The Solus Project

Il filone dei giochi orientati sul tema survival continuano ad arricchirsi di offerte interessanti e ben strutturate. Alternativamente però a molte scelte di mercato propense ad una struttura costruita sulla condivisione e sul comparto multi-giocatore, gli sviluppatori di Grip Games stanno lavorando ad un titolo completamente incentrato su un'esperienza a singolo.

Una scelta ardita, soprattutto se teniamo in considerazione la longevità del titolo in mezzo a questa fossa di leoni affamati. Riusciranno a sopravvivere allo scontro?



Un pianeta denso di segreti



Anno 2115. La Terra é andata distrutta e l'umanità si é spinta ai confini della Via Lattea per cercare un nuovo pianeta da colonizzare, così da mantenere in vita la nostra razza. Appena entrati però a distanza ravvicinata dal pianeta Gliese-6143-C, un raggio di pura energia colpisce l'astronave la nostra astronave di ricognizione, distruggendola in mille pezzi.

Da dove sarà partito? Ma soprattutto per mano di chi?

Le domande del protagonista si fondono irrimediabilmente al giocatore, che si trova catapultato su un pianeta, apparentemente deserto, senza mezzi di sostentamento e senza avere la capacità di comunicare con l'astronave madre. Fortunatamente sin da subito troveremo un pad elettronico che funziona al tempo stesso da interfaccia di gioco, mostrandoci a schermo tutte le informazioni vitali del nostro alter ego senza invaderci con barre o led di alcun tipo, favorendo dunque l'immedesimazione del giocatore di fronte allo schermo.

[video]http://www.twitch.tv/gamesurftv/v/51569998[/video]

All'interno del pad, oltre ai dati climatici del pianeta, rileviamo anche alcune informazioni vitali sull'astronauta, che si allineano perfettamente al tema survival dell'opera. La ricerca di cibo ed acqua diventa uno dei primi bisogni fondamentali da sopperire, insieme alla possibilità di trovare componenti utili a fabbricare qualche attrezzo di primo bisogno. Non avendo un manuale delle giovani marmotte con voi, dovrete arrangiarvi immaginando cosa potrebbe esservi utile, e cosa no, ma comunque in vostro aiuto arriverà un simpatico espediente tecnico che vi mostrerà, a schermo, gli oggetti con cui poter interagire. Il colore blu equivale all'interazione base, come raccogliere o usare, mentre invece il colore arancione vi indicherà la possibilità di combinare o trasformare l'oggetto di fronte a voi.

Ecco dunque che un tubo metallico di medie dimensioni, combinato con delle pigmentazioni simile a piante trovate in una grotta, possono diventare una potenziale torcia utile per esplorare le zone più oscure del pianeta, ma vedrete comunque più avanti che molti oggetti potranno tornarvi utili in un secondo momento per nuove allettanti combinazioni. Curiosa, quanto realistica, la scelta di rendere l'inventario del giocatore molto limitato, così da non permettere il trasporto di una moltitudine di oggetti senza un'apparente motivazione logica. Sarà possibile ampliare gli spazi disponibili trovando degli zaini in giro per l'isola, ma niente per cui gridare al miracolo.

Continuando l'esplorazione, ci si accorge che il mondo apparentemente vasto che ci circonda é in realtà un'isola in mezzo ad un vasto oceano, che si sviluppa lievemente in altezza grazie ad alcune formazioni rocciose. Entrando in alcuni passaggi oscuri, presumibilmente per passare da una parte all'altra delle alte colline, vi accorgerete che invece esiste un vero e proprio mondo sotterraneo al di sotto dell'isola, che richiama fortemente ambientazioni fantascientifiche come Stargate grazie ad alcune strutture, costruite nella roccia, da parte di una popolazione primitiva, istruita da una razza aliena chiamata Popolo del Cielo.

Le domande che comincerete a farvi non troveranno al momento risposta, dato che il gioco é ancora distribuito su Steam sotto forma di accesso anticipato, e dunque incompleto.

The Solus Project


Gameplay lineare ed efficace



La bellezza di Solus Project non risiede solamente nell'ambientazione, comunque strutturata a puntino per risultare realista ed immersiva, ma anche nel gameplay estremamente lineare che lo compone. Utilizzando un impostazione a singolo giocatore, come detto all'inizio dell'articolo, gli sviluppatori stanno cercando di investire tutto nella scrittura della storia, la quale nel breve footage che abbiamo provato (e mostrato in diretta) ci ha regalato emozioni piacevoli.

Oltre alla possibilità di interagire con la moltitudine di oggetti presenti nel pianeta, avrete anche la possibilità di trovare interessanti utensili utili a sbloccare zone avanzate, come martelli e trasportatori. Il secondo, più nel dettaglio, lancia un disco a breve distanza che funge come zona di respawn per il teletrasporto e vi servirà soprattutto per raggiungere zone segrete (il mondo ne é pieno) oppure per risolvere alcuni enigmi.

The Solus Project

The Solus Project

The Solus Project

Il viaggio nel pianeta Gliese-6143-C ha lasciato certamente il segno. Non vediamo l'ora di mettere le mani sul prodotto aggiornato e/o completo per effettuare una nuova disamina più approfondita ma gli elementi ci sono tutti e sembrano amalgamati con estrema cura. Ottima la storia, coadiuvata da un gameplay lineare ma non scontato, vi regaleranno sicuramente una serie di emozioni molto positive. Speriamo inoltre in una localizzazione in lingua nostrana, così da permettere una più piacevole lettura delle documentazioni presenti sul pianeta...che sono moltissime!

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI