The Tomorrow Children

di Tommaso Alisonno
L'Utopia é l'immagine perfetta di un mondo perfetto, in cui tutti gli uomini collaborano al bene comune, non ci sono rivalità e ingiustizie, ciascuno é premiato per i suoi meriti, tutti sono onesti e il mondo prospera grazie all'impegno comune. La Distopia é il contrario: l'immagine di un mondo senza più speranza, in cui nulla funziona e la razza umana é a rischio estinzione. Quando Utopia e Distopia si incontrano, nasce The Tomorrow Children.



Abbiamo avuto modo di partecipare alla fase Alpha del MMORPG “asincrono” che Sony Japan Studio sta sviluppando su PS4. All'inizio della partita, il nostro personaggio non é esattamente “creato”: tutti i PG sono infatti “cloni dell'ultimo DNA umano non corrotto”, e per questa ragione sono tutti esteticamente identici, anche se l'abbigliamento potrà differire in base all'occupazione che ci si prefigge di svolgere, e tutti incondizionatamente sono fanciulle di circa una decina di anni. La professione scelta, o “classe” se preferite, darà degli incrementi alle caratteristiche di base del PG come vitalità, velocità di lavoro o peso trasportabile; la scelta non sarà però limitante, sia perché gli stessi valori possono essere incrementati con l'esperienza, sia perché ad ogni log-in (per lo meno nell'Alpha) abbiamo avuto la possibilità di cambiare classe.

Lo scopo del gioco, una volta arrivati nella “Città del Popolo” é quello di contribuire alla prosperità della stessa, il ché si esplica sostanzialmente nella raccolta di risorse, nella ricerca delle matrioske e nella difesa dalle aggressioni. Le risorse da raccogliere per il bene della cittadinanza e la sua espansione vanno dai vari tipi di minerale, al legname, ai frutti (meglio un pezzo di legno oggi o un mela domani?), e normalmente si procacciano presso i vari punti di estrazione: veri e propri isolotti nello sconfinato mare del “Void” raggiungibili di solito coi mezzi messi a disposizione del regime - il PG non può allontanarsi troppo dalla città in mezzo al Void, perché verrebbe da esso risucchiato.


Le matrioske sono necessarie per la crescita della popolazione: in esse, infatti, giacciono (non si sa bene in che modo) gli ultimi umani sopravvissuti: esse vanno scovate negli anfratti delle isole e trasportate fino alla città, per veder comparire nuovi civili. Infine, e non é poco, i PG hanno il compito di proteggere la città: di tanto in tanto, infatti, dall'orizzonte vedrete arrivare delle minacce, siano esse delle specie di enormi falene bombardiere, o dei ragnoni robotici o, la peggiore di tutte, una specie di dinosauro/drago/kaiju/Godzilla che marcia verso la città intenzionato a travolgerla.

Abbattere queste minacce porterà all'ottenimenti di nuove risorse, senza contare che il Godzillone morto diverrà una vera e propria isola esplorabile. Se invece dovessero raggiungere la città, causeranno danni notevoli che i PG dovranno riparare: troppi danni porteranno infatti la sparizione dell'intero insediamento nel Void. La maggior parte delle attività richiederanno dell'equipaggiamento, da acquistare coi coupon fedeltà assegnati dal regime, oppure sul mercato nero (ma non erano tutti onesti? Ah, ma é per il bene del paese...). L'equipaggiamento ha un limite di utilizzi, ma non tutte le attività ne hanno bisogno: alla peggio, potrete accumulare tramite queste i crediti necessari per un nuovo set di picconi, motoseghe o fucili a pompa. Per installare nuove torrette o costruzioni, dovrete invece risolvere un rompicapo.



Trattandosi di un'Alpha che puntava più che altro a testare il comportamento tecnico del gioco, ovviamente per ora rimane un po' confuso il quadro generale: tra riavvii dei server e aggiornamenti, infatti, non c'é stato modo di vedere quanto il progresso cittadino possa spingersi “in là”. E' stato però già possibile scorgere spiragli di interazione tra i giocatori, ad esempio nella lotta alle minacce o nei numerosi scavi minerari in cerca di risorse e matrioske. Il gioco é “asincrono” nel senso che non vedrete gli altri PG gironzolare per la città, ma solo mentre compiono determinate azioni.

In conclusione di questa primo escursus, The Tomorrow Children presenta un'ambientazione sicuramente originale, palesemente ispirata dal sogno Sovietico della metà del secolo scorso (la stessa trama parla di un mondo così ridotto da un esperimenti fallito del regime negli anni '60), nonché vaste potenzialità in termini di varietà di azioni compibili. Bisognerà però attendere una versione più vasta per studiare al meglio le varie interazioni possibili.