The Art of Magic
Al momento di entrare nell'arena sarà possibile scegliere un certo set di magie da utilizzare che, verosimilmente, sarà diverso da quello scelto da altri contendenti. Il concetto é stato chiaramente ispirato dal gioco di carte di Magic The Gathering: avere le giuste magie per controbattere quelle dell'avversario può essere la chiave per vincere il duello. Esercitarsi nel duello, magari contro un mago gestito dal computer, può essere inoltre un ottimo esercizio per impratichirsi con le tecniche di gioco e con gli effetti delle singole magie da utilizzare poi proficuamente nella campagna di gioco
UNA GRAFICA TUTTA NUOVA
Se lo schema di gioco non é stato radicalmente mutato dalla versione precedente, la stessa cosa non si può certo dire per la grafica, completamente stravolta e rivisitata. La prima evidente differenza é data dal fatto che il motore che gestiva la prima versione di The Art of Magic era di tipo 2D, ora, quasi inevitabilmente, si é passati a un engine grafico 3D. Gli effetti sono quindi estremamente gradevoli e ben realizzati: trasparenze, come per esempio quelle dell'acqua o del fumo, danno realismo alla scena e il 3D offre la possibilità di effetture zoom per ingrandire o allargare la scena che si sta visualizzando. Delle funzionalità 3D se ne avvantaggiano ovviamente anche gli effetti pirotecnici e scenografici dati dal lancio delle magie: esplosioni, lampi e mille altre cose ancora appaiono sullo schermo come se fossero veri. Inoltre i progettisti affermano che saranno individuabili e visibili i più piccoli dettagli della scena rendendo il tutto estremamente gradevole e appassionante
Di ciò si avvantaggeranno anche i personaggi, buoni o cattivi che siano, che saranno resi con un numero molto alto di poligoni garantendo perfezione nelle fattezze fisiche e fluidità nei movimenti
CONCLUSIONI
Sulla carta The Art of Magic non dovrebbe assolutamente deludere e, rispetto ad altri videogiochi simili, dovrebbe garantire originalità e giocabilità. Niente spade o poderosi guerrieri alla Conan, ma solo cervello e molto, molto Mana. Ovviamente attendiamo con ansia la versione definitiva per vedere se saranno confermate o meno tutte le aspettative nate intorno a questo gioco.
UNA GRAFICA TUTTA NUOVA
Se lo schema di gioco non é stato radicalmente mutato dalla versione precedente, la stessa cosa non si può certo dire per la grafica, completamente stravolta e rivisitata. La prima evidente differenza é data dal fatto che il motore che gestiva la prima versione di The Art of Magic era di tipo 2D, ora, quasi inevitabilmente, si é passati a un engine grafico 3D. Gli effetti sono quindi estremamente gradevoli e ben realizzati: trasparenze, come per esempio quelle dell'acqua o del fumo, danno realismo alla scena e il 3D offre la possibilità di effetture zoom per ingrandire o allargare la scena che si sta visualizzando. Delle funzionalità 3D se ne avvantaggiano ovviamente anche gli effetti pirotecnici e scenografici dati dal lancio delle magie: esplosioni, lampi e mille altre cose ancora appaiono sullo schermo come se fossero veri. Inoltre i progettisti affermano che saranno individuabili e visibili i più piccoli dettagli della scena rendendo il tutto estremamente gradevole e appassionante
Di ciò si avvantaggeranno anche i personaggi, buoni o cattivi che siano, che saranno resi con un numero molto alto di poligoni garantendo perfezione nelle fattezze fisiche e fluidità nei movimenti
CONCLUSIONI
Sulla carta The Art of Magic non dovrebbe assolutamente deludere e, rispetto ad altri videogiochi simili, dovrebbe garantire originalità e giocabilità. Niente spade o poderosi guerrieri alla Conan, ma solo cervello e molto, molto Mana. Ovviamente attendiamo con ansia la versione definitiva per vedere se saranno confermate o meno tutte le aspettative nate intorno a questo gioco.