The Necromancer Cometh, l’ABC dei tower defense – Anteprima PC
L’anteprima del titolo Dang Rascals Studio, un onesto tower defense senza troppi orpelli ma piuttosto divertente
The Necromancer Cometh è un tower defense di tipo “maze”, quelli in cui il giocatore può piazzare liberamente torrette in giro per alterare il percorso delle forze nemiche. La produzione in early access di Dang Rascals Studio adotta un setting fantasy dai temi cupi ma caratterizzati da un’estetica cartoon, con scheletri, ratti giganti, non-morti e altre creature tipiche del filone ritratte in maniera non troppo dissimile ai cadaveri di Piante contro Zombi (giusto per restare in tema).
Dopo un tutorial iniziale molto esplicativo ma un tantino prolisso, il giocatore viene lasciato libero di orchestrare i livelli come meglio crede. O meglio, di creare labirinti in cui falcidiare l’opposizione sulla base delle carte pescate dal proprio mazzo, che costituisce il repertorio di “torri” sbloccate e impostate prima della partita investendo le anime accumulate.
Ogni struttura difensiva ha un costo, coperto dalle monete lasciate cadere dai nemici e dal bonus al termine di ogni ondata, occupa uno o più spazi sulla mappa e vanta proprietà peculiari che spetterà al giocatore sfruttare al meglio per sopravvivere agli assalti incessanti dei mostri. Ent e arcieri ad esempio sono economici, e quindi perfetti per delineare i contorni del labirinto; alchimisti e mine infliggono danni ad area, pertanto fa comodo avere nelle vicinanze uno o più maghi del ghiaccio, che rallentano i bersagli; i cavalieri si rafforzano se hanno loro simili adiacenti; i cristalli creano aree d’influenza che potenziano le torri alleate nel raggio o indeboliscono le vittime di passaggio, incentivando la creazione di “poli” intorno alla loro posizione, e così via.
Il gioco annovera le modalità campagna (una sola per il momento, una seconda in arrivo) e free play, la classica sopravvivenza che si sblocca a gioco finito. I livelli di base offrono spunti interessanti, con numerose rotte assemblabili, checkpoint obbligatori, portali e unità preimpostate, ma dopo averlo giocato un bel po’ durante le pause mi sento di muovere qualche critica: la formula di base funziona e c’è una discreta varietà, ma il modello appare un tantino semplicistico.
Tutte le torri hanno efficacia su tutto, non ci sono nemici invulnerabili contro determinate armi o che richiedono particolari strategie, è sufficiente trovare lo schema vincente e applicarlo in ogni dove per avere la meglio. Ciò evidenzia inoltre un livello di difficoltà tarato verso il basso, tanto che ad ora durante la campagna nemmeno i boss sono riusciti a scalfire la base neanche una volta, e sono abbastanza sicuro di aver fatto non pochi errori “edili” durante la pratica.
La natura randomica del mazzo di carte e il numero limitato delle torri più potenti dovrebbe sulla carta limitare il potenziale del giocatore, ma anche qui è questione di poco trovare la quadra, preparare il pacchetto perfetto e spendere il resto delle anime in crediti di partenza. Abbiamo poi un bug da segnalare: una volta trascorsa l’ultima ondata la partita non si è conclusa, softlockando il gioco e costringendoci a ricominciare daccapo il livello. Speriamo non si verifichi di nuovo.
In definitiva, The Necromancer Cometh è un titolo senza pretese e senza fronzoli, facilmente approcciabile anche da chi non mastica il genere, semplice tanto nella presentazione quanto nell’esperienza proposta. C’è del potenziale però, e ribilanciando alcuni parametri (magari in occasione del lancio di marzo) potremmo ritrovarci tra le mani un ottimo passatempo, coinvolgente e appagante. Il verdetto tra un mese con la versione completa.