The Fish Files

The Fish Files
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Il limite dell'hardware Nintendo é stato quindi tenuto in debita considerazione e tutto quello che appare su schermo nelle foto é già stato testato con risultati entusiasmanti, anche grazie all'utilizzo del SEEd (Stupid Engine Editor), l'in-house tool che ha permesso di creare lo scripting delle ambientazioni in modo facile e veloce. Gli ultimi ritocchi del team siciliano si sono rivolti quindi al reparto sonoro, per cui sono stati studiate diverse soluzioni che permettessero l'inserimento di colonne musicali a degno supporto del gioco
The Fish Files
Dante immerso nei suoi pensieri. L'Hi Color si fa sentire più che mai

L'uscita della prima vera fatica 7th Sense é ormai imminente: The Fish Files, infatti, ha trovato in Micorids un editore attento e fiducioso nelle potenzialità di questo gioco; la fiducia di Microids s'é inoltre ulteriormente estesa dinanzi alla capacità operativa di 7th Sense, al punto di arrivare a commissionare al team siciliano un'altro gioco per GBC (basato sulla famosa licenza de "La Famiglia Addams") prima ancora che The Fish Files fosse ultimato! Restate sintonizzati su Gamesurf per la recensione di quello che si spera possa essere un capolavoro tutto italiano.
The Fish Files
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The Fish Files

The Fish Files non è solo il sogno di un gruppo di sviluppatori italiani che diventa realtà, ma è anche un progetto che può rendere lustro e inorgoglire la scena nazionale degli sviluppatori software, altrimenti ancora piuttosto incerta e imprigionata nelle solite pregiudiziali che il resto del mondo affibbia all'Italia in fatto di software (qualcuno ha parlato di pirateria?). Le credenziali per risultare un ottimo titolo sotto tutti gli aspetti, The Fish Files le possiede tutte: lato tecnico di prim'ordine e con proposte decisamente innovative per un Game Boy Color, stile grafico azzeccato e una forte influenza dalle prime avventure Lucas a condire il tutto. Ma, soprattutto, una genuina passione per il videogiocare che traspira dagli stessi sviluppatori del gioco e che, di questi tempi sempre più legati alle regole del marketing e del riciclo di idee, non fa affatto male.

Andrea Focacci

SECONDO COMMENTO
E' vivido il ricordo della prima prova su strada di The Fish Files al recente ECTS 2001, attorniato dai sette membri fondatori del team di sviluppo con gli occhi puntati sul sottoscritto che teneva in mano un GBC su cui girava la loro splendida creatura... In tempi in cui il Game Boy Advance ha già regalato evidenti meraviglie, delineando un salto tecnologico netto rispetto alla maggior parte della produzione per GBC, vedere in azione The Fish Files lascia davvero stupiti: anzitutto per il fatto che tale qualità visiva possa scaturire dall'anziana tecnologia del Game Boy Color; in secondo luogo che il sapore, la magia, la demenzialità delle mitiche avventure LucasArts - filtrate, eleborate e interpretate dall'italiaco talento - possano essere racchiusi nell'angosto spazio fisico e tecnologico di una cartuccia per Game Boy Color. Ci sarà tempo nella recensione di parlare della trama (pesci rapiti da un immaginario College americano) da cui deriva il titolo del gioco e del tipo di gameplay adottato per questa avventura portatile: per adesso non ci resta che attendere (il momento dell'uscita è vicino) e augurare ancora ai 7th Sense il più grande degli "in bocca ala lupo"!

Matteo Camisasca

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