The Last Guardian
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É stata una delle rivelazioni dell'E3 2009, ma anche il grande assente dell'E3 2010: originariamente presentato come “Project Trico”, perché é in effetti il terzo lavoro del Team Ico (ma qualcuno afferma che Trico sia il nome della creatura presente nel gioco), The Last Guardian promette di portare sugli schermi della PS3 le atmosfere, le emozioni e il romanticismo che ha fatto grandi i predecessori Ico e Shadow of the Colossus. Al timone, ancora una volta, Fumito Ueda, il quale é un fermo sostenitore della teoria secondo cui si può dare vita a un incredibile realismo sfruttando l'immaginazione.
E immaginazione ci vuole per concepire la colossale creatura che riempie gli occhi e lo schermo quando si parla di TLG: una cane? Un drago? Un gatto? Un serpente? Un uccello? Un mix di questi? La verità, più semplice ancora, é che si tratta di una creatura di pura fantasia, l'animale dei sogni che racchiude in sé certamente gli elementi più affascinanti e stimolanti di vari esseri viventi, ma che ha anche e soprattutto una propria identità immersa nel mondo fantastico deve la vicenda si svolge.
Così quando vediamo questa creatura (non sappiamo ancora neppure se il “Guardiano” menzionato nel titolo sia riferito ad essa) afferrare dolcemente il bambino con la bocca e posizionarlo nel suo grembo, é la generica immagine della madre che soccorre e difende il proprio cucciolo ad emergere, così come quando il bambino si allontana su uno stretto passaggio lasciando dietro di sé la creatura da sola, i suoi occhi da cucciolo dimostrano una malinconia che trascende il concetto di razza.
Ma cerchiamo per un attimo di distaccarci dal preponderante senso di fascino che le immagini e i filmati trasmettono e concentriamoci su quanto é possibile stabilire sul gioco in sé ed il gameplaying. TLG é, come già accennato, l'avventura di un bambino e di una creatura colossale: tra i due, il protagonista vero e proprio, quello che presumibilmente controlleremo in prima persona per la maggior parte del tempo, sarà il bambino. All'inizio della vicenda, sembrerebbe proprio che la creatura sia prigioniera, assicurata ad una pesante catena, ma in tutte le altre scene questo vincolo scompare: forse che la creatura sia liberata dal bambino? Ma siamo nel campo delle ipotesi.
Per il resto, l'avventura si configura essenzialmente nella chiave del viaggio, ossia di un mondo da attraversare superando insieme i pericoli, così come avveniva in Ico. La creatura é un animale possente, questo é fuor di dubbio, ma se da un lato la sua mole garantisce protezione contro i pericoli e può traghettare il suo compagno a grandi altezza o nelle profondità del mare, dall'altro abbisogna di spazi e sentieri commisurati per poter procedere. Va da sé che in molte situazioni sarà il bambino a dover trovare un modo per sgombrare il passaggio al suo ingombrante famiglio, e saranno certamente quelle le occasioni in cui si troverà più esposto ai pericoli.
Pericoli che per il momento sono stati presentati solo sottoforma di guerrieri in armatura completa, tanto minacciosi quanto impersonali - anche in questo é possibile scorgere la dicotomia tra la natura romantica dei protagonisti e quella circostanziale degli antagonisti. Il bambino non é un guerriero forte come Ico o Warden: la sua arma più affilata é la furtività, acuita dalla bassa statura e dai piedi scalzi, e certamente sarà tanto più al sicuro quanto più eviterà contatti con questi energumeni. All'occorrenza, però, é stato visto come sia possibile afferrare degli oggetti, come ad esempio dei barilotti, per scagliarli contro i soldati, anche se ad occhio questo sembrerebbe più un intervento atto a stordirli, rallentarli o comunque distrarli piuttosto che a sconfiggerli totalmente.
Interessante, invece, vedere gli stessi barilotti lanciati verso la creatura, con essa che li afferra al volo e li sgranocchia, ingoiandone il contenuto. Può forse essere che il grosso bestione soffra la fame e debba essere regolarmente alimentato? In questo caso é presumibile che un organismo così imponente abbia bisogno di un apporto nutritivo notevole, e chissà che anche la sua forza, la sua risolutezza contro i nemici, o financo l'amicizia che lo unisce al padroncino non possano essere influenzate dal grado di nutrimento. Lo stesso Ueda ha affermato al Magazine Officiale Playstation come il rapporto tra la creatura e il bambino andrà evolvendosi durante la vicenda a seconda di come essa verrà trattata, ad esempio rimuovendo dal suo corpo le lance e le frecce che vi sono conficcate.
Purtroppo la mancanza di una ulteriore presentazione all'E3 2010 ha lasciato tutti ancora con molte domande prive di risposta: Andrew House di SCEE ha garantito che il team é al lavoro giorno e notte e che se non é stato presentato nulla é semplicemente perché preferivano non rivelare l'attuale stato dei lavori, ma il tempo passa e ancora noi non abbiamo neppure una previsione sulla data di uscita. Per ingannare l'attesa non possiamo fare altro che riguardare i filmati, cullarci come il bambino tra le piume della creatura, lasciarci accarezzare dall'atmosfera, e sognare...
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E immaginazione ci vuole per concepire la colossale creatura che riempie gli occhi e lo schermo quando si parla di TLG: una cane? Un drago? Un gatto? Un serpente? Un uccello? Un mix di questi? La verità, più semplice ancora, é che si tratta di una creatura di pura fantasia, l'animale dei sogni che racchiude in sé certamente gli elementi più affascinanti e stimolanti di vari esseri viventi, ma che ha anche e soprattutto una propria identità immersa nel mondo fantastico deve la vicenda si svolge.
Così quando vediamo questa creatura (non sappiamo ancora neppure se il “Guardiano” menzionato nel titolo sia riferito ad essa) afferrare dolcemente il bambino con la bocca e posizionarlo nel suo grembo, é la generica immagine della madre che soccorre e difende il proprio cucciolo ad emergere, così come quando il bambino si allontana su uno stretto passaggio lasciando dietro di sé la creatura da sola, i suoi occhi da cucciolo dimostrano una malinconia che trascende il concetto di razza.
Ma cerchiamo per un attimo di distaccarci dal preponderante senso di fascino che le immagini e i filmati trasmettono e concentriamoci su quanto é possibile stabilire sul gioco in sé ed il gameplaying. TLG é, come già accennato, l'avventura di un bambino e di una creatura colossale: tra i due, il protagonista vero e proprio, quello che presumibilmente controlleremo in prima persona per la maggior parte del tempo, sarà il bambino. All'inizio della vicenda, sembrerebbe proprio che la creatura sia prigioniera, assicurata ad una pesante catena, ma in tutte le altre scene questo vincolo scompare: forse che la creatura sia liberata dal bambino? Ma siamo nel campo delle ipotesi.
Per il resto, l'avventura si configura essenzialmente nella chiave del viaggio, ossia di un mondo da attraversare superando insieme i pericoli, così come avveniva in Ico. La creatura é un animale possente, questo é fuor di dubbio, ma se da un lato la sua mole garantisce protezione contro i pericoli e può traghettare il suo compagno a grandi altezza o nelle profondità del mare, dall'altro abbisogna di spazi e sentieri commisurati per poter procedere. Va da sé che in molte situazioni sarà il bambino a dover trovare un modo per sgombrare il passaggio al suo ingombrante famiglio, e saranno certamente quelle le occasioni in cui si troverà più esposto ai pericoli.
Pericoli che per il momento sono stati presentati solo sottoforma di guerrieri in armatura completa, tanto minacciosi quanto impersonali - anche in questo é possibile scorgere la dicotomia tra la natura romantica dei protagonisti e quella circostanziale degli antagonisti. Il bambino non é un guerriero forte come Ico o Warden: la sua arma più affilata é la furtività, acuita dalla bassa statura e dai piedi scalzi, e certamente sarà tanto più al sicuro quanto più eviterà contatti con questi energumeni. All'occorrenza, però, é stato visto come sia possibile afferrare degli oggetti, come ad esempio dei barilotti, per scagliarli contro i soldati, anche se ad occhio questo sembrerebbe più un intervento atto a stordirli, rallentarli o comunque distrarli piuttosto che a sconfiggerli totalmente.
Interessante, invece, vedere gli stessi barilotti lanciati verso la creatura, con essa che li afferra al volo e li sgranocchia, ingoiandone il contenuto. Può forse essere che il grosso bestione soffra la fame e debba essere regolarmente alimentato? In questo caso é presumibile che un organismo così imponente abbia bisogno di un apporto nutritivo notevole, e chissà che anche la sua forza, la sua risolutezza contro i nemici, o financo l'amicizia che lo unisce al padroncino non possano essere influenzate dal grado di nutrimento. Lo stesso Ueda ha affermato al Magazine Officiale Playstation come il rapporto tra la creatura e il bambino andrà evolvendosi durante la vicenda a seconda di come essa verrà trattata, ad esempio rimuovendo dal suo corpo le lance e le frecce che vi sono conficcate.
Purtroppo la mancanza di una ulteriore presentazione all'E3 2010 ha lasciato tutti ancora con molte domande prive di risposta: Andrew House di SCEE ha garantito che il team é al lavoro giorno e notte e che se non é stato presentato nulla é semplicemente perché preferivano non rivelare l'attuale stato dei lavori, ma il tempo passa e ancora noi non abbiamo neppure una previsione sulla data di uscita. Per ingannare l'attesa non possiamo fare altro che riguardare i filmati, cullarci come il bambino tra le piume della creatura, lasciarci accarezzare dall'atmosfera, e sognare...
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