The Day Before: anteprima dell’MMO (che non è un MMO!) che non giocherete
The Day Before è un gioco multiplayer looter ad estrazione co-op PvP e PvE
Il 2023 ha conosciuto momenti videoludici di un’epicità assoluta, ma anche di porting su PC davvero pessimi, se vogliamo (ma è giusto così) anche giochi brutti o mediocri, ma il caso di The Day Before è tutto a sé e rientra in qualcosa che assomiglia più ad una commedia, ma attenzione, vi farà ridere solo se non siete tra gli acquirenti e se lo siete che avete avuto la possibilità di avere un rimborso pieno, se no è una tragedia. Anche perchè è di queste ore la notizia che Fntastic abbia chiuso i battenti, quindi sarà molto complicato poter vedere la versione definitiva di The Day Before.
Ieri, ovvero The Day Before
Questo gioco è un disastro, in senso lato e in senso stretto, non si sa bene – e forse non lo sapremo mai – se ci sono stati problemi nello sviluppo, in un’uscita anticipata – anche se ha avuto numerosi slittamenti – o se forse il team di sviluppo è stato troppo ambizioso, ma il risultato è qualcosa che forse non sarebbe mai dovuto uscire e che dovrà lottare con le unghie e con i denti per tentare di accaparrarsi il favore del pubblico. Partiamo dal fatto che questo gioco vende sé stesso come un MMO, ma non lo è, e già qui si capisce che c’erano idee un po’ confuse. Questo è un looter shooter ad estrazione, nel senso che vi inserite in un contesto urbano cercando determinati elementi che vi vengono richiesti e dovete cercare l’uscita prima che qualche altro giocatore vi faccia la pelle e vi venga a rubare il bottino e con il denaro accumulato cerchiate di migliorare sempre di più il vostro status, aggiungendo nuove missioni e portando avanti il vostro personaggio.
Ogni personaggio avrà dei perk iniziali, grazie ai quali si avranno dei boost in alcune componenti, vedi quindi una propensione all’uso di alcune armi, looting o recupero dell’energia-vita. Dopo aver speso un po’ di tempo nella creazione estetica del nostro personaggio, siamo più che pronti ad entrare in azione, ovvero nella scelta di un’area geografica e relativo server dedicato per iniziare a giocare.
Dopo il brusco risveglio inizierete a conoscere la piccola community di sopravvissuti, ognuno dei quali avrà delle specifiche richieste da soddisfare in giro per la metropoli. Nulla di strano, particolare o diverso dal solito, ma è fondamentale capire che le quest e la gestione non sono propriamente quelle di un MMO classico. In questo titolo infatti conta molto la componente PvP, ma soprattutto le considerazioni da fare in un contesto che essenzialmente ci richiede di recuperare oggetti e fuggire dall’area il più velocemente possibile. Il nostro zaino ha un equipaggiamento di base e alcuni spazi, quindi non potremo riempirlo di qualsiasi cosa ci passi per la mente o che troviamo sul campo, meglio quindi focalizzarci prima sugli obiettivi richiesti, ma soprattutto potremmo perdere quello che ci portiamo appresso, quindi meglio mettere al sicuro quello che è possibile dalla nostra amica Abby prima di partire.
Il più grande nemico che incontrerete saranno i bug, quattro freeze del gioco in meno di un’ora non sono banalissimi, oltretutto uno di questi mi diceva che aveva raggiunto il limite delle risorse della mia scheda grafica – una RTX 3070 – quando è richiesto come requisito massimo una 1080ti (di due generazioni prima).
La parte ancora più divertente è che in una di queste disconnessioni ho perso praticamente tutto il mio equipaggiamento e mi ha fatto rientrare con… nulla, nemmeno una scacciacani di default. Pur gestendo le impostazioni senza puntare al massimo, i cali di frame rate sono piuttosto vistosi, senza avere un tipo di grafica che ne giustifichi la cosa. Senza nemmeno aver incontrato un nemico, vi troverete talvolta a lottare con gli oggetti che vorrete tentare di aprire – auto, casse, scatole, ecc. – in quanto dovrete fare la danza della pioggia intorno ad essi tentando di vedersi attivare il tasto di azione che permette l’apertura dell’oggetto stesso.
Alla stesura dell’articolo ci sono oltre 18.000 utenti che valutano il gioco su Steam come “Perlopiù negativo” ed è un peccato, dato che ci sono parecchi elementi che potrebbero essere divertenti, ma che è molto difficile riuscire anche solo a testarli perché… non funziona quasi nulla. Sullo store americano il gioco è crollato di prezzo – lo si trova intorno ai 15 dollari – mentre su Steam Italia è sui 40 Euro, ma in questa fase sconsiglio l’acquisto e di attendere che qualcuno degli sviluppatori si metta una mano al cuore e faccia qualcosa per questo scempio, magari un giorno sarà il gioco migliore del mondo, ad ora proprio no.