The Club
Un Club decisamente fuori dal comune
Non tutti i club sono uguali. Quello che vuole presentarci Bizarre Creation poi ha ben pochi punti in comune con le associazioni che siamo abituati a conoscere. Pensate ad una organizzazione segreta talmente potente e ricca da poter disporre di tutto quel che è necessario per organizzare un vero e proprio torneo in cui in gioco non vi sono semplicemente soldi e onore, ma la stessa vita dei partecipanti. Non sembrano esserci limiti per i tentacoli di The Club, in grado di reclutare assassini da ogni angolo del globo, acquistare arsenali adatti ad una vera e propria guerra e, persino, utilizzare indisturbatamente strade di famose città d'arte come teatro del letale gioco. Protagonisti principali, otto contendenti, ognuno con una storia alle spalle e particolari capacità. Il "classico" palcoscenico dove vince chi sopravvive? Non proprio, anche questo sarebbe troppo convenzionale per The Club. Qui, per primeggiare, bisogna uccidere più in fretta di chiunque altro, più spettacolarmente di chiunque altro e più violentemente di chiunque altro. E se ancora non si fosse capito, è nel Club che farete vedere se siete veri uomini o signorine.
Sparando per la città
Questo è, omicidio più, omicidio meno, il mondo in cui gravita l'ultima fatica del team Bizzarre Creation, salito da qualche anno agli onori della cronaca grazie agli ottimi risultati della serie motoristica di Project Gotham. Si passa dunque da bolidi a quattro ruote a fucili e mitragliatori, in quello che è definibile come uno sparatutto un terza persona. Saremo infatti chiamati a scegliere un personaggio tra quelli disponibili (otto, con la possibilità di sbloccarne uno inizialmente inaccessibile), imbracciare i nostri "cannoni" e iniziare la scalata nelle gerarchie di The Club. Abbiamo preso in esame la demo giocabile disponibile su PS Store che, con un download di 1,7 giga circa, intende darci un assaggio della nuova filosofia di gioco concepita dal team di sviluppo. Potremo cimentarci in alcune modalità, utilizzando uno solo tra i protagonisti, Dragov, criminale russo ricercato dalla polizia sovietica, estremamente lento ma molto forte e in grado di resistere a diversi colpi d'arma da fuoco. Il livello disponibile è denominato Prison Cell, colonia penitenziaria di Newhaven, negli Stati Uniti. In single player potremo dedicarci al Time Attack e allo Sprint, mentre in multiplayer dovremo giocare unicamente in locale, vista la mancanza dell'opportunità di saggiare il gioco online. Quel che abbiamo maggiormente sentito dire riguardo a The Club, in questi mesi di sviluppo, è che i Bizarre Creations erano alla ricerca di un punto d'incontro tra un rancing game arcade e uno sparatutto.
Andando a dare il via ad una partita Time Attack, capiremo subito quanto di reale c'è a riguardo. In questa modalità, saremo impegnati a compiere diversi giri di un percorso costruito dentro alla location, con un ferreo limite di tempo, scandito dai secondi che inesorabilmente scorreranno sul timer in sovrimpressione. Uccidendo nemici e raggiungendo i vari ceckpoint, guadagneremo preziosi istanti per terminare positivamente la prova. Logicamente, segneremo anche punteggi, ma questi prenderanno particolare importanza quando daremo il via ad una partita Sprint. Questa volta saremo impegnati a cercare la via d'uscita da un determinato luogo nel minor tempo possibile, accumulando il maggior numero di punti. Per superare il livello e sbloccarne di nuovi, avremo uno specifico risultato da battere, ottenibile tramite un sofisticato sistema di combo. Ogni volta che uccideremo un avversario, vedremo apparire sullo schermo una barra che pian piano scomparirà. Se riusciremo a mettere a segno un'altra uccisione, daremo vita ad una combo, aumentando anche la durata del moltiplicatore. Sfruttando al meglio l'ambiente, le armi, alcuni bonus sparsi per il livello e colpi abbinati a capriole o altri movimenti, il bonus sarà sempre maggiore.
Con questo meccanismo, legato ad una perfetta conoscenza dell'ambiente e una indispensabile capacità di saper gestire al meglio i comandi, potremo giungere ai vari obbiettivi. E' proprio qui che appare chiara l'anima di The Club, trasudando azione da ogni pixel. Gli sviluppatori hanno voluto creare un'esperienza di gioco quanto più frenetica possibile, lasciando da parte tutto quel che è esplorazione, attese per cercare il colpo migliore o studio del nemico. Per essere più precisi, sarà comunque necessario fare diverse partite per conoscere a memoria l'ambiente che ci circonda, le posizioni di bonus e avversari e le mosse migliori per guadagnare tempo e combo; il tutto però votato alla futura realizzazione di quello che, automobilisticamente parlando, potremmo definire come un "giro veloce", in cui dare fondo a tutte le nostre abilità. Volendo ricordare Project Gotham Racing, potremmo dire che i Bizarre Creations hanno voluto far rivivere le modalità di combo fatte di derapate e sorpassi, in un contesto animato da piombo e granate.
L'arte del massacro
Come detto in precedenza, un vero peccato che la demo non permetta di provare una modalità multiplayer online che, indubbiamente, rappresenterà un punto di forza del titolo. Possiamo in ogni caso giocare con tre amici in locale, consolandoci e sapendo che, nella versione definitiva del gioco, sarà inserita l'opzione "Sparatoria", un editor intuitivo per creare la propria partita in multiplayer in ogni minimo particolare. Questo, oltre che a rassicurarci sulla cura infusa sull'online, ci fa ben sperare per quanto riguardo alla longevità di The Club.
Dal punto di vista squisitamente tecnico, tolte alcune sbavature sicuramente correggibili in tempo per la build finale, possiamo bearci di una buona grafica, dove rilessi e texture sono ben realizzati, come il team ci aveva abituato in passato. Il tutto è accompagnato da un sonoro all'altezza, tenendo comunque conto che sul mercato, al contrario di qui, troveremo le voci totalmente tradotte in italiano. Manteniamo qualche riserva sull'intelligenza artificiale, i nemici infatti sembrano comportarsi in maniera altalenante, a volte nascondendosi ad oltranza, altre lanciandosi muniti di una semplice pistola verso il nostro arsenale.
Logicamente aumentando il livello di difficoltà, la situazione si farà più infuocata, ma ci riserviamo di giocare la versione finale per capire se alcune situazioni sono da ritenersi fuori luogo o inserite da compendio per l'anima arcade del gameplay. Discreti i comandi, grazie alla possibilità di regolare la sensibilità delle levette analogiche, anche se sarebbe stata gradita la possibilità di rimappare i tasti in base alle preferenze personali. A concludere il quadro, sedici armi da trovare in giro per i livelli, partendo dalla classica pistola per arrivare al devastante lanciarazzi, passando per vari fucili e mitragliatori.
Quel che abbiamo potuto provare di The Club, ci ha mostrato quanta adrenalina e frenesia si sia voluta trasmettere nel titolo, sostenuta tra l'altro da un comparto tecnico che si lascia ammirare. Le idee sembrano esserci tutte, non ci rimane che attendere la versione definitiva del gioco per vedere quel che sembra proporsi come un'importante presenza nella categoria degli sparatutto arcade, soprattutto in caso di conferma del divertimento assaporato, anche in multiplayer online.
Non tutti i club sono uguali. Quello che vuole presentarci Bizarre Creation poi ha ben pochi punti in comune con le associazioni che siamo abituati a conoscere. Pensate ad una organizzazione segreta talmente potente e ricca da poter disporre di tutto quel che è necessario per organizzare un vero e proprio torneo in cui in gioco non vi sono semplicemente soldi e onore, ma la stessa vita dei partecipanti. Non sembrano esserci limiti per i tentacoli di The Club, in grado di reclutare assassini da ogni angolo del globo, acquistare arsenali adatti ad una vera e propria guerra e, persino, utilizzare indisturbatamente strade di famose città d'arte come teatro del letale gioco. Protagonisti principali, otto contendenti, ognuno con una storia alle spalle e particolari capacità. Il "classico" palcoscenico dove vince chi sopravvive? Non proprio, anche questo sarebbe troppo convenzionale per The Club. Qui, per primeggiare, bisogna uccidere più in fretta di chiunque altro, più spettacolarmente di chiunque altro e più violentemente di chiunque altro. E se ancora non si fosse capito, è nel Club che farete vedere se siete veri uomini o signorine.
Sparando per la città
Questo è, omicidio più, omicidio meno, il mondo in cui gravita l'ultima fatica del team Bizzarre Creation, salito da qualche anno agli onori della cronaca grazie agli ottimi risultati della serie motoristica di Project Gotham. Si passa dunque da bolidi a quattro ruote a fucili e mitragliatori, in quello che è definibile come uno sparatutto un terza persona. Saremo infatti chiamati a scegliere un personaggio tra quelli disponibili (otto, con la possibilità di sbloccarne uno inizialmente inaccessibile), imbracciare i nostri "cannoni" e iniziare la scalata nelle gerarchie di The Club. Abbiamo preso in esame la demo giocabile disponibile su PS Store che, con un download di 1,7 giga circa, intende darci un assaggio della nuova filosofia di gioco concepita dal team di sviluppo. Potremo cimentarci in alcune modalità, utilizzando uno solo tra i protagonisti, Dragov, criminale russo ricercato dalla polizia sovietica, estremamente lento ma molto forte e in grado di resistere a diversi colpi d'arma da fuoco. Il livello disponibile è denominato Prison Cell, colonia penitenziaria di Newhaven, negli Stati Uniti. In single player potremo dedicarci al Time Attack e allo Sprint, mentre in multiplayer dovremo giocare unicamente in locale, vista la mancanza dell'opportunità di saggiare il gioco online. Quel che abbiamo maggiormente sentito dire riguardo a The Club, in questi mesi di sviluppo, è che i Bizarre Creations erano alla ricerca di un punto d'incontro tra un rancing game arcade e uno sparatutto.
Andando a dare il via ad una partita Time Attack, capiremo subito quanto di reale c'è a riguardo. In questa modalità, saremo impegnati a compiere diversi giri di un percorso costruito dentro alla location, con un ferreo limite di tempo, scandito dai secondi che inesorabilmente scorreranno sul timer in sovrimpressione. Uccidendo nemici e raggiungendo i vari ceckpoint, guadagneremo preziosi istanti per terminare positivamente la prova. Logicamente, segneremo anche punteggi, ma questi prenderanno particolare importanza quando daremo il via ad una partita Sprint. Questa volta saremo impegnati a cercare la via d'uscita da un determinato luogo nel minor tempo possibile, accumulando il maggior numero di punti. Per superare il livello e sbloccarne di nuovi, avremo uno specifico risultato da battere, ottenibile tramite un sofisticato sistema di combo. Ogni volta che uccideremo un avversario, vedremo apparire sullo schermo una barra che pian piano scomparirà. Se riusciremo a mettere a segno un'altra uccisione, daremo vita ad una combo, aumentando anche la durata del moltiplicatore. Sfruttando al meglio l'ambiente, le armi, alcuni bonus sparsi per il livello e colpi abbinati a capriole o altri movimenti, il bonus sarà sempre maggiore.
Con questo meccanismo, legato ad una perfetta conoscenza dell'ambiente e una indispensabile capacità di saper gestire al meglio i comandi, potremo giungere ai vari obbiettivi. E' proprio qui che appare chiara l'anima di The Club, trasudando azione da ogni pixel. Gli sviluppatori hanno voluto creare un'esperienza di gioco quanto più frenetica possibile, lasciando da parte tutto quel che è esplorazione, attese per cercare il colpo migliore o studio del nemico. Per essere più precisi, sarà comunque necessario fare diverse partite per conoscere a memoria l'ambiente che ci circonda, le posizioni di bonus e avversari e le mosse migliori per guadagnare tempo e combo; il tutto però votato alla futura realizzazione di quello che, automobilisticamente parlando, potremmo definire come un "giro veloce", in cui dare fondo a tutte le nostre abilità. Volendo ricordare Project Gotham Racing, potremmo dire che i Bizarre Creations hanno voluto far rivivere le modalità di combo fatte di derapate e sorpassi, in un contesto animato da piombo e granate.
L'arte del massacro
Come detto in precedenza, un vero peccato che la demo non permetta di provare una modalità multiplayer online che, indubbiamente, rappresenterà un punto di forza del titolo. Possiamo in ogni caso giocare con tre amici in locale, consolandoci e sapendo che, nella versione definitiva del gioco, sarà inserita l'opzione "Sparatoria", un editor intuitivo per creare la propria partita in multiplayer in ogni minimo particolare. Questo, oltre che a rassicurarci sulla cura infusa sull'online, ci fa ben sperare per quanto riguardo alla longevità di The Club.
Dal punto di vista squisitamente tecnico, tolte alcune sbavature sicuramente correggibili in tempo per la build finale, possiamo bearci di una buona grafica, dove rilessi e texture sono ben realizzati, come il team ci aveva abituato in passato. Il tutto è accompagnato da un sonoro all'altezza, tenendo comunque conto che sul mercato, al contrario di qui, troveremo le voci totalmente tradotte in italiano. Manteniamo qualche riserva sull'intelligenza artificiale, i nemici infatti sembrano comportarsi in maniera altalenante, a volte nascondendosi ad oltranza, altre lanciandosi muniti di una semplice pistola verso il nostro arsenale.
Logicamente aumentando il livello di difficoltà, la situazione si farà più infuocata, ma ci riserviamo di giocare la versione finale per capire se alcune situazioni sono da ritenersi fuori luogo o inserite da compendio per l'anima arcade del gameplay. Discreti i comandi, grazie alla possibilità di regolare la sensibilità delle levette analogiche, anche se sarebbe stata gradita la possibilità di rimappare i tasti in base alle preferenze personali. A concludere il quadro, sedici armi da trovare in giro per i livelli, partendo dalla classica pistola per arrivare al devastante lanciarazzi, passando per vari fucili e mitragliatori.
Quel che abbiamo potuto provare di The Club, ci ha mostrato quanta adrenalina e frenesia si sia voluta trasmettere nel titolo, sostenuta tra l'altro da un comparto tecnico che si lascia ammirare. Le idee sembrano esserci tutte, non ci rimane che attendere la versione definitiva del gioco per vedere quel che sembra proporsi come un'importante presenza nella categoria degli sparatutto arcade, soprattutto in caso di conferma del divertimento assaporato, anche in multiplayer online.
The Club
The Club
La demo di The Club ci preannuncia quello che potrebbe essere una vero e proprio parco di divertimenti per chi ama gli sparatutto di stampo marcatamente arcade. Certo, non abbiamo potuto provare la modalità multiplayer online, che sicuramente sarà uno degli assi nella manica del titolo, ma abbiamo potuto assaggiare il gusto del gameplay generale. The Club si é rivelato un piatto dal sapore molto particolare, capace di lasciare interdetti alle prima partite, ma offrirsi piacevole al palato con lo scorrere dei minuti e con la presa di confidenza del sistema di controllo. Incalzante e veloce, l'esperienza di gioco viene incanalata in continui tentativi per imparare a conoscere l'arena, con l'obbiettivo di fare esperienza per quello che sarà il "giro veloce" del livello. Con l'uscita nei negozi e le prime sfide online, potremo confermare se Bizarre Creation sarà riuscita a confezionare sotto ogni punto di vista un prodotto altamente adrenalinico, come questa versione dimostrativa lascia intendere.