The legend of Zelda-Four Swords Adventure
di
Antonio 'Treasure Hunter' Norfo
Le leggende che verranno
Vi sono pochissime saghe al mondo che vantano la costanza ludica dimostrata dal masterpiece Nintendo, un brand che a partire dal suo epocale esordio su Famicom (1986) ha cambiato indubbiamente la concezione di avventura videoludica. Di certo in ogni sua uscita (escludendo le tre infelici parentesi Philips Cd-i concessione a terzi del glorioso marchio-), Link ha saputo sempre dettare il suo perché, la sua particolarissima forza motrice.
Non uno, non due, ma tre: questo il numero dei nuovi esponenti della leggenda di Zelda che ci raggiungeranno nelle console di questa generazione (chi presto, chi tardi). E se per caso dovessimo prendere alla lettera i desideri di Eiji Aonuma, un quarto episodio potrebbe essere vanto del neo-presentato Nintendo Ds (con tutti i colpi di classe che ne conseguirebbero).
Mentre il nuovo tassello per Gamecube svelato con sorpresa all'E3 e l'episodio per Game Boy Advance sviluppato da Capcom (The Minish Cap) non vedranno luce nell'immediato futuro, il primo della triade (pardon, della triforce) a raggiungerci (e già affacciatosi al mercato Ntsc) sarà The Legend of Zelda: Four Swords Adventure, espressamente studiato per il multiplayer e riecheggiante dallo stesso nome la modalità che già spalleggiava il remake di A Link to the past per Game Boy Advance.
Come si può evincere dal titolo, i Link a disposizione saranno quattro e questo avverrà sia che si giochi in singolo, sia che ci si ritrovi in due o tre e sia, infine, che ci si cimenti nel gioco in quattro. Nel caso le persone umane siano inferiori alle controparti virtuali, i Link in più seguiranno le medesime azioni di quello controllato col joypad (sarà anche possibile mutarne la disposizione su campo mediante dorsali). Sebbene stupisca in positivo la validissima modalità in solo, il concept raggiunge indiscutibilmente il suo apice di divertimento nelle sessioni multigiocatore. In questo variopinto titolo, infatti, la compresenza dicotomica di cooperazione ed antagonismo rappresenta la scintilla plasmante del suo indiscusso fascino. Anzitutto ci si potrà aiutare nel risolvere gli enigmi, nello sbarazzarsi dei nemici e nel raggiungere la meta narrativa (Vaati ha il vizio di rapire fanciulle e il gruppo tetra-eroico è qui per questo). I puzzle presenti sono ancora una volta frutto di un geniale Eiji Aonuma (director degli ultimi capitoli) e le accanite orde nemiche che ci si scaglieranno contro fuoriescono direttamente dal vivaio 2d del mai dimenticato episodio Super Famicom (con sprites totalmente nuovi).
Quando però in gioco ci sono le rupees, un'arma o il primato da conquistare, ebbene: qui ogni bassezza morale è consentita. All'uopo ritornerà basilare lo schermo del Game Boy Advance e l'interazione fra le due console della casa di Kyoto (finora apprezzabile a dovere solamente in Final Fantasy Crystal Chronicles). Il display del portatile a 32 bit sarà lo schermo di riferimento una volta entrati negli interni che l'avventura principale offrirà, laddove ogni giocatore sceglierà il da farsi nel suo display e senza che i suoi compagni di gioco vengano a sapere per filo e per segno cosa egli vada macchinando.
La suddetta modalità (Hyrule Adventure) è certamente il nucleo del titolo, il quale però nelle vesti nipponiche presenta altri due minigiochi. Partiamo da quello che sarà forse il grande escluso in occidente, considerando che Nintendo of America non lo implementerà nella controparte a stelle e strisce (sulla versione europea ancora non sono arrivate smentite o conferme). Parliamo di Navi Trackers, minigioco in cui, seguendo le indicazioni dei personaggi direttamente tratti dall'oceano di The Wind Waker (Tetra ed i suoi bucanieri), esploreremo dei piccoli dungeon al fine di ritrovare al loro interno preziosi tesori. Il perché ci debba essere precluso è tutto un mistero e speriamo fortemente che per l'uscita pal anche questa modalità ci venga proposta in tutto il suo splendore. La terza, ultima ed esplosiva modalità (Shadow Fighter) sarà invece un vero e proprio battle con pavimenti mobili, fosse, esplosioni e galline assassine da scagliarsi contro in un furioso tutti contro tutti basato sullo scaltro utilizzo delle leve e sull'esaurimento dei cuori-energia (qui è deducibilmente necessario essere almeno in due).
Lo stile grafico adottato è, ancora una volta, sintomo di buon gusto. In un fantastico 2d (lungi dall'essere semplicistico) effetti acquei e di luce, stilizzate nuvolette, cascate ed arcobaleni di contorno (rievocanti, al pari del character design, l'opera salmastra a 128 bit) accompagnano funzionalmente la movimentata azione su schermo. Il Gamecube ha senz'altro dimostrato di essere la macchina su commercio maggiormente propensa al beneamato Multiplayer. Con l'uscita di Four Swords Adventure, questo encomiabile primato verrà ulteriormente rafforzato grazie ad uno spin-off della leggenda di Zelda dalle fantastiche vedute ludiche. Un gameplay sempre vivo e concentrato sull'azione e degli enigmi che nulla hanno da invidiare ai migliori esponenti bidimensionali della saga sono pronti ad accogliere gli avventurieri più coraggiosi delle lande di Hyrule. Se poi fossero quattro...
Vi sono pochissime saghe al mondo che vantano la costanza ludica dimostrata dal masterpiece Nintendo, un brand che a partire dal suo epocale esordio su Famicom (1986) ha cambiato indubbiamente la concezione di avventura videoludica. Di certo in ogni sua uscita (escludendo le tre infelici parentesi Philips Cd-i concessione a terzi del glorioso marchio-), Link ha saputo sempre dettare il suo perché, la sua particolarissima forza motrice.
Non uno, non due, ma tre: questo il numero dei nuovi esponenti della leggenda di Zelda che ci raggiungeranno nelle console di questa generazione (chi presto, chi tardi). E se per caso dovessimo prendere alla lettera i desideri di Eiji Aonuma, un quarto episodio potrebbe essere vanto del neo-presentato Nintendo Ds (con tutti i colpi di classe che ne conseguirebbero).
Mentre il nuovo tassello per Gamecube svelato con sorpresa all'E3 e l'episodio per Game Boy Advance sviluppato da Capcom (The Minish Cap) non vedranno luce nell'immediato futuro, il primo della triade (pardon, della triforce) a raggiungerci (e già affacciatosi al mercato Ntsc) sarà The Legend of Zelda: Four Swords Adventure, espressamente studiato per il multiplayer e riecheggiante dallo stesso nome la modalità che già spalleggiava il remake di A Link to the past per Game Boy Advance.
Come si può evincere dal titolo, i Link a disposizione saranno quattro e questo avverrà sia che si giochi in singolo, sia che ci si ritrovi in due o tre e sia, infine, che ci si cimenti nel gioco in quattro. Nel caso le persone umane siano inferiori alle controparti virtuali, i Link in più seguiranno le medesime azioni di quello controllato col joypad (sarà anche possibile mutarne la disposizione su campo mediante dorsali). Sebbene stupisca in positivo la validissima modalità in solo, il concept raggiunge indiscutibilmente il suo apice di divertimento nelle sessioni multigiocatore. In questo variopinto titolo, infatti, la compresenza dicotomica di cooperazione ed antagonismo rappresenta la scintilla plasmante del suo indiscusso fascino. Anzitutto ci si potrà aiutare nel risolvere gli enigmi, nello sbarazzarsi dei nemici e nel raggiungere la meta narrativa (Vaati ha il vizio di rapire fanciulle e il gruppo tetra-eroico è qui per questo). I puzzle presenti sono ancora una volta frutto di un geniale Eiji Aonuma (director degli ultimi capitoli) e le accanite orde nemiche che ci si scaglieranno contro fuoriescono direttamente dal vivaio 2d del mai dimenticato episodio Super Famicom (con sprites totalmente nuovi).
Quando però in gioco ci sono le rupees, un'arma o il primato da conquistare, ebbene: qui ogni bassezza morale è consentita. All'uopo ritornerà basilare lo schermo del Game Boy Advance e l'interazione fra le due console della casa di Kyoto (finora apprezzabile a dovere solamente in Final Fantasy Crystal Chronicles). Il display del portatile a 32 bit sarà lo schermo di riferimento una volta entrati negli interni che l'avventura principale offrirà, laddove ogni giocatore sceglierà il da farsi nel suo display e senza che i suoi compagni di gioco vengano a sapere per filo e per segno cosa egli vada macchinando.
La suddetta modalità (Hyrule Adventure) è certamente il nucleo del titolo, il quale però nelle vesti nipponiche presenta altri due minigiochi. Partiamo da quello che sarà forse il grande escluso in occidente, considerando che Nintendo of America non lo implementerà nella controparte a stelle e strisce (sulla versione europea ancora non sono arrivate smentite o conferme). Parliamo di Navi Trackers, minigioco in cui, seguendo le indicazioni dei personaggi direttamente tratti dall'oceano di The Wind Waker (Tetra ed i suoi bucanieri), esploreremo dei piccoli dungeon al fine di ritrovare al loro interno preziosi tesori. Il perché ci debba essere precluso è tutto un mistero e speriamo fortemente che per l'uscita pal anche questa modalità ci venga proposta in tutto il suo splendore. La terza, ultima ed esplosiva modalità (Shadow Fighter) sarà invece un vero e proprio battle con pavimenti mobili, fosse, esplosioni e galline assassine da scagliarsi contro in un furioso tutti contro tutti basato sullo scaltro utilizzo delle leve e sull'esaurimento dei cuori-energia (qui è deducibilmente necessario essere almeno in due).
Lo stile grafico adottato è, ancora una volta, sintomo di buon gusto. In un fantastico 2d (lungi dall'essere semplicistico) effetti acquei e di luce, stilizzate nuvolette, cascate ed arcobaleni di contorno (rievocanti, al pari del character design, l'opera salmastra a 128 bit) accompagnano funzionalmente la movimentata azione su schermo. Il Gamecube ha senz'altro dimostrato di essere la macchina su commercio maggiormente propensa al beneamato Multiplayer. Con l'uscita di Four Swords Adventure, questo encomiabile primato verrà ulteriormente rafforzato grazie ad uno spin-off della leggenda di Zelda dalle fantastiche vedute ludiche. Un gameplay sempre vivo e concentrato sull'azione e degli enigmi che nulla hanno da invidiare ai migliori esponenti bidimensionali della saga sono pronti ad accogliere gli avventurieri più coraggiosi delle lande di Hyrule. Se poi fossero quattro...
The legend of Zelda-Four Swords Adventure
The legend of Zelda-Four Swords Adventure
Il Gamecube ha senz'altro dimostrato di essere la macchina su commercio maggiormente propensa al beneamato Multiplayer. Con l'uscita di Four Swords Adventure, questo encomiabile primato verrà ulteriormente rafforzato grazie ad uno spin-off della leggenda di Zelda dalle fantastiche vedute ludiche e dalla mirabile interazione tra display del Game Boy Advance e schermo televisivo. Un gameplay sempre vivo e concentrato sull'azione e degli enigmi che nulla hanno da invidiare ai migliori esponenti bidimensionali della saga sono pronti ad accogliere gli avventurieri più coraggiosi delle lande di Hyrule. Se poi fossero quattro...