sono fatte in adamantino, evidentemente.
Il tutto, evidentemente, è volto a salvaguardare l'onore estetico e prestazionale della pletora di vetture coinvolte nell'operazione Unlimited, che mette sotto lo stesso tetto le migliori due e quattro ruote che il denaro possa comprare. Oltre 125 le case che hanno partecipato all'opera Atari, tra cui spiccano: Ferrari, Lamborghini, Ducati (si, ci sono anche le moto..), Aston Martin, Mercedes, Jaguar, Saleen e l'elenco è ancora lungo. Di certo le case appena indicate non potranno lamentarsi sulla realizzazione estetica dei propri modelli di punta, dal momento che gli sviluppatori non sono certo andati al risparmio in termini poligonali e di trovate ad effetto che attireranno sicuramente gli occhi dei giocatori di turno. Ambienti caraibici, costruzioni imponenti ma anche tanta natura selvaggia fanno da sfondo (forse un po' "muto" in termini di interattività), ad un modo che vive di vita propria, con tanto di traffico cittadino, semafori da rispettare, pena la classica fuga dalle forze dell'ordine e incidenti casuali tra NPC distratti. Uno scenario che verrà popolato da quello che si presenta come il primo tentativo (se escludiamo ovviamente il fallimento di Motorcity Online di Electronic Arts) di M.O.O.R. da leggersi come Massively Open Online Racer.
Ovvero, un immenso catino (in questo caso la già citata isola) dove far convergere migliaia di giocatori che potranno tranquillamente scorrazzare per tutta l'estensione del territorio (imponente, credeteci) e poi decidere di prendere parte alle varie sfide che si terranno lungo i sentieri cittadini. In singolo, ovviamente, si potranno affinare le tecniche di guida e guadagnare quei soldi che permetteranno al giocatore di effettuare raffinati tuning da mettere poi in bella mostra in quella enorme community online che Atari mira a costituire dalla prima metà di Settembre in poi. Numeri, estetica e buoni propositi sono tutti a favore di Bruno Bonnel & Co. Resta da vedere se Test Drive Unlimited avrà sulla community online quel particolare appeal che riesce a distinguere i veri capolavori dagli ottimi tentativi, che mancano però il bersaglio "grosso".