The Crew
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La line up di Ubisoft vanta nomi importanti come Assassin's Creed e Far Cry, ma quest'anno arriverà sugli scaffali anche un prodotto completamente nuovo, The Crew, gioco forse meno di richiamo ma decisamente interessante. Dopo averlo visto e provato di sfuggita all'E3 di Los Angeles, grazie ad una fase beta tenutasi in questi giorni su PC, abbiamo finalmente potuto provare un po' più a fondo il titolo sviluppato da Ivory Tower. Questo studio alla sua prima opera, é in realtà costituito da veterani del genere, già dietro alle serie Need for Speed, V-Rally ma soprattutto a Test Drive Unlimited. The Crew non nasconde infatti moltissimi legami proprio con quest'ultimo.
Ma cosa é esattamente The Crew? Gli sviluppatori ne parlano come di un ibrido tra gioco di corse e MMO. L'idea non é poi molto lontana dalla realtà, anche se da quanto abbiamo potuto provare, il titolo sembra potersi più semplicemente definire come un enorme gioco di corse free-roaming, dotato di una fortissima integrazione con la componente online. Il prodotto Ubisoft si presenta da subito davvero ricco di elementi, completo persino di una sorta di trama a fare da collante tra le missioni principali. In secondo luogo, la mappa di gioco é a dir poco ambiziosa, visto che dichiara di coprire gli interi Stati Uniti. Sparse per le strade, e non solo, troviamo ad accompagnare le missioni principali, tutta una serie di sfide secondarie, per non rimanere mai senza nulla da fare.
Alla base vi é un gameplay che cerca di unire un'esperienza da racing arcade con una crescita del giocatore, che al posto di un personaggio da gioco di ruolo, troverà le suo auto, in grado di migliorare sbloccando i livelli uno alla volta grazie ai punti esperienza guadagnati in gara. Un nuovo livello significa punti da spendere per acquisire altrettanti perk, parti per modifiche all'auto e ovviamente accesso a nuove missioni. Avviato The Crew, veniamo portati per mani attraverso la prima parte del gioco, che ci introduce il protagonista di cui vestiremo i panni, un esperto corridore clandestino, che si ritrova immischiato nell'assassinio del fratello. Incastrato da un agente dell'FBI corrotto, lo ritroviamo dopo 5 anni di carcere liberato dalla federale Zoe.
Questa é intenzionata a smascherare il collega, per questo decide di ingaggiare il nostro alter ego, rilasciandolo e aiutandolo ad infiltrarsi nella malavita organizzata che gestisce le gare clandestine, praticamente in tutti gli Stai Uniti. Dovremo così fare carriera, competendo nelle varie corse, per raggiungere i piani alti e smascherare i criminali e i poliziotti corrotti. Insomma, non certo una trama che ci incollerà allo schermo, ma durante le ore di beta ha funzionato più che bene nel trascinarsi da una competizione ad un'altra per tutta la mappa di gioco. Principalmente aiuta nel guidare il giocatore attraverso quello che altrimenti risulterebbe un free-roaming troppo vasto e dispersivo. Va invece dato atto ad Ivory Tower di aver creato un sistema intelligente, capace di sbloccare un po' alla volta nuove missioni e di spingere l'utente ad esplorare nuove aree per partecipare a gare sempre più competitive.
Tramite la mappa di gioco é possibile individuare i vari punti di interesse, ma non saranno visibili da subito. Questi compariranno infatti o se sbloccati dall'avanzare della storia o esplorando. Ci saranno delle stazioni da individuare sfruttando un rudimentale radar le quali, proprio come le torri radio di Far Cry 3, renderanno visibili le varie sfide nella zona. Ma non solo, con lo stesso sistema si potranno trovare degli oggetti segreti utili per ottenere delle macchine speciali.
Il processo di crescita sembra funzionare piuttosto bene, con tantissime parti da vincere per migliorare le statistiche delle proprie auto. Allo stesso tempo però, ci é parso di guadagnare pochi soldi, almeno in questa prima parte dell'esperienza, limitando di molto la possibilità di comprare nuovi mezzi e parti per il tuning. Insomma, a differenza di altri giochi di corse, in The Crew non sembra che ci attenda un garage stracolmo di bolidi. D'altro canto, focalizzarsi su una macchina principale, permette al titolo di fornire un ampio spettro di personalizzazioni, sia per quanto riguarda le prestazioni che l'aspetto estetico, modificabile con vernici, decalcomanie ed accessori di varia natura.
E rientra proprio in questo aspetto una delle caratteristiche più interessanti di The Crew, ovvero la presenza di ben sei tipologie di assetti differenti. L'auto parte infatti dalla versione "di serie", come la trovereste dal concessionario insomma. Potrete però con l'avanzare della carriera, modificarla e renderla più adatta alle prime competizioni su asfalto, grazie alla versione da strada. Sterrato é il primo assetto che modifica sensibilmente anche l'aspetto estetico del vostro bolide, rendendolo perfetto per le gare più sporche. Raid, Performance e Circuito sono le tre categorie superiori per poter competere nelle sfide di livello più alto su sterrato, in strada o appunto su tracciato.
Come avrete intuito, la varietà é moltissima, e provando la beta davvero siamo rimasti molto soddisfatti dall'offerta ludica. Deviando un po' dal solco tracciato dalla campagna principale, ci si può divertire con le sfide prima citate, le quali vanno da record di velocità a slalom, passando per salti, fughe e così via. E a proposito di fughe, non manca neanche la polizia, che vigila sulle strade delle città statunitensi. In realtà l'abbiamo trovata piuttosto tollerante, ma comunque in grado di dare ulteriore spessore all'esperienza di gioco.
Per quanto quella che abbiamo provato sia una beta ancora per certi versi acerba, The Crew ha già mostrato moltissime potenzialità. Prima di tutto il mondo ricreato dai ragazzi di Ivory Tower é dettagliato, vivo e vastissimo. Ovviamente la riproduzione degli Stati Uniti non é uno a uno, però il risultato é comunque impressionante e soprattutto vario. D'altro canto, non tutte le zone sono ricche di cose da fare, speriamo che la versione finale offra qualcosa in più per quanti amano esplorare a fondo la mappa di gioco.
Un elemento che non ci ha convinti del tutto é il modello di guida, decisamente arcade ma allo stesso tempo dotato di una fisica plausibile. Purtroppo il compromesso non sempre é soddisfacente, visto che il controllo del mezzo diventa molto difficoltoso ed impreciso alle alte velocità. Considerato lo stile del gioco avrebbe forse più senso alleggerire un po' i mezzi e permettere una maggiore stabilità per potersi godere appieno gli slalom tra il traffico a 200 chilometri orari piuttosto che finire contro il guardrail lottando contro un effetto pendolo molto marcato. C'é anche da dire che con gli upgrade la situazione tende a migliorare, e forse ai livelli più alti che non abbiamo potuto provare durante la beta, tale problema tenderà a ridimensionarsi.
vimager2, 3, 4
The Crew ci ha ricordato moltissimo lo sfortunato e sottovalutato Test Drive Unlimited 2, del quale riprende molti aspetti, e per certi versi tenta di espandere l'idea di mutiplayer. Il mondo di gioco é infatti aperto e costantemente online, così che girovagando per gli Stati Uniti virtuali potremo incontrare altri utenti. Sarà possibile in ogni momento costituire una squadra, con la quale affrontare le missioni, guadagnando così del denaro extra, oppure sfidarsi in gare competitive. Durante la fase beta non abbiamo incontrato molta gente, in realtà, allontanando lo spettro di racing MMO, di contro il risultato é decisamente bilanciato e permette un'integrazione tra singleplayer ed online efficace, abbattendo un'ulteriore barriera tra le due componenti.
Per quanto il titolo sia atteso a novembre, e quella provata sia una versione ancora incompleta, siamo rimasti piacevolmente colpiti dal comparto tecnico. Abbiamo apprezzato un livello di dettaglio notevole, una varietà di paesaggi eccellente e modelli poligonali decisamente curati. Il tutto é impreziosito da effetti grafici azzeccati e un sistema di illuminazione ben fatto. Per esprimerci definitivamente attendiamo ovviamente di poter mettere le mani sulla versione completa, che speriamo verrà meglio ottimizzata vista la fatica che The Crew fa a girare fluidamente anche su macchine decisamente performanti. Inoltre sono da vedere le versioni console, che speriamo possano offrire il medesimo livello di dettaglio.
Test Drive Unlimited 3?
Ma cosa é esattamente The Crew? Gli sviluppatori ne parlano come di un ibrido tra gioco di corse e MMO. L'idea non é poi molto lontana dalla realtà, anche se da quanto abbiamo potuto provare, il titolo sembra potersi più semplicemente definire come un enorme gioco di corse free-roaming, dotato di una fortissima integrazione con la componente online. Il prodotto Ubisoft si presenta da subito davvero ricco di elementi, completo persino di una sorta di trama a fare da collante tra le missioni principali. In secondo luogo, la mappa di gioco é a dir poco ambiziosa, visto che dichiara di coprire gli interi Stati Uniti. Sparse per le strade, e non solo, troviamo ad accompagnare le missioni principali, tutta una serie di sfide secondarie, per non rimanere mai senza nulla da fare.
Alla base vi é un gameplay che cerca di unire un'esperienza da racing arcade con una crescita del giocatore, che al posto di un personaggio da gioco di ruolo, troverà le suo auto, in grado di migliorare sbloccando i livelli uno alla volta grazie ai punti esperienza guadagnati in gara. Un nuovo livello significa punti da spendere per acquisire altrettanti perk, parti per modifiche all'auto e ovviamente accesso a nuove missioni. Avviato The Crew, veniamo portati per mani attraverso la prima parte del gioco, che ci introduce il protagonista di cui vestiremo i panni, un esperto corridore clandestino, che si ritrova immischiato nell'assassinio del fratello. Incastrato da un agente dell'FBI corrotto, lo ritroviamo dopo 5 anni di carcere liberato dalla federale Zoe.
Questa é intenzionata a smascherare il collega, per questo decide di ingaggiare il nostro alter ego, rilasciandolo e aiutandolo ad infiltrarsi nella malavita organizzata che gestisce le gare clandestine, praticamente in tutti gli Stai Uniti. Dovremo così fare carriera, competendo nelle varie corse, per raggiungere i piani alti e smascherare i criminali e i poliziotti corrotti. Insomma, non certo una trama che ci incollerà allo schermo, ma durante le ore di beta ha funzionato più che bene nel trascinarsi da una competizione ad un'altra per tutta la mappa di gioco. Principalmente aiuta nel guidare il giocatore attraverso quello che altrimenti risulterebbe un free-roaming troppo vasto e dispersivo. Va invece dato atto ad Ivory Tower di aver creato un sistema intelligente, capace di sbloccare un po' alla volta nuove missioni e di spingere l'utente ad esplorare nuove aree per partecipare a gare sempre più competitive.
Quando la mappa di gioco comprende tutti gli Stati Uniti
Tramite la mappa di gioco é possibile individuare i vari punti di interesse, ma non saranno visibili da subito. Questi compariranno infatti o se sbloccati dall'avanzare della storia o esplorando. Ci saranno delle stazioni da individuare sfruttando un rudimentale radar le quali, proprio come le torri radio di Far Cry 3, renderanno visibili le varie sfide nella zona. Ma non solo, con lo stesso sistema si potranno trovare degli oggetti segreti utili per ottenere delle macchine speciali.
Il processo di crescita sembra funzionare piuttosto bene, con tantissime parti da vincere per migliorare le statistiche delle proprie auto. Allo stesso tempo però, ci é parso di guadagnare pochi soldi, almeno in questa prima parte dell'esperienza, limitando di molto la possibilità di comprare nuovi mezzi e parti per il tuning. Insomma, a differenza di altri giochi di corse, in The Crew non sembra che ci attenda un garage stracolmo di bolidi. D'altro canto, focalizzarsi su una macchina principale, permette al titolo di fornire un ampio spettro di personalizzazioni, sia per quanto riguarda le prestazioni che l'aspetto estetico, modificabile con vernici, decalcomanie ed accessori di varia natura.
E rientra proprio in questo aspetto una delle caratteristiche più interessanti di The Crew, ovvero la presenza di ben sei tipologie di assetti differenti. L'auto parte infatti dalla versione "di serie", come la trovereste dal concessionario insomma. Potrete però con l'avanzare della carriera, modificarla e renderla più adatta alle prime competizioni su asfalto, grazie alla versione da strada. Sterrato é il primo assetto che modifica sensibilmente anche l'aspetto estetico del vostro bolide, rendendolo perfetto per le gare più sporche. Raid, Performance e Circuito sono le tre categorie superiori per poter competere nelle sfide di livello più alto su sterrato, in strada o appunto su tracciato.
Come avrete intuito, la varietà é moltissima, e provando la beta davvero siamo rimasti molto soddisfatti dall'offerta ludica. Deviando un po' dal solco tracciato dalla campagna principale, ci si può divertire con le sfide prima citate, le quali vanno da record di velocità a slalom, passando per salti, fughe e così via. E a proposito di fughe, non manca neanche la polizia, che vigila sulle strade delle città statunitensi. In realtà l'abbiamo trovata piuttosto tollerante, ma comunque in grado di dare ulteriore spessore all'esperienza di gioco.
Racing MMO?
Per quanto quella che abbiamo provato sia una beta ancora per certi versi acerba, The Crew ha già mostrato moltissime potenzialità. Prima di tutto il mondo ricreato dai ragazzi di Ivory Tower é dettagliato, vivo e vastissimo. Ovviamente la riproduzione degli Stati Uniti non é uno a uno, però il risultato é comunque impressionante e soprattutto vario. D'altro canto, non tutte le zone sono ricche di cose da fare, speriamo che la versione finale offra qualcosa in più per quanti amano esplorare a fondo la mappa di gioco.
Un elemento che non ci ha convinti del tutto é il modello di guida, decisamente arcade ma allo stesso tempo dotato di una fisica plausibile. Purtroppo il compromesso non sempre é soddisfacente, visto che il controllo del mezzo diventa molto difficoltoso ed impreciso alle alte velocità. Considerato lo stile del gioco avrebbe forse più senso alleggerire un po' i mezzi e permettere una maggiore stabilità per potersi godere appieno gli slalom tra il traffico a 200 chilometri orari piuttosto che finire contro il guardrail lottando contro un effetto pendolo molto marcato. C'é anche da dire che con gli upgrade la situazione tende a migliorare, e forse ai livelli più alti che non abbiamo potuto provare durante la beta, tale problema tenderà a ridimensionarsi.
vimager2, 3, 4
The Crew ci ha ricordato moltissimo lo sfortunato e sottovalutato Test Drive Unlimited 2, del quale riprende molti aspetti, e per certi versi tenta di espandere l'idea di mutiplayer. Il mondo di gioco é infatti aperto e costantemente online, così che girovagando per gli Stati Uniti virtuali potremo incontrare altri utenti. Sarà possibile in ogni momento costituire una squadra, con la quale affrontare le missioni, guadagnando così del denaro extra, oppure sfidarsi in gare competitive. Durante la fase beta non abbiamo incontrato molta gente, in realtà, allontanando lo spettro di racing MMO, di contro il risultato é decisamente bilanciato e permette un'integrazione tra singleplayer ed online efficace, abbattendo un'ulteriore barriera tra le due componenti.
Per quanto il titolo sia atteso a novembre, e quella provata sia una versione ancora incompleta, siamo rimasti piacevolmente colpiti dal comparto tecnico. Abbiamo apprezzato un livello di dettaglio notevole, una varietà di paesaggi eccellente e modelli poligonali decisamente curati. Il tutto é impreziosito da effetti grafici azzeccati e un sistema di illuminazione ben fatto. Per esprimerci definitivamente attendiamo ovviamente di poter mettere le mani sulla versione completa, che speriamo verrà meglio ottimizzata vista la fatica che The Crew fa a girare fluidamente anche su macchine decisamente performanti. Inoltre sono da vedere le versioni console, che speriamo possano offrire il medesimo livello di dettaglio.