The Last of Us

di Fabio Trifoni
Mettete il team creativo dei Naughty Dog davanti ad una puntata della BBC “Planet Earth”, dove veniva mostrata l' infezione del Cordyceps: un fungo parassitario che infetta la corteccia celebrale degli insetti fino a produrre delle escrescenze rendendo poi funghi gli insetti stessi. Metteteci in mezzo un' ambientazione stile “Io sono leggenda”, condiamo il tutto con delle citazioni tratte dal fumetto The Walking Dead ed abbiamo tutte le carte in regola per avere tra le mani il prossimo capolavoro dei ragazzi di Santa Monica: The Last of Us.



Siamo dunque catapultati in un prossimo futuro dove il fungo Cordyceps ha subito una mutazione e le sue spore non attaccano più solo gli insetti ma infettano anche gli umani. Un epidemia globale che fa sprofondare la terra in uno scenario apocalittico abitato dagli infettati.
Questi ultimi subiscono una graduale mutazione che si distingue (per ora) in due stadi: Runner e Clicker. Nel primo stadio l' infettato rimane con le sembianze umane, il suo volto é comunque segnato da solchi rossi. Il Runner é veloce e molto temibile. Nel secondo stadio invece il fungo prende il sopravvento anche fisicamente. L'infetto ha il volto dilaniato e ricoperto da escrescenze che gli impediscono di vedere. Ma il Clicker ha sviluppato un sistema uditivo molto sensibile (simile a quello dei pipistrelli) e riesce ad attaccare orientandosi attraverso i rumori che lo circondano. Si può ucciderlo solo colpendolo alla testa, essere silenziosi e veloci é un obbligo. Una volta morto l'infetto diventa parte dell'ambiente, permettendo così al fungo di liberare le spore continuando così a contaminare l' ambiente circostante

Nessuna zona é più abitabile se non le poche aree di quarantena dove vivono gli ultimi uomini, che cercano di sopravvivere in quel luogo sempre più lontano da ciò che si può chiamare casa.


La storia inizia proprio in una di queste zone, in un quartiere di quella che una volta era Boston. Joel é uno spacciatore che vende droghe e armi con la sua partner Tess al mercato nero. Joel ha molti scheletri nel suo armadio, scheletri che gli pesano sulla coscienza come macigni. Ellie é una ragazzina quattordicenne sveglia e curiosa. Nata in quarantena e affascinata dagli oggetti appartenuti all‘epoca pre-infetta. Le strade di Joel ed Ellie si incontrano grazie ad un amico di Joel che in punto di morte gli chiede di far uscire la bambina dalla quarantena e portarla da un gruppo di persone per motivi non ancora conosciuti.
Le cose non vanno per il verso giusto, i militari cercano di fermare Joel ma lui riesce a scappare con la bambina e Tess fuori la zona di sicurezza.

Inizia così il viaggio nella Boston post-apocalittica nelle vesti (ovviamente) di Joel (Tess ed Ellie saranno controllate dalla IA e non sarà presente alcuna modalità cooperativa, ma solo un multiplayer competitivo).



In questa pre-alpha quello che salta subito agli occhi é lo scenario in cui ci muoveremo insieme al nostro eroe. Paesaggi urbani infiniti e surreali, ormai distrutti e infestati da qualcosa che sembra non si possa più controllare. Nei primi minuti di gioco avremmo modo di familiarizzare con i vari comandi di gioco (ci verrà in aiuto man mano che interagiremo con un oggetto e/o personaggio un minitutorial) e con la costruzione delle armi. Si avete capito bene: costruzione delle armi. Non sempre, infatti, avremmo modo di avere pistole o fucili da portare con noi ma il più delle volte dovremmo esplorare i luoghi che ci circondano al fine di trovare degli oggetti per costruire la nostra arma bianca del momento. Giusto per fare un esempio, con delle bende, una lama di forbice e un pezzo di legno si può costruire una sorta di mazza chiodata, utile per bucare e mettere fuori combattimento la testa dei Clicker con un semplice colpo. Attenzione però, le armi bianche (come quelle da fuoco) non sono infinite ma si usurano nel tempo e dopo averle usate un tot di volte dovranno essere riparate e/o ricostruite. La strategia, dunque, é tra gli aspetti principali del gameplay. Capire come muoversi per proteggere Tess ed Ellie sarà fondamentale, anche per instaurare un rapporto di fiducia con la piccola che ci sarà d‘aiuto in più situazioni. Dovremmo prestare molta attenzione ai Runners che aspetteranno in attesa del momento più propizio per attaccare (leggasi anche fine delle munizioni), dovremmo misurare l‘uso delle armi per fronteggiare i Clickers, lenti ma decisamente più letali dei loro compari. Ma non saranno solo loro i nostri nemici. Avremmo contro anche gli umani (militari/mercenari) che per motivi sconosciuti non vogliono che Ellie arrivi a destinazione.

In questa prima demo giocabile, non vogliamo soffermarci sul comparto tecnico (già ottimo ma non esente da piccoli bug), poiché si avrà tempo fino alla metà di giungo per perfezionare il tutto, ma vogliamo soffermarci sul gameplay e l‘atmosfera che letteralmente ci coinvolge già dai primi minuti di gioco.




L'esplorazione e l'interazione con gli oggetti e l'ambiente sono indubbiamente le peculiarità distintive del titolo dei Naughty Dog, ma il tutto é dosato sapientemente con momenti di tatticismo ricercato nel fronteggiare i nemici che si incontrano. Dovremmo aiutare Joel ad espiare le colpe del passato e lo faremo cercando di instaurare un rapporto di fiducia in stile padre-figlia con Ellie, che come detto sarà fondamentale nel nostro percorso. Ci sono, inoltre, chicche non da poco. Nel costruire armi o nel consultare l‘ inventario, ad esempio, non sarà necessario operare tramite il classico menu di pausa, ma continuerà l'interazione con l'ambiente circostante constringendoci di fatto a valutare la situazione prima di tentare di ripare o ricostruire una mazza chiodata.

Onestamente parlando: avevamo impugnato il pad della ps3, pensando di dover interagire con il cugino "sfortuntato" di Nathan Drake catapultato in uno scenario alla Walking Dead. Beh, non é così, i comandi di gioco, l‘elemento strategico, l‘IA che si adatta alle circostanze (non vi troverete mai davanti alle stesse reazioni dei vostri nemici) e soprattutto il senso d‘ansia che vi pervaderà sempre di più coinvolgendovi al tal punto di voler spingervi oltre per vedere come va a finire, porta The Last of Us sul podio del genere survival-action ancor prima della sua uscita. Una menzione particolare alla fotografia e al montaggio dei video di intermezzo che non hanno nulla da invidiare alle migliori produzioni cinematografiche.