The Legend of Zelda: A link between Worlds

di Roberto Vicario
Sono passati 22 lunghissimi anni da quando Nintendo rilasciò una perla con il nome The Legend of Zelda: A Link to the Past. Un titolo che nel profondo e ricco mondo “Zeldiano” ha avuto un impatto che ancora oggi, nonostante tantissimi seguiti a curriculum, fa ancora scuola. Dungeon, Crescita del personaggio e tanto altro sono stati elementi inseriti proprio a partire da quel capitolo, e ancora oggi, utilizzati dalla serie.

Non risulta quindi difficile comprendere perché Nintendo abbia deciso di puntare su quello che risulta un seguito/remake di quello Zelda che insieme a Ocarina of Time ha segnato indelebilmente la serie. Un evento organizzato da Nintendo Italia, per mostrare la line up Nintendo 3DS ci ha permesso di mettere mano su una breve ma significati demo del gioco.



Vecchio e nuovo, un mix potenzialmente perfetto!
The Legend of Zelda 3DS, questo é il nome provvisorio del gioco, propone di riportare in vita un mondo di Hyrule affascinante e divertente, cercando di farlo convivere con le innovazioni tecnologiche più recenti e qualche novità che non guasta mai.

Seppur breve, la demo che ci é stato concesso giocare, ha messo in evidenza tutte queste caratteristiche, lasciando dentro di noi una volta completato il nostro giocato, quella classica sensazione di delusione scaturita dalla irrefrenabile voglia di voler continuare a giocare.

Si, perché il gioco fa di tutto per mettere a proprio agio il giocatore, grazie ad una mappatura dei comandi che ricorda senza troppi fronzoli quella degli Zelda più classici. Spada, martello ed arco saranno le nostre armi offensive, mentre lo scudo servirà principalmente per evitare la perdita di cuori dagli attacchi nemici. A questo si aggiungo delle novità date dalla barra magica colorata di verde che si consuma man mano che compiamo azioni particolari.

Il dungeon messo a disposizione per la demo, ci ha ricordato neanche troppo velatamente la famosa torre di Hera luogo conosciuto a chi ha giocato A link to the Past, ed il boss finale a forma di verme da colpire sulla coda (nell'originale chiamato Moldorm!) non ha fatto che confermare la nostra sensazione. A tutto questo si aggiunge la classica visuale dall'alto - top down in inglese - che regala quel pizzico di nostalgia che non fa mai male, sopratutto ai fan.


Ad una struttura classica si aggiungono ovviamente nuovi elementi, in parte legati alle funzionalità del 3DS come il doppio schermo o il 3D ed altri più ispirati al game design. La grande novità, parlando proprio in termini ludici, é data dalla possibilità che Link ha di diventare una sorta di disegno e muoversi sui muri. Caratteristica davvero interessante e come abbiamo potuto provare con mano, ingrado di aprire una miriade di variabili puzzle/platform all'interno del mondo di gioco. A questo si aggiungono una serie di elementi come piattaforme da alzare o abbassare sfruttando il martello, trampolini e altro ancora. Elementi che posti su un livello che si sviluppa più in verticale che in orizzontale, esaltano in maniera furba il 3D della console che risulta importante in termini di supporto, nel calibrare al meglio salti e spostamenti di precisione. Anche lo schermo inferiore della console é stato sfruttato in maniera classica ma intelligente. Su di esso troveremo una visione rapida della mappa, e la gestione dell'inventario, che immaginiamo nella versione finale sarà arricchito da un numero maggiore di oggetti e potenziamenti rispetto a quelli visti nella demo.

Tra un combattimento e l'altro, la ricerca di chiavi per aprire porte o passaggi segreti e l'utilizzo della nuova abilità siamo arrivati così alla boss fight che una volta completata ha segnato la conclusione della demo.



Nintendo ci ha offerto un piccolo ma gustoso assaggio di Questo The Legend of Zelda 3DS che promette, come detto in apertura, di portare all'interno della nostra console elementi vintage mescolati ad altri più moderni. Ce la faranno? noi scommettiamo di si, anche se ancora c'é da scoprire il mondo di gioco, la storia che farà da sfondo agli eventi (anche se questa può essere, a grandi linee, facilmente intuibile!) e un comparto tecnico che per quanto visto deve ancora essere perfezionato.

L'uscita entro l'anno, assicurata dallo stesso Iwata, dovrebbe però permetterci di tornare molto presto a testare il gioco, magari già all'imminente E3. Rimanete sintonizzati.